Lunedì 23 Dicembre 2024

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  • 2/8/2022

Cosa sono le life skills e come apprenderle a scuola

Cosa sono le life skills? La scuola ha ovviamente un ruolo fondamentale nell’insegnarle, quindi in questo articolo approfondiremo come gli insegnanti possono farlo, inserendo alcune metodologie nella loro pratica di insegnamento. A cura di Bruna Ramella Pralungo, Orientatrice Asnor.

Cosa sono le life skills

Quando parliamo di life skills, competenze per la vita, facciamo riferimento alle abilità e alle conoscenze fondamentali per affrontare la vita quotidiana, fronteggiando le difficoltà che ci si presentano ogni giorno. La scuola ha ovviamente un ruolo fondamentale nell’insegnarle, quindi in questo articolo approfondiremo come gli insegnanti possono farlo, inserendo alcune metodologie nella loro pratica di insegnamento.

Tra le life skills, ci dedicheremo in particolare alla capacità di avere relazioni efficaci, creando interconnessioni con gli altri, mantenendole se si dimostrano funzionali o interrompendole se invece diventano inadeguate o dannose; ognuno nella relazione deve saper affermare se stesso rispettando nel contempo caratteristiche e idee dell’altro, il rapporto deve permettere un libero scambio di opinioni e confronti senza che vi siano conflitto o fusione.

Saper creare delle relazioni efficaci

Saper creare delle relazioni efficaci non è per nulla scontato, benché, come ci ricorda Aristotele, l’uomo sia “un animale sociale in quanto tende ad aggregarsi con altri individui e costituirsi in società”. Nel mondo del lavoro, saper collaborare con il proprio team è una qualità apprezzata e ricercata durante i colloqui e le fasi di selezione; le aziende preferiscono individui già formati dalle esperienze di vita o predisposti naturalmente a mettere da parte il proprio interesse anteponendo il bene comune.

Saper collaborare con altri individui con visioni ed esperienze molto diverse dalla propria, permette di allargare gli orizzonti e di favorire la contaminazione delle idee, permettendo lo svilupparsi di un problem solving più sfaccettato ed efficace, infine la possibilità di suddividere la responsabilità sia di un successo che di un eventuale fallimento, diminuisce la pressione psicologica sui singoli componenti del gruppo. Questi elementi rendono la capacità di team working una delle life (soft) skills più importanti e richieste.

Come apprendere le life skills a scuola

Sin dalla prima infanzia entriamo in contatto con altri individui e, in generale, tendiamo a costruire rapporti con gli altri, spesso però queste relazioni risultano inefficaci, poco equilibrate o addirittura, dannose; la scuola ha quindi il compito di insegnare agli studenti, come stare insieme agli altri, sia nei momenti ludici che in quelli più prettamente didattici.

I bambini si rapportano tra di loro con curiosità e immediatezza; inizialmente il loro scopo principale è il divertimento, il giocare insieme trascorrendo dei bei momenti, senza altre finalità. Anche questo approccio non sempre avviene con fluidità. Spesso serve la mediazione di un adulto, poiché non tutti gli individui posseggono le stesse caratteristiche che favoriscono la costruzione di relazioni, ovvero empatia, la capacità di mettersi nei panni dell’altro comprendendo cosa prova, sicurezza di sé, per aprirsi al confronto con gli altri, e capacità comunicativa, verbale o non verbale.

Per insegnare ai bambini un corretto modo di relazionarsi con gli altri, nei momenti didattici è sicuramente utile organizzare lavori di gruppo: momenti di condivisione, finalizzati ad uno scopo specifico e normati da regole definite nel momento iniziale. L’insegnante assume quindi il ruolo di supervisore, uscendo dal centro della scena e affiancando i gruppi qualora ce ne sia necessità.

Metodologie di apprendimento cooperativo

Le principali metodologie di apprendimento cooperativo sono: cooperative learningjigsaw classroom e think-pair–share. Vediamole più nello specifico.

1) Il cooperative learning o apprendimento cooperativo, è una specifica metodologia di insegnamento in cui gli studenti sono chiamati a lavorare in piccoli gruppi per raggiungere un obiettivo comune, grazie alla collaborazione e alla costruzione di relazioni efficaci.

Johnson e Johnson, negli Stati Uniti, avviarono studi e ricerche, come molti altri pedagogisti e psicologi di tutto il mondo,  per evidenziare le conseguenze positive di questo approccio. I vantaggi sono numerosi: in generale gli studenti ottengono risultati migliori e instaurano relazioni più positive, favorendo un maggiore benessere psicologico.

2) La tecnica della jigsaw classroom, sviluppata negli anni ’70 da Elliot Aronson, prevede una strutturazione più complessa del lavoro di gruppo, infatti l’insegnante suddivide gli studenti in team e per ognuno, individua un leader(autoproclamato, scelto dall’insegnante o scelto dai membri del gruppo) che poi suddivide i compiti tra i vari individui della sua squadra.

Spesso questa tecnica serve per introdurre un nuovo argomento suddiviso in tematiche: in ogni gruppo ci sarà un membro che avrà la responsabilità di una singola tematica e tutti insieme, come i pezzo di un puzzle, avranno la conoscenza completa del nuovo argomento e dovranno produrre un lavoro finale completo.

Questa tecnica, più delle altre, valorizza l’apporto individuale alla costruzione del bene comune, al raggiungimento dell’obiettivo condiviso: ogni persona ha la responsabilità e l’onore di condividere le proprie informazioni con gli altri membri del gruppo impegnandosi al massimo delle proprie capacità.

3) Un’altra tecnica di apprendimento collaborativo e di condivisione è il think- pair – share, letteralmente “pensa, condividi in coppia e condividi nel gruppo”. 

Questa tecnica può essere utilizzata per trovare risposte a quesiti o soluzioni a problemi. Gli studenti prima riflettono individualmente poi condividono ipotesi e idee nella coppia, e, infine, le esternano nel grande gruppo, utilizzando una gradualità nella condivisione. Anche gli studenti più timidi e insicuri riescono a partecipare all’apprendimento collaborativo e alla co-costruzione dei saperi.

In questo articolo ho evidenziato come alcuni momenti di apprendimento collaborativo possano gettare le basi per la costruzione delle life skills negli alunni, sin dai primi anni di scuola.

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Bruna Ramella Pralungo

Bruna Ramella Pralungo

Orientatrice Asnor

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