Mercoledì 25 Dicembre 2024

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  • 10/12/2021

La Mission in Action come strumento di orientamento

La Mission in Action è una tecnica di Programmazione Neurolinguistica che può essere utilizzata come strumento di orientamento. Serve a capire e a sentire concretamente se quello che stiamo cercando è davvero in linea con quanto desideriamo. A cura di Paola Castaldelli, Orientatrice Asnor.

Se nella ricerca di un percorso professionale, o nella scelta di una nuova opportunità lavorativa, non c'è allineamento con quanto desideriamo per la nostra vita, con ciò che è espressione di noi stessi ed è in grado di gratificarci, rischiamo di non raggiungere quello che abbiamo stabilito come obiettivo oppure, se lo raggiungiamo entro breve tempo, questo potrebbe iniziare a "starci stretto” dopo poco tempo.

Cos’è la Mission in Action

La parola Mission sembra qualcosa di davvero altisonante, un traguardo che accomuna i grandi uomini della storia, protagonisti di importanti battaglie e cambiamenti epocali.

In parte è cosi, perché applicare la Mission vuol dire avere la consapevolezza di ciò che vogliamo e metterlo in pratica, generando un cambiamento che è evidente non solo per noi ma anche per chiunque incontriamo.
Quindi di cambiamento si tratta e anche di grandi battaglie, che viviamo nel nostro quotidiano e che ci inducono a raggiungere la nostra realizzazione, una consapevolezza che non è scontata, come il desiderio costante di superare gli ostacoli per valorizzarla.

Ma la Mission non riguarda solo coloro che abbiamo studiato sui libri. Per Mission si intende ciò che ci fa stare bene e che ci fa sentire utili,  non solo a noi ma anche al mondo, dal momento che antropologicamente l'uomo è un essere che ha bisogno di connessione con gli altri suoi simili.

La Mission in Action è una tecnica di Programmazione Neurolinguistica che può essere utilizzata come strumento di orientamento, che non solo ci aiuta a capire dove andare, ma trasforma queste intenzioni in un piano di azione, affinché i nostri intenti non rimangano astratti o inoperosi.

Tre episodi di benessere individuale

Il primo passo è individuare almeno tre episodi in cui siamo stati bene e ci siamo sentiti utili, episodi che se avessimo potuto scegliere avremmo dilatato temporalmente all'infinito, perché avremmo voluto viverli per sempre.
Un episodio da cui partire potrebbe essere aver piantato un seme in giardino o, come spesso porto ad esempio nel mio caso, le situazioni in cui mi trovo a tenere un incontro di Counselling: il flusso che si crea tra le persone è talmente energizzante da caricarmi e farmi stare bene, e per me è altamente gratificante sapere che il mio contributo è stato utile per un passo di crescita altrui.
Dagli episodi rivelati, possiamo ritrovare degli elementi in comune, un file rouge che si ripresenta nelle situazioni, e attraverso un processo di sintesi arrivare a una frase, anche un simbolo se è più efficace dal punto di vista espressivo, che diventi un memento, un trampolino, un pilastro per chiederci quanto le situazioni che viviamo sono corrispondenti alla Mission in Action che abbiamo scritto.

Professionalmente, sapere che quello che svolgiamo per 8-9 ore al giorno, tutti i giorni, per mesi o anche anni, è in linea con la nostra realizzazione più profonda è una scelta che ci fa operare nelle nostre piene potenzialità, sapendo che stiamo investendo tempo ed energie per qualcosa di cui non ci pentiremo.

corso consulente esperto asnor

Paola Castaldelli

Paola Castaldelli

Orientatrice Asnor

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