Sabato 7 Dicembre 2024

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  • 6/2/2023

Guida per rispondere in maniera corretta a un'offerta di lavoro – Il CV

Il mondo del lavoro è cambiato. Uno dei motivi principali di questo cambiamento è la trasformazione digitale, una transizione iniziata da qualche anno e che porta con sé cambiamenti costanti anche nei metodi da utilizzare per una corretta ricerca del lavoro, a partire dalla creazione del proprio CV. Qui una guida utile per rispondere in maniera corretta agli annunci di lavoro. A cura di Dario Madeddu, Orientatore Asnor.

Il CV di Sheldon Cooper

Prima di arrivare ai giorni nostri, vorrei fare un viaggio indietro nel tempo di circa cinquecento anni. È il 18 maggio 1504 e gli incaricati di trasportare il David di Michelangelo nella Loggia della Signoria Firenze stanno per scoprire quella che diventerà una delle opere di scultura più famose nell’intera storia dell’arte. Stanno per rendere pubblico un vero capolavoro. 

Nel momento in cui si accingono a rimuovere la gabbia di legno con cui hanno trasportato il David, però, si accorgono che Michelangelo, dentro la gabbia per il trasporto, non ha fatto riporre la statua ma lo scalpello con cui l’ha scolpita. Michelangelo aveva voluto che lo strumento diventasse un capolavoro. 

Uno strumento di ricerca del lavoro

La storia che ho appena raccontato è una fake news d’altri tempi. Bazinga, direbbe Sheldon Cooper, il protagonista della nota sit-com The Big Bang theory. Questa ha, però, un obiettivo preciso: il CV, strumento per la ricerca del lavoro, non è un capolavoro.

Quando ci accingiamo a preparare il nostro curriculum, usiamo la logica: dobbiamo tenere a mente che non stiamo preparando un capolavoro grafico e linguistico che aggiorneremo di tanto in tanto con nuove esperienze lavorative o nuovi percorsi formativi che abbiamo intrapreso e concluso. Il CV è uno strumento che ci occorre per comunicare con un’azienda e farle capire che per entrare nel suo organico abbiamo l’esperienza, l’atteggiamento e le competenze giuste.

Queste sono il nostro capolavoro, non il CV. Ciò significa che dovremmo modificare lo strumento e scegliere quello più adatto per ogni candidatura che effettueremo. E questa è la prima grana che la trasformazione digitale e la ricerca digitale del lavoro ci consegnano. 

Fino a qualche anno fa eravamo abituati a pensare al CV come a un capolavoro: andava stampato in molteplici copie, andava distribuito quanto più possibile tra le aziende e più pagine aveva e più era ricco di esperienze e più potevamo andarne fieri.

Oggi non è più così: le aziende investono nelle loro campagne di comunicazione e marketing, cercano di differenziarsi l’una dall’altra, investono soldi per farlo e quando ricercano nuovo personale si affidano a differenti strumenti digitali raccontandoci (quasi sempre in modo esatto e comprensibile) quali caratteristiche deve possedere la figura che ricercano. In questo sistema, possiamo rispondere a tutte le offerte di lavoro sempre e comunque con lo stesso messaggio? Sheldon risponderebbe: “È sarcasmo, il mio, è ovvio che non possiamo farlo!

Anzi, utilizzare la vecchia strategia dello spam del nostro CV, non solo non porta a risultati, ma addirittura complica il nostro percorso di ricerca. In fisica, il lavoro è energia che due sistemi si scambiano. Pertanto, se il sistema delle imprese esercita una forza noi non possiamo restare fermi a subirla: dobbiamo reagire e muoverci. Crearci da soli degli ostacoli non è di certo una strategia pagante!”.

In un mondo dove comunicazione e marketing assumono un ruolo molto importante e i Social la fanno da padroni, prima di preparare un CV dobbiamo prima di tutto impostare la nostra campagna di marketing

Dobbiamo cioè impostare il nostro personal branding coerente. Solo dopo potremmo passare a impostare la base del nostro CV. Perché la base e non il nostro CV? Per restare dentro la metafora del David, la ragione sta nel fatto che per adattare lo strumento che utilizziamo a ogni candidatura che effettuiamo, ci serve capire che tipo di scalpello vorremmo utilizzare. Solo dopo potremmo scegliere la punta più adatta. Come possiamo, quindi, creare la base del nostro CV? Partiamo dal considerare la nostra esperienza. Quanta ne abbiamo per la posizione che vorremmo ricercare e candidarci?

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Lo schema base per il CV di chi già possiede esperienza lavorativa

Se abbiamo già esperienza dovremmo di sicuro pensare a una base che ci permetta di raccontarla. La nostra esperienza e i risultati che abbiamo raggiunto saranno il nostro punto di forza.

 Lo schema da utilizzare per la nostra base potrebbe essere questo: 

  • dati personali;
  • nome della posizione per cui ci candidiamo (che deve essere esattamente la stessa che riporterà l’offerta);
  • breve descrizione che metta in luce i nostri punti forti per quella candidatura;
  • esperienza – posizioni già ricoperte, mansione svolta e risultati raggiunti;
  • istruzione e formazione – Titoli conseguiti/attestati ottenuti – Data del conseguimento – Nome del soggetto erogatore (Università, Scuola, Istituto di formazione, Sito web) – eventuali competenze/conoscenze acquisite;
  • ulteriori competenze in linea con l’offerta – sviluppate in qualsiasi altro ambito (volontariato, hobby e sport, passioni);
  • ulteriori requisiti;
  • autorizzazione al trattamento dei dati personali;
  • luogo e data.

Lo schema base per il CV di chi non ha esperienza lavorativa

Se non possediamo esperienza per quella posizione dovremmo rivedere lo schema: il nostro punto di forza saranno le competenze che possediamo e il nostro atteggiamento. Lo schema da utilizzare potrebbe essere il seguente: 

  • dati personali;
  • nome della posizione per cui ci candidiamo (che deve essere esattamente la stessa che riporterà l’offerta);
  • breve descrizione che metta in luce i nostri punti forti e il giusto atteggiamento per quella candidatura;
  • competenze possedute e modalità in cui le abbiamo acquisite;
  • istruzione e formazione – Titoli conseguiti/attestati ottenuti – Data del conseguimento – Nome del soggetto erogatore (Università, Scuola, Istituto di formazione, Sito web) – eventuali competenze/conoscenze acquisite;
  • ulteriori requisiti;
  • autorizzazione al trattamento dei dati personali;
  • luogo e data.

Teniamo a portata di mano questi schemi, ci serviranno ogni volta che dobbiamo preparare un CV e adattarlo a un’offerta.

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Dario Madeddu

Dario Madeddu

Orientatore Asnor

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