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- 7/1/2025
Genitori di idee: coltivare la creatività come strumento di crescita
Creare un’idea è un processo misterioso, quasi magico. Le idee nascono dal pensiero, ma vivono solo grazie alla loro coltivazione. A cura di Valeria Gatti, Orientatrice Asnor.
“Come sei riuscita a creare l’idea?” Mario, con i suoi occhi grandi e curiosi da bambino di dieci anni, mi guarda in attesa. La sua domanda semplice e diretta mi disarma, riducendo in polvere le tecniche di public speaking che tanto avevo preparato. Ho appena parlato dei benefici della scrittura e della creazione di storie, ma questa domanda mi spinge in un territorio inesplorato.
A Mario rispondo con sincerità: non lo so. E lo ringrazio, perché mi ha regalato un’occasione per riflettere su una questione essenziale.
Come nascono le idee
Creare un’idea è un processo misterioso, quasi magico. Le idee nascono dal pensiero, ma vivono solo grazie alla loro coltivazione. Da tempo mi interrogo su come stimolare la creatività e divulgarne i benefici, convinta che essa sia fondamentale a ogni età.
La letteratura è una delle fonti principali a cui mi rivolgo per saziare questa curiosità. Thatcher Wine, nel suo libro L’arte dei Monotasking – Fai una cosa alla volta, suggerisce un approccio per vivere meglio: concentrarsi sul “qui e ora”. Tra i suoi dodici monotask, l’undicesimo è “creare” e il dodicesimo “pensare”. Sebbene distinti, è evidente quanto siano interdipendenti. Senza pensiero non c’è creazione, e senza creazione il pensiero si disperde.
La tecnica del brainstorming e il valore delle idee
Alex Osborn, nel 1924, introduce il brainstorming nel suo libro How to Think Up. Questa tecnica, ampiamente utilizzata ancora oggi, enfatizza la quantità di idee.
Anche se non tutte le idee prodotte risolveranno un problema immediato, ciascuna di esse potrebbe essere un seme per un futuro progetto. Il brainstorming ci insegna che nessuna idea è davvero inutile: ogni ramo può portare nuovi frutti.
Il cambiamento come motore creativo
“La vita si rifiuta di restare sempre uguale,” scrive Gregg Krech in L’Arte di passare all’azione. Nel nostro mondo in continua evoluzione – che possiamo definire VUCA o BANI – il cambiamento è una costante. Krech propone il concetto di Kaizen, un cambiamento positivo e migliorativo, fondamentale sia nelle aziende che nella vita personale.
Il processo creativo, secondo questa visione, include non solo la generazione di idee, ma anche la loro trasformazione in azioni. Non siamo solo genitori di idee, ma anche di azioni che da esse scaturiscono.
Creatori di futuro
Mario ha ragione: siamo creatori.
Generiamo idee, le coltiviamo e le lasciamo andare, proprio come farebbe un genitore amorevole. Ogni idea, per quanto piccola o imperfetta, ha il potenziale di trasformare il nostro mondo.
La creatività non è un dono per pochi, ma una capacità che tutti possiamo sviluppare. E in un mondo che cambia così rapidamente, diventa un’abilità indispensabile per affrontare le sfide e costruire il futuro.