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- 14/3/2024
L'ecosistema orientamento: oltre le mission aziendali
Nello specifico, partecipando a eventi dedicati alle imprese, e più precisamente a coloro che curano il comparto delle risorse umane in grandi e medie imprese, ci siamo chiesti quali possano essere le strategie da mettere in campo nel breve e medio periodo per sostenere le aziende italiane in questo particolare momento storico, senza precedenti. Se fino a qualche anno fa una delle principali preoccupazioni della politica italiana era risolvere il problema della disoccupazione, oggi siamo in una condizione diametralmente opposta.
Secondo Excelsior, nel 2022 il totale delle assunzioni annunciate di “difficile reperimento” è stato pari a 2 milioni, oltre al fenomeno delle grandi dimissioni che non accenna a diminuire.
Cosa fare, dunque, per elaborare una strategia che possa dare concreti risultati nel presente e ponga le basi per il futuro? Sull’attuale fotografia della situazione siamo tutti d’accordo, le difficolta e le perplessità sono condivise, a tutti i livelli, ma le soluzioni invece? Ciascuno, a seconda di diversi e variegati fattori, mette in campo strategie diverse, che purtroppo risultano spesso estemporanee e contingenti. Siamo tutti abbastanza d’accordo sul fatto che la gestione del capitale umano, definito anche gestione del personale, sia una delle leve più importanti di medio e lungo periodo.
In questo particolare momento, è necessaria maggiore consapevolezza rispetto al fatto che la risorsa umana non può più essere considerata solo un costo aziendale, ma un talento, una componente attiva e agente di cambiamento, oltre che patrimonio di competenze e di esperienze.
L’innovazione di cui tanto sentiamo parlare e che a volte ci spaventa perché la confondiamo con la mera tecnologia, comporta inevitabilmente la creazione e lo sviluppo di nuove figure professionali, oltre che la riqualificazione di quelle già esistenti.
In questo nuovo scenario, l’orientamento, troppo spesso relegato alle scelte scolastiche e universitarie (rigorosamente solo negli anni ponte) e alla ricerca del primo lavoro, diventa dunque una leva strategica su cui le realtà aziendali più sensibili e lungimiranti stanno già puntando. Strategie di intervento in cui è realmente il lavoratore a essere al centro del processo di cambiamento e nelle condizioni di portare all’interno del proprio contesto lavorativo il proprio contributo, in modo consapevole.
È necessario, quindi, mettere in piedi una strategia in grado di fornire non più soltanto un sistema formativo frutto di un insieme di corsi, ma un ecosistema fatto di interventi strutturati e coordinati, finalizzati al raggiungimento di maggiore consapevolezza e crescita personale di ciascuna risorsa, oltre che della mission aziendale.
Sulla base di questo scenario, Asnor sta lavorando per promuovere la cultura dell’orientamento a tutti i livelli, superando l’ormai conclamato divario tra scuola, università e mondo del lavoro.