Giovedì 21 Novembre 2024

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  • 23/9/2022

La Camera dice sì all'insegnamento delle competenze non cognitive a scuola

Con il sì della Camera alla proposta di legge, che ora passa al Senato, dal prossimo anno scolastico si prevede una sperimentazione triennale per attività didattiche di sviluppo e valorizzazione delle cosiddette competenze non cognitive, quelle capacità umane e sociali fondamentali per vivere (life skills) e muoversi nella società.

La Camera dice sì ad attività didattiche di sviluppo delle competenze non cognitive

La Camera dei Deputati ha approvato il testo di legge che ha come obiettivo dichiarato quello di avviare attività didattiche di sviluppo delle competenze non cognitive (life skills), ossia quelle capacità umane e sociali che rendono lo studente capace di far fronte alle sfide della vita di tutti i giorni.

La proposta di legge prevede l’avvio di una sperimentazione triennale di queste attività, a partire dal prossimo anno scolastico.

Una sfida davanti la quale la scuola italiana si è trovata per molti anni: innovare l'azione educativa, potenziando la centralità dello studente.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato: ”L’obiettivo di tutti noi è garantire l’effettivo e pieno sviluppo di ogni giovane”.

Cosa sono le competenze non cognitive

Le competenze non cognitive sono le competenze trasversali come la capacità di gestione dello stressl’empatia, il problem solving, la motivazione e la proattività, non sono quindi le abilità linguistiche, logico-matematiche, scientifiche e tecnologiche. 
Si tratta di una serie di abilità sociali, umane e psicologiche che permettono agli studenti di sviluppare un approccio positivo e funzionale a ogni ambito della vita quotidiana.

L’orientamento scolastico alla base dello sviluppo delle competenze umane e sociali

L’importanza dello sviluppo delle competenze umane e sociali era già emersa dalla Raccomandazione europea del 22 maggio 2018 sullo sviluppo delle otto competenze chiave europee e dalle Linee Guida dei PCTO del 2019

Con il passaggio dall’alternanza scuola-lavoro ai PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, infatti, la scuola aveva già spostato il focus dei percorsi educativi dalle competenze professionali a quelle trasversali, fondamentali per la crescita umana, prima ancora che professionale dei giovani studenti. 

Problem solving, pensiero critico, creatività, capacità di lavorare in gruppo sono tutte capacità che possono essere sviluppate attraverso percorsi di orientamento mirati che partono sin dai primi anni scolastici e che, di fronte alla velocità dei cambiamenti sociali ed economici, sono ormai diventate indispensabili anche per la crescita dei più piccoli.

Anche per questo, oggi più di ieri, le attività di orientamento da svolgere in classe sono fondamentali, così come è decisivo il ruolo del docente orientatore, in quanto prima guida nella vita dello studente alle prese con i continui cambiamenti della società e con la necessità di imparare a sviluppare personali attitudini e competenze in grado di sostenerlo nelle scelte più importanti della propria vita.

La Redazione

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di Asnor - Associazione Nazionale Orientatori

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