Martedì 16 Luglio 2024

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  • 28/4/2023

Le skills da allenare in cucina, quali sono e come svilupparle

Cucinare potrebbe sembrare un’azione ordinaria, quasi priva di significato, addirittura banale. Attraverso uno sguardo profondo e mirato, invece, l’azione assume un’importanza fondamentale per sviluppare determinate life skills. A cura di Valeria Gatti, Orientatrice Asnor in formazione.

In ogni fase della nostra crescita, le abilità che possediamo sono fondamentali per raggiungere traguardi e per migliorare noi stessi. Sappiamo anche che le life skills - le abilità considerate indispensabili per la vita - non sono innate, ma al contrario hanno bisogno di costante allenamento per essere definite tali.

Per garantire un training efficace, si possono applicare diversi metodi: formazione, questionari, test on line e molto altro ancora nascerà in futuro.
Oltre queste metodologie specifiche, abbiamo la possibilità di allenare, riconoscere e riqualificare le nostre skills anche attraverso la cucina.

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La cucina di casa: uno spazio innovativo per sviluppare alcune skills 

Cucinare potrebbe sembrare un’azione ordinaria, quasi priva di significato, addirittura banale. Attraverso uno sguardo profondo e mirato, invece, l’azione assume un’importanza fondamentale, in ambito di:

Prima di addentrarci in questo ambiente di apprendimento, è essenziale porre l’attenzione su un fattore rilevante: la cucina è accessibile, pronta all’uso. Potremmo considerarla una palestra aperta e personalizzata, un luogo protetto, attrezzato e ideale per il nostro scopo.

La consapevolezza di sé

La nostra cucina, insomma, può diventare un luogo di benessere olistico, nel quale la nostra personalità può emergere senza ostacoli e dove la consapevolezza di noi stessi – delle nostre capacità e dei nostri limiti – riesce ad affiorare con naturalezza. I nostri gusti, attivati grazie ai cinque sensi, sono il risultato della nostra identità e costituiscono una base solida per comprendere meglio chi siamo, chi vogliamo diventare e come potremmo utilizzare le nostre emozioni, al fine di orientare al meglio le nostre decisioni.

Le scelte 

Sono proprio le decisioni che prendiamo – se usare o meno quel dato ingrediente o la modalità di cottura – a ricordarci quanto operare una scelta sia un atto naturale, al quale siamo abituati. Decidere significa separare, ed è forse questo significato più nascosto a intimidirci, ma se usiamo il sistema dei leader, vale a dire scegliere con rapidità affinché ci sia tempo per aggiustare, saremo in grado di gestire al meglio stress e difficoltà. E se la scelta si rivela sbagliata? Ci ricorderemo, in futuro, di aver commesso un errore e avremo iniziato a riempiere il nostro bagaglio di esperienze formative, un bagaglio sempre più prezioso, in termini di crescita personale e di autovalutazione.

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Autovalutazione e senso critico 

All’interno dell’autovalutazione va ricordata l’importanza di conseguire un buon livello di spirito critico. Quando abbiamo terminato di comporre un piatto o abbiamo provato una nuova ricetta,  siamo pronti a essere giudici di noi stessi e, spesso, non abbiamo timore nel guardare la nostra opera con occhi limpidi, senza filtri né ombre. Anche in questo caso, se il risultato non dovesse essere in linea con le nostre aspettative non chiuderemmo le porte della cucina per sempre. Anzi, faremmo il contrario, perché a quel punto la motivazione ci spingerebbe a provare, di nuovo.

La motivazione

La motivazione è una forza che emerge in situazioni particolari, quando cioè il soggetto asseconda la sua domanda interna, il suo personale “perché”. Daniel Goleman, nella sua ultima opera letteraria “Essere Leader – Guidare agli altri grazie all’intelligenza emotiva”, ci ricorda che la motivazione è un meccanismo interiore e che nessuna situazione esterna può davvero essere considerata, a lungo, come trainante, ma è pur vero che le attività manuali sono liberatorie, salutari, agiscono sulla memoria e sulla concentrazione. Elementi che, se ben dosati, possono favorire la motivazione intrinseca e alimentare, in maniera circolare, le energie positive.

Ottimismo e altre caratteristiche

Citando energie positive non può mancare, da questo elenco, l’ottimismo. Questa particolare caratteristica non è da confondere con la superficialità o la noncuranza. Al contrario, chi si definisce ottimista gode di una spiccata sensibilità e adattabilità nei confronti degli eventi della vita: caratteristiche che gli permettono di riconoscere la rapidità, il cambiamento e le opportunità.

In cucina, abbiamo modo di sperimentare tutte queste realtà e spesso non ce ne accorgiamo. L’ottimismo lo troviamo nei piatti che abbiamo realizzato in poco tempo ma che sanno di noi; la rapidità, il cambiamento e l’opportunità sono spesso racchiusi nella nostra organizzazione, la stessa che ci permette di ideare un pasto completo pur non avendo a disposizione tutti gli ingredienti richiesti dalla ricetta originaria.

Organizzazione

L’organizzazione è, per antonomasia, una delle skills più richieste, nel mondo del lavoro. È legata a una serie di processi che, in modo ordinato, si attivano per raggiungere un obiettivo. Molte sono le proprietà legate a questa abilità, qui ne verranno citate solo alcune: la pazienza, l’ordine, il controllo, la gestione delle priorità e del tempo. Quando ci immergiamo nella creazione di un piatto, e seppur con l’organizzazione pratica che sentiamo più giusta per noi, attiviamo tutte le caratteristiche suddette in un unico esercizio che, per lo più, abbiamo ideato noi.

Creazione di idee

La creazione di idee, al pari delle altre skills, è considerata fondamentale per essere protagonisti attivi della propria vita. In cucina, la sperimentazione e la germinazione sono entrambe protagoniste, quando sostituiamo un ingrediente o nelle occasioni in cui siamo costretti a improvvisare un pasto completo, attingendo a risorse che non eravamo sicuri di avere.

Conclusioni

Da questo breve, iniziale, e parziale elenco di abilità è possibile affermare che quando siamo davanti ai fornelli ci troviamo in una trigger activity: un’attività che ha il potere di scatenare una pioggia di eventi emotivi e cognitivi i quali, a loro volta, possono far emergere talenti sopiti e, anche, sconosciuti.

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Valeria Gatti

Valeria Gatti

Orientatrice Asnor, Consulente di Carriera, Autrice.

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