Venerdì 22 Novembre 2024

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  • 19/12/2023

L'Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni: le tre sezioni e alcuni consigli

Tra tutti i repertori, quello principale in Italia è l’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni - che viene definito una mappa dettagliata del lavoro e delle qualificazioni. A cura di Dario Madeddu, Orientatore Asnor.

L’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni è organizzato in tre sezioni:

  • Atlante Lavoro;
  • Atlante e Qualificazioni;
  • Atlante e Professioni.

Tale strumento è stato sviluppato dall’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali rilevanti.

Perché c’era bisogno di un Atlante Nazionale? Intanto, per poter avere un repertorio che contenesse tutte le competenze afferenti al mondo del lavoro e delle professioni e quelle conseguibili attraverso percorsi di formazione professionale.

Come sappiamo la nostra Costituzione pone l’Istruzione in capo allo Stato e la Formazione professionale in capo alle Regioni. Ciò fa sì che in Italia ogni Regione e ogni Provincia Autonoma abbia il suo repertorio di qualifiche ottenibili con i percorsi di formazione riconosciuti e, quindi, che in ogni regione italiana ci siano qualificazioni differenti sia nel nome che nella loro standardizzazione.

Da queste possibili differenziazioni e tipizzazioni locali, sono escluse le cosiddette “professioni normate” che per essere svolte hanno bisogno del conseguimento di qualificazioni che sono normate, appunto, secondo leggi statali o secondo accordi intervenuti in sede di accordo tra Stato, Regioni e Province Autonome.

Le professioni normate

Esempi di professioni normate, che possono essere svolte a seguito del conseguimento di una qualifica in un corso di formazione professionale, sono la qualifica di Operatore Socio Sanitario e quella di Estetista. Essendo professioni regolamentate, chi le svolge ha la necessità di acquisire il titolo attraverso percorsi che sono normati a livello statale e, quindi, simili in tutte le regioni italiane. Queste, per esempio sono rinvenibili nella sezione “Atlante e professioni – professioni regolamentate”.

La sezione Atlante Lavoro

La sezione Atlante Lavoro è suddivisa in 23 settori economico-professionali, la cui classificazione è ottenuta utilizzando i codici ISTAT relativi alle attività economiche ATECO, appunto.

Ogni settore è descritto per processi, sequenze di processo e aree di attività (ADA). Nei repertori, il termine ADA è molto comune. Indica, infatti, la principale unità informativa del repertorio. Anche nel caso dell’Atlante, contiene la descrizione delle singole attività che la costituiscono, i prodotti e i servizi attesi e i riferimenti ai codici statistici delle classificazioni ISTAT delle attività economiche e delle professioni.

Tutto ciò, utilizzando questo repertorio, ci permette di comprendere subito una cosa importante: i repertori delle professioni e delle competenze dialogano con il mondo del lavoro, lo classificano per permetterci di comprenderlo.

Capita spesso che, durante i colloqui conoscitivi o necessari per affrontare la stesura del Bilancio di Competenze, la persona in orientamento, alle domande inerenti le attività svolte durante un’esperienza lavorativa o di altra natura, non sappia descriverle.

Ecco che i repertori ci vengono in soccorso e possono aiutare la persona in orientamento a esplicitare le competenze, qualcosa che è dato per scontato da chi la svolgeva ma che è difficile da tradurre in competenze all’interno di un bilancio o di un CV.

L’Atlante del lavoro è navigabile tramite la modalità “Mappa” o “Lista”. Per comprendere come funziona potremmo aprire e consultare il settore 18 - Servizi di educazione, formazione e lavoro” che ci riguarda in prima persona.

Nella Sequenza “Consulenza orientativa e supporto all’inserimento lavorativo” troviamo due ADA:

  • l’ADA 18.01.09 - Consulenza orientativa e bilancio di competenze;
  • l’ADA 18.01.10 - Supporto e accompagnamento alle transizioni e all’inserimento lavorativo.

Entriamo nell’ADA “Consulenza orientativa e bilancio di competenze” troviamo le attività svolte, i risultati attesi e le schede caso esemplificative. La scheda ci racconta che, quando da orientatori offriamo Consulenza orientativa e bilancio di competenze, generalmente, e come minimo, svolgiamo e dobbiamo essere in grado di svolgere le attività contenute nell’ADA e raggiungere i risultati attesi.

Se applichiamo e utilizziamo ciò per una persona in orientamento che ci descrive una professione che non conosciamo, grazie al repertorio saremo in grado di farci un’idea delle attività che ha svolto e approfondire, anche grazie all’ausilio del quadro EQF, il grado di autonomia con cui le svolgeva. Potremo capire se è davvero in grado di presidiare una determinata attività e con che grado di autonomia è in grado di farlo.

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La sezione Atlante e Qualificazioni

La sezione “Atlante e Qualificazioni”, ancora da completare, è consultabile solo nella sezione “Formazione professionale regionale e IFTS”. Troverete le qualificazioni e le certificazioni di competenze conseguibili in tutte le Regioni d’Italia, con tutti i descrittori delle ADA.

La sezione “Tutti” cerca di fare quel passaggio di referenziazione che servirà per avere un minimo comun denominatore di qualificazioni e competenze che aiuteranno la mobilità delle qualificazioni e delle certificazioni di competenze su tutto il territorio nazionale e poi europeo. Ci avviciniamo alla possibilità di poter creare facilmente in qualsiasi Regione e territorio italiano quel passaporto delle competenze e Libretto Formativo del Cittadino richiamato anche dal Decreto Legislativo 13 del 2013 che ancora non è possibile avere ovunque in Italia.

La sezione Atlante e Professioni

Nella sezione “Atlante e professioni” si trovano il “Repertorio delle professioni dell’Apprendistato”, il repertorio delle “Professioni regolamentate”, quello delle “Qualificazioni regionali abilitanti”. Il repertorio delle “Professioni non organizzate in ordini e collegi”, come la nostra ad esempio, è ancora in fase di aggiornamento e non consultabile.

Questa sezione è utilissima per capire se per l’accesso a qualche lavoro o professione è necessario svolgere un percorso predefinito e stabilito da una norma.

Alcuni consigli per l’utilizzo dell’Atlante in orientamento

  1. Non lasciarsi sopraffare dalla mole di informazioni contenute: per maneggiare l’Atlante dobbiamo conoscerlo e alcune ore di studio curioso delle informazioni che contiene ci sono indispensabili. Diversamente, consultarlo quando abbiamo di fronte a noi la persona in orientamento ci sarà impossibile.
     
  2. Usare l’immaginazione: quando consultate l’Atlante immaginate di dover fare un esercizio di traduzione. Dovete sempre pensare di avere un dilemma da risolvere e che il dilemma sia: “Come traduco con l’Atlante l’esperienza che mi è stata raccontata?”. Ciò, con il tempo e la pratica, vi spingerà, in parte, a modificare le domande che rivolgerete alla persona in orientamento. Quando maneggerete con sapienza l’Atlante, le domande che rivolgerete durante i vostri colloqui di orientamento vi porteranno a immaginare di avere cassetti e sezioni da aprire per avere subito ben chiaro il racconto che vi viene fatto. Farete subito riferimento a un settore economico nel quale operava o opera la persona, saprete che tipo di competenze possiede, che tipo di titolo ha o deve acquisire per svolgere quella determinata professione. Per raccontare la sua esperienza in CV potrete suggerirgli di mettere in evidenza alcune determinate competenze e di raccontarle in un modo al quale avete subito accesso.
     
  3. Orientarsi per orientare: per rendere utile l’Atlante nei processi di orientamento dobbiamo saperci orientare al suo interno e ciò vuol dire prima di tutto acquisire quel glossario e quella terminologia di settore indispensabili. Inoltre, significa conoscere il complesso dei titoli acquisibili in Italia e rilasciati dalle differenti istituzioni (statali e regionali) e poi avere ben chiaro in che modo le competenze rilasciate dai titoli e dalle qualificazioni diventano competenze nel mondo del lavoro. Non solo, i settori economici e le professioni in cui quella qualificazione o quel titolo sono usati, va da sé che ci riportino anche alle tipologie contrattuali possibili. E ciò, ovviamente, ci mostra in maniera chiara e semplice qualcosa di cui ci lamentiamo spesso: la poca comunicazione tra Scuola e Formazione e il mondo del lavoro. In realtà dentro i repertori e, quindi, dentro l’Atlante, i mondi comunicano sempre facilmente. Sta a noi fare lo sforzo perché quel legame visibile si traduca in un legame reale. Insomma, l’Atlante ci offre qualcosa di indispensabile per chi fa orientamento agli studenti, alle persone in transizione nel mondo del lavoro e alla ricerca di uno sviluppo di carriera.

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Dario Madeddu

Dario Madeddu

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