Lunedì 7 Aprile 2025

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  • 4/3/2025

Indagine OCSE sulle Competenze degli Adulti

Il 10 Dicembre 2024, l’OCSE ha pubblicato i risultati di una Indagine sulle competenze degli adulti 2023, svolta a partire da questa domanda di base: Gli adulti hanno le competenze necessarie per affrontare un mondo in continua evoluzione? A cura di Peppino Franco, Responsabile Dipartimento Europrogettazione Asnor.

Le sfide ritenute significative riguardano l'alfabetizzazione degli adulti, la capacità di calcolo e la capacità di risolvere problemi. L'indagine ha valutato gli adulti di età compresa tra i 16 e i 65 anni in 31 Paesi e l'Italia si è classificata agli ultimi posti in tutte e tre le aree di competenza.

Nel complesso, l'indagine sottolinea l'urgente necessità di strategie globali per migliorare lo sviluppo delle competenze di base in tutte le fasce demografiche. Investendo in queste competenze essenziali, i governi possono coltivare una forza lavoro più resistente, in grado di sostenere la prosperità economica e di assicurare che il progresso vada a beneficio di tutti i membri della società.

Ecco i dettagli dell’indagine con un focus sulla situazione italiana.

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L’indagine sulle competenze degli adulti

L'Indagine sulle competenze degli adulti è un prodotto del Programma dell'OCSE per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti (PIAAC).

Attraverso l’indagine, che ha valutato le competenze fondamentali di circa 160.000 adulti in 31 Paesi, si evidenzia l'urgente necessità che i sistemi di istruzione e formazione si adattino all'evoluzione delle competenze richieste. I risultati indicano che gli adulti con competenze numeriche più elevate tendono ad avere migliori prospettive occupazionali, salari più alti e un maggiore benessere generale rispetto a quelli con competenze inferiori. Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti dai governi nell'ultimo decennio per migliorare i contesti educativi, persistono disparità nei livelli di competenza, con molti individui impreparati ad affrontare le esigenze della futura forza lavoro.

Il contesto

Nel contesto dei rapidi progressi tecnologici e dei cambiamenti demografici, le competenze fondamentali sono diventate sempre più vitali per gli adulti che vogliono prosperare nella forza lavoro moderna. L'ascesa dell'automazione e dell'intelligenza artificiale generativa sta ridisegnando i settori e i requisiti lavorativi, rendendo necessari nuovi set di competenze e l'impegno a raggiungere le emissioni zero. Questi cambiamenti stanno creando ruoli che richiedono non solo competenze specialistiche, ma anche capacità essenziali di elaborazione delle informazioni, come l'alfabetizzazione, la capacità di calcolo e la capacità di risolvere i problemi.

L'importanza delle competenze di base

Le competenze di base sono fondamentali per consentire agli individui di affrontare efficacemente le complessità della vita contemporanea. L'alfabetizzazione consente una comunicazione efficace e la partecipazione civica, mentre la capacità di calcolo supporta il processo decisionale e l'alfabetizzazione finanziaria. La capacità di risolvere i problemi consente agli individui di adattarsi e innovare in un ambiente in rapida evoluzione. Insieme, queste competenze sono fondamentali sia per il successo economico che per la coesione sociale, contribuendo ad affrontare le disuguaglianze e a promuovere la resilienza delle società.

Le tendenze nello sviluppo delle competenze

L'indagine rivela un quadro eterogeneo per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze nei vari Paesi. Mentre la Finlandia e la Danimarca hanno fatto passi da gigante nel miglioramento dell'alfabetizzazione degli adulti, altri Paesi hanno registrato una stagnazione o un declino.
Al contrario, le competenze numeriche sono generalmente migliorate in otto Paesi, con Finlandia e Singapore in testa. Ciononostante, le disuguaglianze si stanno ampliando all'interno dei Paesi, con una percentuale considerevole di adulti che hanno difficoltà con le competenze di base in lettura e in calcolo.

L'evoluzione del panorama solleva questioni critiche su come le società possano garantire un accesso equo alle opportunità create dal progresso tecnologico. Sono necessarie politiche mirate per colmare i divari esistenti attraverso un maggiore accesso a programmi di istruzione e formazione che forniscano agli individui le competenze necessarie per il successo.

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Affrontare le disuguaglianze

I dati indicano anche aree specifiche che necessitano di interventi. Per esempio, gli uomini mostrano un calo maggiore nell'alfabetizzazione rispetto alle donne, ma continuano a eccellere nella conoscenza dei numeri. Inoltre, gli adulti nati all'estero spesso possiedono livelli di competenze inferiori rispetto alle loro controparti native, esacerbando le disuguaglianze esistenti. Affrontare queste disparità non è solo una questione di equità, ma è anche essenziale per promuovere la resilienza economica e la coesione sociale.

Per affrontare efficacemente queste sfide, è necessario ripensare gli approcci all'apprendimento permanente.Ciò implica non solo un aumento dei finanziamenti, ma anche la creazione di opportunità di aggiornamento e riqualificazione più accessibili e adatte ai lavoratori meno qualificati. La flessibilità dell'istruzione - attraverso corsi modulari e opzioni di apprendimento online - può rendere l'apprendimento più interessante sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.

Il quadro italiano

Nel 2022/20223, l'indagine ha valutato gli adulti di età compresa tra 16 e 65 anni in 31 Paesi ed economie. L'Italia ha partecipato all'Indagine sulle competenze degli adulti per la seconda volta nel 2022-23 (la prima partecipazione risale al 2011-12). Confrontando i risultati nel tempo e con quelli degli altri Paesi ed economie partecipanti, in Italia si vede un peggioramento nei 3 ambiti (alfabetizzazione, calcolo numerico e risoluzione adattiva dei problemi).

OECD (2024), Do Adults Have the Skills They Need to Thrive in a Changing World?: Survey of Adult Skills 2023, OECD Skills Studies, OECD Publishing, Paris, https://doi.org/10.1787/b263dc5d-en

Alfabetizzazione

Gli adulti italiani hanno ottenuto una media di 245 punti, inferiore alla media OCSE di 260 punti. In particolare, il 35%*degli adulti italiani si colloca al livello 1 o al di sotto di tale livello, indicando difficoltà nei compiti di lettura di base.

Al livello 1, si è in grado di comprendere brevi testi ed elenchi organizzati quando le informazioni sono chiaramente indicate, di trovare informazioni specifiche e di identificare i collegamenti pertinenti.

Calcolo numerico

L'Italia ha ottenuto una media di 244 punti, anch'essa inferiore alla media OCSE. Analogamente all'alfabetizzazione, il 35% degli adulti si colloca al livello 1 o al di sotto delle competenze numeriche, con difficoltà a svolgere semplici compiti matematici.

Al livello 1, si è in grado di fare calcoli di base con numeri interi o denaro, di capire i decimali e di trovare singole informazioni in tabelle o grafici, ma si possono avere difficoltà in compiti che richiedono più passaggi.

Risoluzione adattiva dei problemi

Il punteggio medio per la risoluzione di problemi adattivi è stato di 231 punti, significativamente inferiore alla media OCSE. È allarmante notare che il 46% degli adulti italiani ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1, il che riflette le difficoltà nell'affrontare problemi che richiedono più passaggi o variabili.

Gli adulti al livello 1 sono in grado di risolvere problemi semplici con poche variabili e poche informazioni irrilevanti, che non cambiano man mano che si procede verso la soluzione. Hanno difficoltà con i problemi a più fasi o con quelli che richiedono il monitoraggio di più variabili.

Contesto comparativo

La stagnazione dell'Italia nei livelli di competenza degli adulti è preoccupante, soprattutto perché altri Paesi hanno mostrato miglioramenti. Ad esempio, la Finlandia è in testa alla classifica con punteggi significativamente più alti in tutti i settori. La stabilità dei punteggi italiani dal 2012 contrasta nettamente con le tendenze osservate in altri Paesi dove le competenze sono migliorate.

Disparità interne in Italia

L'indagine ha evidenziato anche le disparità interne all'Italia:

- gli adulti delle regioni settentrionali e centrali ottengono risultati più vicini alla media OCSE, mentre quelli delle regioni meridionali presentano punteggi molto più bassi;
- gli adulti più giovani (16-24 anni) ottengono risultati migliori rispetto a quelli più anziani, soprattutto in matematica.

Conclusioni

I risultati dell'indagine OCSE sottolineano l'urgente necessità di riforme dell'istruzione e di iniziative mirate di sviluppo delle competenze in Italia per affrontare queste carenze e migliorare le competenze complessive degli adulti. La situazione richiede un'attenzione urgente per migliorare le competenze di alfabetizzazione e di calcolo della popolazione adulta, al fine di favorire migliori prospettive occupazionali e una migliore qualità della vita.

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Riflessione

L'alfabetizzazione degli adulti, la capacità di calcolo e la capacità di risolvere problemi sono tematiche che il nostro sistema educativo non riesce a trasmettere in modo adeguato, come evidenziato da questo rapporto.

Ritengo che questi elementi offrano spunti rilevanti per orientare l'azione di guida nei confronti degli adulti, indipendentemente dalla loro età. C'è ancora molto da fare e, a mio parere, l'orientamento diventa sempre più cruciale per guidare, alfabetizzare e rafforzare gli adulti verso una migliore occupabilità e un più efficace inserimento in una società in continua evoluzione.

Fonte dei dati

OECD (2024), Do Adults Have the Skills They Need to Thrive in a Changing World?: Survey of Adult Skills 2023, OECD Skills Studies, OECD Publishing, Paris, https://doi.org/10.1787/b263dc5d-en

Disclaimer

Questo è un adattamento di un'opera originale dell'OCSE. Le opinioni espresse e le argomentazioni utilizzate in questo adattamento non devono essere riportate come rappresentative delle opinioni ufficiali dell'OCSE o dei suoi Paesi membri.

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Peppino Franco

Peppino Franco

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