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- 14/7/2021
Creatività delle idee, metodi e approcci utili per trovare lavoro
La creatività è caratterizzata dalla capacità di percepire il mondo in nuovi modi, di trovare schemi nascosti, di creare connessioni tra fenomeni apparentemente disconnessi e di generare soluzioni. Ne parla ai nostri microfoni Peppino Franco, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Asnor, docente, euro-progettista ed esperto di creatività.
Il World Economic Forum – l’Organizzazione Internazionale per la cooperazione tra pubblico e privato – ha dichiarato che «Il futuro del lavoro non avrà a che fare con la laurea, ma con le competenze», e nello specifico di quelle competenze trasversali (cosiddette soft skills) quali il problem-solving, il pensiero critico e la creatività.
Quando si parla di creatività spesso la si limita alla sua componente artistica, mentre si sottovaluta la sua accezione di ‘creatività delle idee’ che invece non dipende da un talento bensì da un esercizio ed allenamento quotidiano.
In effetti, la creatività è una delle competenze più ricercate nel mondo del lavoro e, allo stesso tempo, una delle più rare nel sistema educativo.
La creatività è caratterizzata dalla capacità di percepire il mondo in nuovi modi, di trovare schemi nascosti, di creare connessioni tra fenomeni apparentemente disconnessi e di generare soluzioni.
Esistono diversi metodi, approcci e strumenti per poter sviluppare ed allenare la creatività delle idee e quindi preparare chi è in cerca di lavoro ad avere maggiori possibilità di essere selezionato. Nello specifico, ecco alcuni metodi ed approcci utili:
- la metodologia del Creative Problem Solving con tutta una varietà di approcci e strumenti dal pensiero divergente a quello laterale;
- il pensiero riflessivo come parte integrante del percorso educativo volto ad allenare gli studenti ad applicare la riflessione durante l’approccio a dei problemi complessi;
- il problem-solving collaborativo per allenare i componenti di un gruppo a lavorare insieme e in maniera sinergica;
- la metodologia del Design Thinking, nata nel 2000 presso l’Università americana di Stanford ed oggi utilizzata in tutte le grandi aziende mondiali per creare valore, innovazione e nuovi prodotti orientati al cliente e alla creazione di valore.
Tutti questi metodi sono parte integrante dei percorsi di orientamento di carriera delle persone.
L’obiettivo è quello di permettere ai giovani di trovare lavoro provando a sviluppare un mindset di idee, conoscenze e competenze utili ad affrontare le attuali sfide della società.