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- 26/4/2024
Scuola: l'educazione alla cittadinanza non è solo educazione civica
Educare alla cittadinanza, al rispetto delle regole, all’accoglienza e all’inclusione è un argomento di cui si discute molto in questo periodo di incertezza. Si tratta di un’attività scolastica che include anche l’insegnamento dell’educazione civica. Ma cosa significa realmente educare alla cittadinanza, e perché è così importante?
Cosa significa educare alla cittadinanza
L’educazione alla cittadinanza è da intendersi come un’attività scolastica che mira ad aiutare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado a diventare cittadini attivi, informati, responsabili e capaci di assumersi responsabilità per loro stessi e per le loro comunità, a tutti i livelli, locale, nazionale ed internazionale.
Il periodo che stiamo vivendo si caratterizza per un diffuso senso di insicurezza, un processo in cui il senso degli altri si riduce, poiché diminuisce la capacità di tollerare le differenze, che creano e strutturano l’identità.
Questa condizione esistenziale si riflette su tutte le aree della socialità e include anche la scuola, dove l’educazione alla cittadinanza democratica e alla convivenza civile, andando oltre il concetto di educazione civica, sono introdotte per esprimere la sintesi delle seguenti educazioni: alla pace, alla gestione dei conflitti, alla cultura delle differenze e del dialogo, al patrimonio culturale, allo sviluppo sostenibile, alla salute, come finalità e conseguenza naturale di ogni singola conoscenza disciplinare.
Il ritorno dell’educazione civica a scuola
All’interno dell’ampio campo dell’educazione alla cittadinanza si trova sicuramente l’insegnamento dell’educazione civica a scuola.
Il 5 settembre 2019 è entrata ufficialmente in vigore la legge 92/2019 con cui è stato reintrodotto l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado: primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado.
Il 22 giugno 2020, il Ministero dell’Istruzione ha poi emanato un Decreto Ministeriale con cui rende note alle scuole le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica. In particolare, il testo dettaglia quelli che sono gli aspetti contenutistici e metodologici della materia e alcune specifiche che hanno a che fare con la sua trasversalità, la contitolarità e la valutazione di fine anno.
Cosa si studia durante le ore di educazione civica
Tre sono i nuclei concettuali che concorrono a formare un quadro disciplinare utile a formare i giovani studenti su materie indispensabili per lo sviluppo della propria identità sociale e collettiva.
La Costituzione: comprende la conoscenza e la riflessione sul significato e sulla pratica quotidiana del dettato costituzionale, quindi le corrette informazioni sull’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali e delle organizzazioni internazionali e sovranazionali.
Lo Sviluppo Sostenibile: con riferimento esplicito all’Agenda 2030 e ai suoi obiettivi, che non si limitano ai soli temi ambientali ma spaziano a questioni fondamentali, come i diritti fondamentali delle persone (salute, istruzione, lavoro, ecc) e la tutela dei beni che rappresentano il patrimonio collettivo delle comunità.
La Cittadinanza digitale: alla cittadinanza digitale è dedicato l’intero articolo 5 della Legge, che esplicita le abilità essenziali da sviluppare nei curricoli di Istituto, con gradualità e tenendo conto dell’età degli studenti.
Per “Cittadinanza digitale” deve intendersi la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali. Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo e così radicato modo di stare nel mondo, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta, considerando anche le conseguenze sul piano concreto.
Perché è importante educare alla cittadinanza
Educare alla cittadinanza è un tassello importante dell’educazione di oggi che parte dai banchi di scuola e accompagna gli studenti verso il compimento di scelte consapevoli di vita sociale e professionale, in un percorso di apprendimento permanente (lifelong learning).
Educare alla cittadinanza è, dunque, importante perché significa insegnare a vivere come cittadini responsabili e attivi; significa insegnare a sviluppare:
- approccio ai problemi in qualità di membri di una società globale;
- comprensione e apprezzamento delle differenze culturali;
- pensiero critico;
- disponibilità alla soluzione non violenta dei conflitti;
- cambiamento di stile di vita per la difesa dell’ambiente;
- sensibilità verso la difesa dei diritti umani.
E in questo quadro si inserisce a pieno titolo l’insegnamento della filosofia che, già a partire dall’infanzia, è sicuramente uno strumento utile ad accompagnare gli studenti nello sviluppo del pensiero critico e delle capacità di ragionamento, fondamentali al confronto con i propri pari ma anche necessarie a comprendere il mondo, imparando proprio ad abitarlo insieme.