
- 68
- 2 minuti
- 30/4/2025
Orientare in una prospettiva interculturale
A partire dagli anni ’70, una nuova cultura improntata al dialogo ha aperto il mondo della scuola al valore della differenza grazie alla dimensione multiculturale della società - data sia dalla presenza di immigrati che fuggono da varie situazioni di disagio dei loro paesi di origine, sia a causa dell’internazionalizzazione dell’economia e della cultura. A cura di Laura Fraccalanza, Orientatrice Asnor e Docente.
Del resto, sono sempre più numerose le presenze di extracomunitari nei settori di rilievo economico e nei settori di alta specializzazione.
La pedagogia interculturale si è dunque impegnata nella rilettura dei paradigmi educativo-didattici per renderli capaci di offrire risposte ai bisogni che emergono da una società complessa e plurietnica.
Le disparità nelle scelte scolastiche degli studenti stranieri
Neppure l’orientamento può esimersi dall’affrontare questa sfida e superare alcune disparità: nell’anno 2022/23, ad esempio, per quanto riguarda le scelte scolastiche degli studenti di origine straniera, vi è stata una differenza marcata rispetto agli italiani.
Solo il 10,3% degli studenti stranieri ha scelto il liceo - con una preferenza per il liceo scientifico - anche tra chi ha ottenuto buoni risultati negli esami di terza media, a fronte del 46,1% degli italiani, mentre gli istituti tecnici e professionali sono preferiti dalla maggioranza.
Le cause della “segregazione formativa”
Inoltre, mentre negli istituti tecnici si iscrivono più studenti nati in Italia che all’estero, nei professionali accade il contrario. Il fenomeno, che molti studiosi definiscono di “segregazione formativa”, va assolutamente approfondito: molti sono i fattori che potrebbero incidere su questa polarizzazione delle scelte.
Sono da tenere sotto controllo gli eventuali stereotipi e inconsapevoli pregiudizi impliciti nei consigli di orientamento che, pur in presenza di buone capacità linguistiche e di apprendimento, potrebbero privilegiare gli Istituti tecnici; ma anche le aspettative delle famiglie di un inserimento lavorativo e di guadagno più veloce rispetto a quello liceale.
Può anche darsi il caso di studenti neoarrivati che non posseggono le necessarie informazioni e il tempo per scegliere un percorso superiore adeguato alle loro capacità. Per molti studenti stranieri, le scelte scolastiche sono influenzate anche dal livello di istruzione dei genitori, che in molti casi non hanno completato un percorso scolastico o hanno la percezione di una difficoltà maggiore nel sostenere percorsi più teorici come i licei.
Disuguaglianze nel ritardo e nell’abbandono scolastico
Persistono disuguaglianze anche per quanto concerne il tasso di ritardo scolastico che è del 26,4% tra gli studenti stranieri, molto più alto rispetto al 7,9% degli italiani, e l'abbandono scolastico è tre volte superiore, con il 35,4% dei giovani stranieri che lasciano la scuola prematuramente rispetto all'11% degli italiani. In questo caso, sono da sostenere i CPIA, che rappresentano un'importante risorsa per promuovere l'istruzione permanente e combattere l'analfabetismo funzionale, favorendo al tempo stesso l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo.
Strategie per un orientamento più inclusivo
È opportuno, in ogni caso, che sia attivato un orientamento agli studi più efficace attraverso momenti specifici in cui sia offerta alle famiglie extracomunitarie un’informazione plurilinguesulle caratteristiche dei percorsi di studio italiani e sulle misure a tutela del diritto allo studio, coinvolgendo anche i mediatori linguistico - culturali.
È importante, inoltre, sviluppare e promuovere modalità di coinvolgimento diretto degli studenti, italiani e di retroterra migratorio, attraverso esperienze di peer education: studenti delle seconde generazioni – attivi a scuola o già transitati nel mondo del lavoro - potrebbero fungere da tutor di ragazzi neoarrivati nel processo di orientamento. Attingere, poi, alle numerose buone pratiche, anche con la collaborazione degli Enti locali, che prevedono l’utilizzo di opuscoli e materiali multimediali plurilingue, potrebbe facilitare la scelta verso un indirizzo in linea con le attitudini personali.
La scuola, luogo di confronto e dialogo, favorendo l'inclusione, l'ascolto reciproco e lo scambio culturale, con qualche importante correttivo potrebbe raggiungere un duplice scopo: valorizzare ogni discente e renderlo un cittadino capace di affrontare con consapevolezza le sfide della nostra società, sempre più articolata e multiculturale.