Giovedì 21 Novembre 2024

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  • 16/10/2024

Outdoor Education: un approccio innovativo all'educazione e all'orientamento

In questo articolo, ti presentiamo un approccio innovativo all’educazione – utile anche all’orientamento - che può favorire l'apprendimento attivo, la collaborazione e il benessere dei giovani studenti attraverso la pratica di esperienze educative scolastiche, universitarie e non solo, svolte a contatto con la natura: l’Outdoor Education.

Cosa si intende per Outdoor Education

L'Outdoor Education, o educazione all'aria aperta, è un approccio pedagogico che promuove l'apprendimento attraverso esperienze dirette in ambienti naturali. Questo metodo educativo estende l'apprendimento oltre le mura scolastiche, incoraggiando per lo più i bambini a esplorare e interagire con il mondo esterno, sia in spazi naturali che urbani.

Come evidenziato dall'OCSE - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Indagine Talis - Teaching and Learning International Survey, OECD, 2019), l’idea dell’educazione all’aperto è sempre più diffusa tra gli insegnanti e supportata da un crescente numero di iniziative che valorizzano la collaborazione tra la scuola e le realtà presenti sul territorio.

Quando si parla di Outdoor Education, ci si riferisce proprio alla relazione tra scuola e territorio e all’apertura della scuola ai luoghi di prossimità, sfruttando spazi esterni come parchi, fiumi, piazze e giardini, ma anche ambienti interni come musei, associazioni culturali e aziende.

Questa visione riconosce il territorio come un contesto di apprendimento, integrando esperienze educative che valorizzano il patrimonio sociale, culturale e fisico della comunità locale.

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Didattica Outdoor: quali benefici

I benefici dell'Outdoor Education sono tanti. L’educazione all’aria aperta favorisce soprattutto lo sviluppo di abilità sociali e cognitive. A questo si aggiungono altre dimensioni come:

  • lo sviluppo fisico, perché le attività all'aria aperta promuovono il movimento e migliorano la coordinazione e la salute fisica;
  • il benessere emotivo e mentale, in quanto il contatto con la natura può ridurre lo stress e favorire una maggiore serenità e concentrazione;
  • l’apprendimento attivo, con esperienze pratiche in ambienti naturali che stimolano il pensiero critico e la capacità di risolvere problemi;
  • le competenze sociali, dal momento che le attività di gruppo all'aperto facilitano la collaborazione e lo sviluppo delle abilità relazionali;
  • la connessione con la natura, soprattutto nei bambini, sviluppa una maggiore consapevolezza ambientale e un rispetto più profondo per l'ecosistema.

L’Outdoor Education può essere, dunque, molto efficace per migliorare il coinvolgimento e l'apprendimento.

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L’implementazione dell’educazione all'aria aperta a Scuola

Per integrare l'Outdoor Education nelle scuole, è necessario un cambiamento strutturale e culturale. La collaborazione con il territorio è essenziale. Già nel 1999, il DPR 275 sull'autonomia scolastica ha promosso un modello educativo che tenga conto delle esigenze delle famiglie e del contesto locale, aprendo la scuola al territorio circostante. La scuola, quindi, deve collegarsi con enti locali, famiglie, aziende e associazioni per creare un curricolo che risponda ai bisogni della comunità.

Nel 2015, con la legge sulla Buona Scuola (Legge 107), si è ulteriormente sottolineata l'importanza di aprire le scuole alla comunità locale, promuovendo il coinvolgimento attivo delle istituzioni e delle risorse presenti sul territorio.

La recente emergenza sanitaria ha poi rafforzato questa direzione, evidenziando come l'uso di spazi esterni possa essere una soluzione efficace per garantire il distanziamento e continuare le attività didattiche. Il "Piano Scuola 2020-2021" ha poi introdotto i Patti Educativi di Comunità, strumento che favorisce la co-progettazione tra scuole e comunità per creare una vera e propria comunità educante.

Come creare un programma di Outdoor Education

Un programma di Outdoor Education ben strutturato deve essere flessibile e adattabile alle esigenze degli studenti. Ecco alcuni elementi fondamentali per la sua creazione.

Obiettivi chiari

Identificare gli obiettivi educativi che si vogliono raggiungere, come la comprensione dell'ecosistema o lo sviluppo di competenze motorie.

Coinvolgimento del territorio

Collaborare con istituzioni locali, associazioni e aziende per offrire esperienze educative che si basino sulle risorse locali, come suggerito dai Patti Educativi di Comunità.

Integrazione con il curriculum

L'Outdoor Education non deve essere vista come un’attività separata, ma deve integrarsi con le materie scolastiche tradizionali.

Quali sono le attività di Outdoor Education

Le attività che possono essere svolte all'aperto includono:

  • laboratori scientifici, come sperimenti e osservazioni dirette della natura, l’identificazione di piante e insetti;
  • attività artistiche, come la creazione di opere d'arte utilizzando elementi naturali;
  • giardinaggio, l’attività di coltivare piante può aiutare a sviluppare la pazienza e una connessione con la natura;
  • percorsi di orientamento, con l’utilizzo di mappe e bussole per migliorare l’orientamento spaziale e la logica, ma non solo.

Casi di successo dell'Outdoor Education

Un modello di successo di educazione all’aria aperta è rappresentato dalle Forest Schools in Scandinavia, dove i bambini trascorrono la maggior parte del tempo all'aperto, anche in condizioni climatiche difficili. In Italia, alcune scuole hanno avviato progetti simili con ottimi risultati, come l’esperienza di una scuola primaria di Milano, dove il 50% del tempo è dedicato all'apprendimento all'aria aperta.

Conclusioni: il futuro dell'Outdoor Education

L'Outdoor Education rappresenta il futuro dell'educazione, poiché risponde a nuove esigenze sociali e didattiche. La crescente consapevolezza del legame tra scuola e territorio, sostenuta da iniziative come i Patti Educativi di Comunità, sta spingendo verso una maggiore apertura della scuola agli spazi esterni.

Questa nuova visione non solo favorisce l’apprendimento, ma trasforma la scuola in un centro di partecipazione attiva e di integrazione con la comunità, rispondendo alle sfide educative del presente e del futuro.

Leggi anche Scuola: l'educazione alla cittadinanza non è solo educazione civica

Bibliografia

  • Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) (2012). Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Roma: MIUR.
  • Parlamento Italiano (1999). Decreto del Presidente della Repubblica n. 275/1999, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
  • Parlamento Italiano (2015). Legge n. 107/2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
  • Forum Disuguaglianze e Diversità (2020). Indagine esplorativa sui Patti Educativi di Comunità.
  • Ministero dell'Istruzione (2020). Piano Scuola 2020-2021: Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione.

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