Content Strategy per il Personal Branding, cos'è e come può essere sviluppata

È tempo di parlare di strategia di contenuti (o content strategy, se vuoi suonare più cool durante la pausa caffè). Ti premetto che non è solo un’arma da social media manager incallito o da influencer con migliaia di follower. No, è molto di più. Per chiunque stia cercando di costruire un brand personale solido, coerente e unico, avere una content strategy ben congegnata è fondamentale. E non parlo solo di foto con gattini e citazioni motivazionali, anche se — ammettiamolo — funzionano sempre. A cura di Manuela Stefanelli, Orientatrice Asnor, Communication & Social Media Manager.

Cos’è una Content Strategy e perché dovrebbe importarti

Immagina di essere un esploratore, uno di quelli con la bussola, la mappa e magari un cappello degno di Indiana Jones.

Una strategia di contenuti è esattamente come la tua mappa: ti aiuta a capire dove andare, cosa comunicare e, soprattutto, perché farlo. Senza un piano, potresti finire in qualche palude del web, con contenuti poco rilevanti che il tuo pubblico dimenticherà in un secondo. E chi vuole essere dimenticato?

Fai chiarezza sul tuo perché (spoiler: non è diventare famoso)

Il primo passo è capire il tuo scopo. Stai cercando di costruire la tua credibilità come esperto in un settore, magari finire in Ted Talks o semplicemente ispirare le persone? Definire la tua missione è fondamentale perché da lì deriva tutto il resto: i messaggi, i toni e le storie che racconterai.

Se lo scopo è quello che guida la tua nave, allora il messaggio è la tua bandiera. Riuscire a sviluppare contenuti che rappresentino chi sei in modo chiaro e memorabile è il segreto per lasciare un’impressione duratura.

La content strategy in azione: un gioco di equilibri

Pensa alla tua content strategy come al mix perfetto tra razionalità e creatività. Sì, esattamente come un allenamento di Goku che bilancia forza fisica e spirituale. La parte razionale del piano comprende l’analisi del tuo pubblico, dei canali da utilizzare e degli obiettivi di comunicazione. La parte creativa, invece, ti spinge a raccontare storie memorabili, a usare visual accattivanti e a non aver paura di essere originale.

Ecco qualche consiglio pratico ispirato alla guida di Column Five Media:

1. Conosci il tuo pubblico: non puoi comunicare con tutti allo stesso modo. È come invitare Huggy Wuggy a un tè con gli elfi di Tolkien: c'è un rischio di fraintendimento catastrofico. Segmenta il tuo pubblico, capisci cosa gli interessa, e parla la loro lingua;
2. Crea contenuti evergreen: pensa a storie e consigli che non invecchiano mai, un po’ come le battute su “c’erano un italiano, un francese e un tedesco”: intergenerazionali;
3. Rimani coerente ma flessibile: la tua brand voice deve essere unica e riconoscibile, ma non rigida. Adatta il tono alle situazioni, ma non perdere mai la tua essenza.

Il potere della narrazione: le storie vincono sempre

Sai perché ci piacciono le avventure di Harry Potter o gli episodi di Dragon Ball in cui Goku salva la Terra per l’ennesima volta? Perché ci raccontano una storia con conflitti, evoluzioni e trionfi. Lo stesso vale per i tuoi contenuti: usa aneddoti, condividi esperienze personali e non aver paura di mostrare la tua umanità.

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Conclusioni, la chiave è il valore

Alla fine, tutto si riduce a questo: stai offrendo valore? I tuoi contenuti migliorano la vita di chi li legge, li guarda o li ascolta? Non importa quanto sia ben studiata la tua strategia, se non generi un impatto reale, allora è solo rumore. Quindi, la prossima volta che crei un post, chiediti: sto contribuendo con qualcosa di significativo?

Essere coerenti e strategici non significa mai perdere di vista l’empatia e l’originalità. Come ha detto Nietzsche, ogni volta che ci mettiamo in gioco con il cambiamento, guardiamo il noto come l’ignoto, esploriamo senza paura e facciamo in modo che la nostra voce, unica e autentica, lasci un segno.