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- 15/7/2025
"Studiando-si": un intervento pedagogico di orientamento scolastico
Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado rappresenta per molti studenti un momento critico, spesso segnato da insicurezze, disorientamento e scelte scolastiche non del tutto consapevoli. Da queste riflessioni nasce il progetto “Studiando-si,” da me ideato e sperimentato presso l’Istituto Nullo Baldini di Ravenna. A cura di Emanuela Caprarulo, Orientatrice Asnor, Docente e Pedagogista.
L’intervento, giunto nel 2024 alla sua seconda edizione, è rivolto alle classi prime della scuola secondaria e si propone come percorso di accoglienza e orientamento, costruito con un’impostazione pedagogica attiva e partecipativa.
Il progetto: obiettivi educativi e ispirazione pedagogica
“Studiando-si” si fonda sull’idea che l’orientamento scolastico debba andare oltre la semplice informazione su indirizzi o materie. Deve anche assumere una valenza formativa, volta a stimolare l’autoconsapevolezza, la motivazione e la capacità di progettare il proprio futuro. Il titolo stesso suggerisce una doppia valenza: “studiando” e, al contempo, “studiando sé stessi.”
L’obiettivo principale è dunque quello di accompagnare gli studenti nella comprensione del sé, in relazione al contesto scolastico, aiutandoli a riflettere sul valore dello studio, sulle scelte compiute e sulla direzione che desiderano intraprendere. In questo processo, il gruppo classe diventa un setting educativo dove esercitare il confronto, la partecipazione e la riflessione condivisa.
Struttura e metodologia del progetto
Il percorso si articola in tre incontri della durata di un’ora ciascuno, distribuiti su tre settimane consecutive e inseriti nell’orario curricolare, all’interno delle ore di Educazione Civica.
Il cuore del progetto è costituito da una narrazione visiva multimediale: un racconto guidato attraverso quaranta slide animate, costruite con un linguaggio semplice visivo e narrativo vicino agli adolescenti. A supporto, sono previste schede di autovalutazione che stimolano il pensiero critico, la riflessione personale e la presa di consapevolezza.
Ogni incontro affronta un tema chiave:
- Chi sono? – identità, emozioni, aspettative.
- Perché studio? – motivazione, metodo, senso.
- Dove voglio andare? – progettualità, futuro, scelte.
Le metodologie utilizzate si ispirano alle Avanguardie Educative e al Service Learning, per promuovere un apprendimento attivo, partecipato, inclusivo e orientato alla realtà.
Il ruolo di docenti e famiglie
Un aspetto fondamentale del progetto è il coinvolgimento di docenti e genitori, considerati attori essenziali nel processo orientativo. È infatti previsto un incontro specifico a loro dedicato, con l’obiettivo di favorire il dialogo educativo, allineare aspettative e ridurre pressioni indebite nei confronti degli studenti.
Spesso le famiglie si trovano in difficoltà nell’accompagnare i propri figli durante il passaggio al nuovo ordine di scuola. Offrire strumenti comuni di riflessione significa anche costruire un’alleanza educativa più consapevole e costruttiva, capace di sostenere gli adolescenti nel loro percorso.
Esiti della sperimentazione e prospettive future
Nei due anni di sperimentazione, il progetto ha mostrato risultati positivi e incoraggianti. Gli studenti hanno dimostrato una maggiore sensibilità rispetto al senso dello studio, una più chiara percezione delle proprie motivazioni e una crescente capacità di riflettere sulle proprie scelte. Anche da parte dei docenti e delle famiglie è emersa una valutazione favorevole del percorso, che ha stimolato riflessioni nuove sulle modalità di accompagnamento degli studenti nel delicato momento di transizione.
L’osservazione diretta e i dati raccolti anche attraverso lo sportello pedagogico di cui mi occupo, hanno confermato quanto sia urgente oggi, in una scuola che cambia, ripensare l’orientamento in chiave educativa, con interventi mirati a costruire benessere scolastico, autostima, autonomia e partecipazione.
Alla luce di questi risultati, il progetto verrà riproposto per la terza edizione nell’anno scolastico 2025-2026, con l’obiettivo di consolidare e ampliare l’impatto educativo all’interno dell’istituto, coinvolgendo nuove classi e rafforzando ulteriormente il dialogo tra scuola e famiglia.
Conclusioni: educare all’orientamento significa educare alla vita
“Studiando-si” è più di un progetto scolastico: è un’opportunità per restituire centralità alla persona dello studente, al suo diritto di essere ascoltato, compreso, sostenuto. In un mondo in rapida trasformazione, dove anche i modelli educativi devono adattarsi a bisogni nuovi e complessi, la scuola ha il compito di diventare presidio di senso, luogo di crescita e scoperta di sé.
Orientare non significa indicare una strada già tracciata, ma aiutare ciascuno a costruire la propria mappa. Con rispetto, ascolto e strumenti adeguati.