Sabato 5 Ottobre 2024

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  • 18/7/2023

Le àncore di carriera di Schein: una bussola per lo sviluppo professionale

Uno strumento davvero prezioso nelle mani dell’Orientatore e del consulente di carriera, per guidare la persona in un processo di scoperta e consapevolezza, è quello che Edgar Schein ha definito le  “àncore di carriera”. A cura di Selena Tomei, Orientatrice Asnor, Psicologa Clinica.

Il mondo del lavoro è sempre più complesso ed imprevedibile e, nel tentativo di riuscire a trovare un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata/famigliare, siamo chiamati a fare scelte sempre più difficili che non sempre rispondono ai nostri bisogni.

Il rischio è di adeguarsi a scelte fatte da altri al posto nostro, scelte che non tengono conto dei nostri valori e delle nostre aspirazioni professionali. Diventa allora fondamentale conoscere chiaramente ciò che sappiamo fare meglio e ciò che ci piace fare, quali sono i nostri valori e le vere motivazioni che guidano le nostre azioni e le nostre scelte.

Uno strumento davvero prezioso nelle mani dell’Orientatore e del consulente di carriera, per guidare la persona in questo processo di scoperta e consapevolezza, è quello che Edgar Schein, uno dei massimi esponenti mondiali di psicologia sociale, ha definito le  “àncore di carriera”.

Perché conoscere le proprie àncore di carriera è cosi importante nel proprio percorso professionale? Perché esse rappresentano l’insieme delle nostre competenze, delle nostre motivazioni e valori: potremmo definirle un’immagine che si sviluppa dentro ognuno di noi e che ci aiuta, ci guida nel compiere scelte, nel prendere decisioni, che sono nel nostro interesse e non nell’interesse di altri.

Non conoscere la propria àncora rischia di esporci a scelte, a soluzioni che con il tempo potrebbero rivelarsi insoddisfacenti, semplicemente perché non ci rappresentano.

Le 8 àncore di carriera di Edgar Schein

Schein ha individuato 8 àncore di carriera supportate da un questionario di autovalutazione, che non vuole rappresentare un test diagnostico quanto piuttosto un modo efficace per descrivere se stessi in un determinato momento di vita, per aiutare a capire e conoscere le proprie priorità e quindi compiere delle scelte professionali quanto più soddisfacenti possibile.

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Prima àncora: la competenza tecnico-funzionale

Le persone ancorate a questa competenza sono più attratte dalla specializzazione tecnica che dai contenuti gestionali del lavoro. Non rinunciano all’opportunità di applicare le proprie conoscenze e desiderano continuare a svilupparle verso livelli sempre più alti. Queste persone potrebbero essere interessate a dirigere altre risorse umane a patto che ciò consenta loro di approfondire la conoscenza delle rispettive aree di competenza.

Seconda àncora: la competenza manageriale generale

Quest’àncora motiva le persone che cercano la responsabilità, la possibilità di influire mediante decisioni, l’ascesa nella struttura aziendale. Vogliono essere responsabili, nel bene e nel male, dei risultati e identificano il proprio lavoro con il successo dell’organizzazione per la quale lavorano. Desiderano infatti poter attribuire il successo dell’organizzazione alle proprie capacità manageriali.

Le persone ancorate a questa competenza sono interessate al management in sé e per sé, ricercano responsabilità, possibilità di supervisionare, condurre, gestire risorse e opportunità di contribuire al successo dell’organizzazione.

Terza àncora: l’autonomia/indipendenza

Questa àncora caratterizza le persone che non possono rinunciare alla possibilità di definire il proprio lavoro in modo autonomo. Nonostante esistano alcune posizioni all’interno delle organizzazioni che permettono in una certa misura questa libertà, la maggior parte delle persone con quest’àncora scelgono lavori autonomi. Possono scegliere di essere consulenti, piccoli imprenditori o se si trovano all’interno di una organizzazione preferiscono posizioni che consentano flessibilità su quando e dove svolgere il proprio lavoro.

Quarta àncora: la sicurezza/stabilità

Le persone con quest’àncora non possono rinunciare alla sicurezza di un impiego e alla relativa posizione all’interno dell’organizzazione.  In altre parole, sono alla ricerca del cosiddetto “posto fisso”. Queste persone generalmente ricercano una carriera stabile cosi da potersi rilassare: sono infatti più interessate ad una possibile stabilità geografica o finanziaria piuttosto che al contenuto stesso del lavoro o al livello che potrebbero raggiungere.

Quinta àncora: la creatività imprenditoriale

Le persone che ottengono il punteggio più elevato a questa àncora generalmente non riescono a rinunciare all’idea di poter creare un’impresa, un progetto proprio, costruito con le proprie forze e risorse, accettando di assumersi anche tutti i rischi del caso.

Possono decidere di lavorare all’interno di un’organizzazione in una fase iniziale del proprio percorso professionale ma generalmente ad un certo punto scelgono di prendere una strada autonoma.

Sesta àncora: il servizio/dedizione alla causa

Le persone che raggiungono il punteggio più alto a quest’àncora non possono rinunciare a servire/dedicarsi ad una buona causa attraverso il lavoro che svolgono. Sono mossi dalla necessità di raggiungere degli obiettivi legati ai propri valori attraverso la propria attività lavorativa, come gestire problemi ambientali, rendere il mondo un posto più accogliente in cui vivere, sostenere lo sviluppo sociale.

Settima àncora: la sfida/paura

Le persone con quest’àncora non possono rinunciare alla possibilità di misurarsi con sfide impossibili, situazioni avverse che sembrano insuperabili. Generalmente queste persone quando accettano una posizione è perché in questa vedono la possibilità di misurarsi con problemi e sfide complesse, sia di natura intellettuale che fisica. Difficilmente sono attratte da lavori routinari e ripetitivi, privilegiano la novità e la varietà degli stimoli che possono incontrare sul luogo di lavoro.

Ottava àncora: lo stile di vita

Le persone che ottengono il punteggio più alto a questa àncora non possono rinunciare a trovare un equilibrio tra bisogni personali, famigliari e di carriera. Generalmente sono orientate verso opportunità professionali che offrano una certa flessibilità cosi da poter trovare più facilmente questo equilibrio e questa integrazione tra i diversi ambiti di vita. Possono scegliere di “sacrificare” anche aspetti della propria carriera, come ad esempio promozioni o trasferimenti, che potrebbero in qualche modo rompere questi equilibri. Queste persone si identificano generalmente con un concetto di successo inteso come successo di vita e non solo legato alla propria carriera.

Bibliografia

  • Schein, E.H., Van Maanen,J. (2019, trad.it.), Le àncore di carriera, Giorgio Pozzi Editore.

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Selena Tomei

Selena Tomei

Psicologa Phd, Formatrice e Orientatrice Asnor

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