Sabato 5 Ottobre 2024

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  • 18/3/2024

60 CFU per insegnare, tutto quello che c'è da sapere

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che definisce i percorsi di formazione iniziale per gli insegnanti della scuola secondaria di I e II grado, noto come "DPCM 60 CFU” è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Qui una guida su quanto c’è da sapere.

Il testo del DPCM 4 agosto 2023 “Definizione del percorso universitario e accademico di formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai fini del rispetto degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza” illustra i contenuti dei CFU da conseguire e gli obiettivi minimi di ogni corso, divisi per ogni percorso:

  • percorsi abilitanti da 60 CFU;
  • percorsi abilitanti da 30 CFU per docenti abilitati su altro grado e/o classe di concorso oppure specializzati in sostegno;
  • percorsi abilitanti da 30 CFU per chi ha maturato 3 anni di servizio;
  • percorsi formativi da 36 CFU per chi ha già conseguito i 24 previsti precedentemente.

30 CFU - Descrittivo

Chi ha conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022, infatti, potrà partecipare ai concorsi fino al 31 dicembre 2024, ma in seguito dovrà completare la sua formazione iniziale con altri 36 CFU e superare una prova finale per ottenere l’abilitazione.

In questo articolo, esaminiamo i punti chiave relativi ai 60 CFU:

  • in cosa consistono i 60 CFU;
  • come cambia il percorso per diventare insegnanti;
  • come ottenere i 60 Crediti Formativi Universitari;
  • i costi dei percorsi formativi e della prova finale;
  • le differenze tra 24 CFU e 60 CFU.

Scarica qui il testo del DPCM 60 CFU

Che cosa sono i 60 CFU

L'introduzione dei 60 CFU è una delle principali novità del Decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022, inserito nel contesto del maxi decreto del PNRR(Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e fortemente sostenuto dall’ex Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Questa riforma riguarda le regole per la formazione iniziale e continua degli insegnanti.

I 60 CFU sono Crediti Formativi Universitari
nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche. Essenzialmente, si tratta di percorsi universitari abilitanti per la formazione iniziale degli insegnanti, simili ai precedenti 24 CFU, che erano stati istituiti con il decreto legislativo n. 59 del 13 aprile 2017, e diventati un requisito di accesso fondamentale e imprescindibile al concorso ordinario.

Destinatari e da quando saranno obbligatori

Il percorso abilitante 60 CFU/CFA è riservato a:

  • laureati;
  • diplomati ITP (fino al 31 dicembre 2024);
  • studenti iscritti a corsi universitari con titoli idonei all’insegnamento che abbiano già acquisito almeno 180 CFU.

Quando diventeranno obbligatori i 60 CFU? A partire dal 1° gennaio 2025, il conseguimento dei 60 CFU sarà obbligatorio per tutti gli aspiranti insegnanti e costituirà un requisito d'accesso imprescindibile per la partecipazione ai concorsi a cattedra.

Il nuovo percorso per diventare insegnanti

In base alle nuove disposizioni, il percorso per diventare insegnanti comprenderà:

  • una laurea magistrale (o triennale per ITP);
  • un percorso formativo di abilitazione di 60 CFU/CFA;
  • il superamento di un concorso;
  • un anno di prova in servizio con un test e una valutazione finale.

Il percorso formativo standard prevede l’acquisizione di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici). Gli altri percorsi, pari a 30 o 36 crediti formativi, sono rivolti a chi abbia già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al previgente ordinamento.

30 CFU - Consulenza

Come ottenere i 60 CFU

Secondo quanto previsto dalla nuova Riforma, sono i singoli atenei universitari a organizzare i percorsi di formazione, in stretta collaborazione con il sistema scolastico. Si potranno conseguire i crediti mancanti per raggiungere i 60 CFU, pur continuando a frequentare contemporaneamente il proprio corso di laurea.

I 60 CFU sono suddivisi in diverse categorie.
Come indicato tra gli allegati del DPCM, infatti, sono così suddivisi:

  • 10 CFU in "Discipline di area pedagogica";
  • 20 CFU in "Tirocinio diretto e indiretto";
  • 3 CFU in "Formazione inclusiva delle persone con BES";
  • 3 CFU in "Discipline di area linguistico-digitale";
  • 4 CFU in "Discipline psico-socio-antropologiche";
  • 2 CFU in "Metodologie didattiche: introduzione ai modelli di mediazione didattica per la secondaria";
  • 16 CFU in "Didattiche delle discipline e metodologie delle discipline di riferimento (delle classi di concorso)";
  • 2 CFU in "Discipline relative all’acquisizione di competenze nell’ambito della legislazione scolastica".

Quanto agli insegnanti della Scuola Secondaria di I e II grado, questi devono conseguire i 60 CFU, di cui almeno 20 attraverso un periodo di tirocinio diretto presso le scuole ed uno indiretto.

Una volta ottenuta l'abilitazione, l'aspirante docente può partecipare ai concorsi semplificati annuali e, una volta ottenuta una cattedra, passare di ruolo.

Accreditamento Università

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) datato 4 agosto 2023, ufficialmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 25 settembre 2023, ha delineato il quadro normativo relativo all'accreditamento delle Università per quanto riguarda i percorsi formativi destinati alla formazione e abilitazione dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Questa regolamentazione è in ottemperanza agli articoli 2-bis e 2-ter, all'articolo 13 e all'articolo 18-bis del decreto legislativo del D.lgs n. 59/2017.

In base a quanto stabilito, le Università, inclusi gli istituti telematici, sono autorizzate a offrire percorsi formativi di 30 o 36 crediti formativi universitari (CFU) solo dopo aver ottenuto l'accreditamento per il corrispondente percorso formativo di 60 CFU.

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Quanto costano i 60 CFU

I costi dei percorsi di formazione abilitante e della prova finale sono a carico dei partecipanti.
Il DPCM 60 CFU stabilisce i seguenti costi massimi.

Costi 60 cfu tabella

Conclusioni: differenze tra 24 CFU e 60 CFU

I 60 CFU rappresentano un vero e proprio lasciapassare per entrare nelle graduatorie. Secondo la legge n. 79 del 29 giugno 2022, i precedenti 24 CFU verranno sostituiti dai 60 CFU, ma è importante sottolineare che fino al 31 dicembre 2024 sarà ancora possibile utilizzare i vecchi 24 CFU.

Una volta scaduti i termini, il requisito valido per l’inserimento nelle graduatorie sarà solamente il possesso dei 60 CFU.

Qui una tabella riassuntiva delle differenze tra 24 CFU e 60 CFU.

Differenze 24 cfu 60 cfu tabella

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