Martedì 16 Luglio 2024

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  • 4/11/2022

Come affrontare la transizione lavorativa

Tutti noi nella vita affrontiamo costantemente cambiamenti e transizioni, anche quando non lo sappiamo e non ce ne accorgiamo. Potremmo dire che ogni giorno, grazie a ciò che facciamo, ci prepariamo a ciò che saremo; tuttavia, alcune volte è difficile accorgersi di un cambiamento mentre questo è in corso e riusciamo a notarlo solo quando possiamo fermarci ad osservarci quasi da un punto di vista esterno. Presentazione del Ciclo di Webinar "Come affrontare la transizione lavorativa", a cura di Dario Madeddu e Maria Grazia Sasso, Orientatori Asnor.

Affrontare una transizione: la valutazione

Se oggi confrontassimo una fotografia che ci è appena stata scattata con una più vecchia di qualche anno, è molto probabile che noteremmo delle differenze. Le noteremmo nel nostro look o nell’espressione del nostro viso. Potremmo addirittura accorgerci di essere cambiati più di quanto credessimo o più rapidamente di quanto potessimo immaginare.

La stessa cosa potrebbe accadere se trovassimo il modo di fotografare il nostro lavoro attuale: tra alcuni anni potremmo scattare una nuova istantanea e notare dei cambiamenti che potrebbero essere avvenuti nel luogo di lavoro, nel gruppo di colleghi, nel nostro abbigliamento, negli strumenti da adoperare, nel nostro approccio, nelle nostre mansioni e quant’altro.

Ecco, perché per comprendere come affrontare una transizione il primo problema da affrontare è quello della valutazione. Il giudizio è come una foto: è una fotografia di una prestazione, di un momento, di un’attività svolta. Racconta poco sulla persona che affronta la transizione. Ci mostra il suo stato attuale. Per iniziare a orientarlo, però, ci occorre di più. Ci occorre un film, il suo film, per riuscire a far capire alla persona in orientamento che la transizione è un fenomeno naturale, insito nella nostra crescita, nel nostro sviluppo, nella nostra vita quotidiana.

La valutazione è proprio come un film perché tiene conto del percorso fatto per arrivare a quel momento preciso e dentro suggerisce già le possibilità di miglioramento per il futuro che si andrà a costruire, con una transizione in preparazione o con una transizione già avvenuta.

Webinar - Transizione lavorativa - Madeddu & Sasso

Presentazione del Ciclo di Webinar. L’immagine di sé e le emozioni

Il primo passo che apprenderemo nel Ciclo di Webinar dal titolo “Come affrontare la transizione lavorativa” è proprio questo: valutare la persona in orientamento per insegnargli a valutarsi e a prendere coscienza.

L’Orientatore/Orientatrice valuta da alcune fotografie che gli vengono fornite, altre le deve “rubare” e altre ancora “ricostruire”. Dalla valutazione inizia a creare il “film” e parte l’orientamento, l’insegnamento all’autovalutazione, la crescita dell’autostima, la comprensione e l’accettazione delle emozioniche fanno parte della transizione.

Il nostro apprendimento è continuo, le transizioni sono continue: questo è il primo e fondamentale insegnamento da trasmettere alla persona in orientamento.

Oggi, il cambiamento è un tema centrale nell’ambito dell’orientamento professionale, in quanto l’occupabilità delle persone passa anche attraverso la consapevolezza di sé, dei propri cambiamenti e al tempo stesso delle trasformazioni che avvengono nel mondo del lavoro. Può succedere, ad esempio, di cominciare a sentirsi stretti in un lavoro che non rispecchia più i propri valori e di aver bisogno di cercare una nuova occupazione. O può capitare di non essere riconfermati nel proprio lavoro a seguito dell’obsolescenza delle proprie competenze e di un mancato aggiornamento delle stesse.

Nei percorsi di orientamento, dunque, è molto frequente trovarsi a sostenere persone che per scelta propria o per motivi esterni si trovano a dover affrontare una transizione: da un lavoro ad un altro, da un settore ad un altro, da un percorso scolastico al mondo del lavoro e via dicendo. Non tutte le persone, però, riescono ad accogliere i cambiamenti o adattarsi facilmente ad essi. Non tutte riescono ad arginare la preoccupazione legata alle incertezze che il cambiamento porta con sé. Non tutte riescono a progettare cambiamenti e affrontarli in maniera consapevole. Qui sta l’importanza del sostegno che un orientatore offre.

Formazione Asnor

Il condizionamento derivante dal contesto e dai pensieri

Il contesto, comunque lo si affronti, è sempre più forte della nostra volontà. Può apparire come un macigno che ci schiaccia tra responsabilità sociali e personali. Imparare a leggerlo è fondamentale per un Orientatore, fondante per l’orientamento.

Il contesto è fatto di dati e di aspetti emotivi. Riuscire a offrire la giusta chiave di lettura al soggetto in orientamento permette di cambiare prospettiva, rende meno “schiacciante” la difficoltà di lettura e comprensione insita e connaturata nel contesto; accresce la comprensione della responsabilità e della consapevolezza.

Può, inoltre, riuscire a contrastare i pensieri limitanti/ostacolanti il cambiamento. Tra questi vi sono le fake news e il condizionamento dell’informazione. Imparare un metodo per non lasciarsi influenzare negativamente da ciò che non è avvalorato dai dati reali consente un cambio di locus of control.

I fattori facilitanti il cambiamento: le competenze per l’occupabilità

Si parla spesso delle competenze per l’occupabilità: quali sono quelle che realmente occorrono al soggetto in orientamento che si rivolge a noi? Per comprenderlo è utile conoscerle: life skillse competenze chiave, competenze trasversali, linguistiche e informatiche. Per la transizione lavorativa tutte sono utili, ma in ogni lavoro il mix richiesto è differente.

Ecco perché è indispensabile apprendere come leggere le professioni e imparare utilizzare i repertori, ma anche le offerte di lavoro. È il mondo del lavoro che ci racconta e ci spiega quali competenze occorrono. All’Orientatore/Orientatrice il compito di formare e trasferire queste conoscenze. Il riuscire a comunicare parte dalla comprensione di sé, dalla sicurezza con cui si comprendono le competenze possedute e si trasferisce al contesto e al mondo del lavoro ciò che in un’azienda possiamo offrire. 

I valori del lavoro e la ricerca attiva di lavoro

Per inserirsi o reinserirsi nel mondo dellavoro è più che d’aiuto riconoscere i propri valori attuali, le proprie competenze e poi riuscire a fare il matching tra contesto, valori e competenze.

Il passo successivo per l’Orientatore/Orientatrice, dopo che ha costruito consapevolezza nella persona in orientamento, è quello di formare sugli strumenti utili per ricercare le aziende con cui condividiamo valori. Tra gli strumenti oggi indispensabili vi è la capacità di creare un network professionale: in un mondo interconnesso, il network non è utile solo per facilitare la ricerca e lo sviluppo di carriera. È uno strumento necessario per confrontarci con il contesto e comprendere come proseguire nella nostra crescita anche attraverso la formazione continua. 

Cercare lavoro comunicando se stessi e i propri valori: dal CV al colloquio di lavoro

In questo incontro, verranno approfonditi nello specifico tutti gli strumenti necessari per la ricerca. Dal CV efficace alle corrette modalità per comunicare con le aziende attraverso una lettera di presentazione. E una volta che la persona in orientamento riesce ad arrivare al colloquio di lavoro, l’Orientatore/Orientatrice deve saperlo preparare ad affrontarlo.

Cosa aspettarsi alla fine del Ciclo di Webinar

Il percorso “Come affrontare la transizione lavorativa”, dunque, ha l’obiettivo di formare professionisti che sappiano accompagnare e sostenere i processi di orientamento legati alle transizioni lavorative ed è aperto a tutti gli orientatori, gli psicologi e i professionisti che desiderano aiutare le persone a prendere coscienza e consapevolezza di sé, di ciò che vorrebbero ottenere e dei passi necessari per avvicinarsi al lavoro che desiderano.

Come un duo rock non suoneremo all’unisono ma faremo formazione utilizzando due visioni e due approcci differenti. Le nostre differenti esperienze saranno l’occasione per apprendere come affrontare e trattare le transizioni lavorative attraverso due prospettive differenti, ma non per questo contrastanti.

A cura di Dario Madeddu e Maria Grazia Sasso, Orientatori Asnor

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