Sabato 5 Ottobre 2024

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  • 29/7/2024

Come si certifica una competenza | ADA, cosa sono e perché è fondamentale conoscerle

Per quanto in Italia il sistema di certificazione delle competenze apprese in ambito formale, informale e non formale sia in vigore e stabilito da differenti decreti e normative, non tutti conoscono le modalità con cui una competenza può essere certificata. E sono ancora pochi coloro che sanno come una qualifica o un titolo, in base alle competenze contenute, possano muoversi all’interno dell’Unione Europea. È necessario apprendere questi aspetti tecnici per poter adeguatamente svolgere orientamento al lavoro, in ingresso e in uscita, nei differenti percorsi di istruzione e formazione. A cura di Dario Madeddu, Orientatore Asnor.

Le competenze possono essere certificate? Da Orientatore, studioso e appassionato del tema delle competenze, se dovessi riassumere quali competenze possono essere certificate, direi che le competenze presenti nei quadri europei LifeComp e Competenze chiave sono competenze che a livelli differenti, e con alcuni distinguo a seconda dei percorsi di studio, vengono in qualche modo certificate al termine del secondo ciclo di istruzione.

Per tutte le altre dobbiamo fare un distinguo tra le differenti tipologie e, in seguito, addentrarci nel mondo delle ADA dell’Atlante del lavoro e dei repertori regionali.

La grande distinzione da operare tra le competenze tecniche utili nel mondo del lavoro è tra:

  • competenze tecnico-professionali;
  • competenze digitali;
  • competenze linguistiche.

Per comodità di esposizione, è meglio partire dalle competenze linguistiche. Le lingue straniere sono certificate da istituti del Paese dove la lingua viene ufficialmente parlata. Per esempio, l’Università di Cambridge che ha costruito e istituito il CAE (Cambridge Assessment English) per quanto riguarda la lingua inglese, o l’associazione Certificazione Lingua Italiana di Qualità – CLIQ – per l’italiano.

Le competenze digitali del DIGICOMP possono essere certificate con esami ECDL o ICDL e alcune specifiche dalle Aziende che detengono il diritto di alcuni prodotti (Microsoft, CISCO, ecc.).

Le competenze tecnico-professionali, invece, sono oggetto dei percorsi di studio secondari tecnici, terziari (universitari e ITS) e dei percorsi di formazione professionale.

Possiamo averle certificate attraverso qualifiche, diplomi o titoli dell’istruzione e della formazione. Le ritroviamo tutte (o quasi) nell’Atlante del lavoro e nei repertori regionali.

Certificazione EDSC

Cosa sono le ADA e come funziona la certificazione delle competenze

ADA è un acronimo che sta per Area di Attività. Si tratta di un insieme di competenze tecnico-professionali generalmente composte ciascuna da:

  • un titolo;
  • un codice;
  • la performance che la competenza richiede per poter essere presidiata;
  • gli ambiti (definiti dai codici ISTAT o ATECO delle professioni associate);
  • l’unità di competenza che contiene.

Come ci mostra l’Atlante del lavoro, alcune ADA sono certificabili solo a seguito di un percorso stabilito per norma e con la quale si definisce l’accesso a determinate professioni. Per esempio, le competenze da Estetista o da Parrucchiere, al termine di un percorso normato di formazione professionale, o le competenze da Igienista dentale, al temine di uno specifico percorso universitario.

Tutte le altre competenze tecnico-professionali, non appartenenti alle professioni normate o regolamentate, e che sono presenti nell’Atlante e nei repertori regionali, sono certificabili da un ente titolare che – fatti salvi i casi delle competenze riconosciute dai Ministeri – nella maggior parte dei casi è la Regione o la Provincia Autonoma.

Come spiegato dal D.lgs. 13 del 2013, significa che sono oggetto di specifici percorsi riconosciuti dall’ente titolare e erogati da un ente titolato (un’agenzia formativa accreditata, per esempio).

I percorsi per la certificazione delle competenze sono principalmente due.
Uno è il classico percorso di formazione, l’altro è il servizio di individuazione e validazione delle competenze, al termine del quale la persona può avere accesso al servizio di certificazione.

Quindi, sono certificabili tutte le ADA presenti nel QNQ– Quadro Nazionale delle Qualificazioni – ai sensi del Decreto Interministeriale 8 gennaio 2018.

Queste ADA sono alla base anche dell’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni gestito da INAPP (Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche).

Il D.M. 5 gennaio 2021 contiene le Linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze. Ciò significa che tutti gli Enti Pubblici titolati (Agenzie formative) dovranno seguire le stesse regole per verificare che un dato percorso formativo da essi erogato o finanziato sia valido per una specifica certificazione delle competenze acquisite dagli allievi.

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La “portabilità” delle competenze

Le ADA presenti nell’Atlante (del lavoro, delle qualificazioni e delle professioni) sono suddivise in 24 settori. A questi dovranno riferirsi tutte le ADA presenti negli altri repertori regionali.

Il senso profondo è questo: i repertori regionali dovranno avere ADA che si “agganciano” al QNQ dell’Atlante e questo sarà lo strumento con il quale le nostre competenze tecnico-professionali “comunicheranno” con l’Europa.

Infatti, il D.M. 5 gennaio 2021 definisce i criteri di portabilità delle competenze certificate da un dato Ente Titolato (ad es. un’agenzia formativa accreditata in una certa Regione) su mandato e secondo le norme di un Ente Pubblico Titolare (cioè la Regione di accreditamento dell’agenzia) verso un altro Ente Pubblico Titolare (leggasi un’altra Regione), purché considerate corrispondenti nell’ambito del QNQ.

Con il pieno riferimento di tutte le ADA regionali al QNQ, si avrà il conseguimento di crediti (che potranno abbreviare i percorsi di istruzione e formazione) e le competenze acquisite in ambito non formale e informale saranno più facilmente individuate, validate e certificate. Ciò permetterà ai certificati di competenze e a tutti i titoli di muoversi più facilmente non solo in Italia, ma anche all’interno dell’Unione Europea.

Leggi anche L'Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni: le tre sezioni e alcuni consigli

Conclusioni, perché è importante conoscere le ADA

Per esperienza, so che non è facile maneggiare con sicurezza l’intero impianto normativo sulle competenze: occorre dedicare tempo allo studio e all’aggiornamento.

Dobbiamo ricordarci, però, che tra le competenze del QNQ che appartengono a chi svolge orientamento e servizi per il lavoro, ci sono anche quelle relative al processo di individuazione e messa in trasparenza delle competenze.

Senza conoscere il complesso sistema delle ADA e della certificazione delle competenze, possiamo certamente creare ottimi Bilanci di Competenze, ma questi resteranno in qualche modo privi di un collegamento con le competenze tecnico-professionali certificabili attraverso i sevizi di individuazione, validazione e certificazione o acquisibili con i percorsi di istruzione (secondaria e terziaria) e di formazione professionale.

Non solo, lo stesso orientamento in ingresso e in uscita nei percorsi di istruzione e formazione, risulterà più complesso da svolgere ed attuare.



 

Dario Madeddu

Dario Madeddu

Orientatore Asnor

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