Giovedì 18 Dicembre 2025

  • 31
  • 3 minuti
  • 18/12/2025

La nuova via del saper fare. L'artigianato tra tradizione ed era digitale

In Italia, il mestiere dell’artigiano sta vivendo una nuova stagione. Nelle scuole professionali e nei centri di formazione, giovani sempre più diversi per percorsi e aspirazioni riscoprono il valore dell’apprendere attraverso il fare. A cura di Valeria Gatti, Orientatrice Asnor, Consulente di Carriera e Autrice.

Apprendistato e formazione: i nuovi artigiani crescono tra aula e bottega

Il ritorno agli antichi mestieri non è nostalgia, ma scelta consapevole: un modo per costruire il proprio futuro intrecciando tecnica, creatività e concretezza.

La formazione duale e l’apprendistato sono i canali privilegiati per accedere a questo mondo. I percorsi regionali mettono al centro una preparazione pratica, affiancata da solide competenze trasversali.

Secondo i dati aggiornati dell’INAPP (XXII Rapporto di monitoraggio dell’Apprendistato 2024: inapp.gov.it), i contratti di apprendistato sono in crescita in diversi ambiti professionali, segno che l’alternanza scuola-lavoro è considerata una via concreta per creare un legame tra studenti e professioni. Anche nel settore artigianale, questa modalità si conferma efficace per trasmettere il sapere attraverso la pratica quotidiana, valorizzando mestieri che richiedono tempo, osservazione e dedizione.

Formazione Asnor

L’artigianato italiano: una storia secolare radicata nei territori

L’Italia ha una tradizione artigiana solida e riconoscibile, che affonda le sue radici in epoche storiche ben definite e continua a evolversi nel presente. Ogni regione conserva, ancora oggi, lavorazioni che parlano la lingua del passato.

Gli esempi più famosi: vetro a Murano, ceramica a Faenza, cuoio a Firenze, liuteria a Cremona. Questi mestieri, tramandati da generazioni, hanno modellato l’identità culturale e produttiva di intere comunità, inoltre alimentano il turismo, nazionale e internazionale.

A Murano ancora oggi, per esempio, è possibile assistere dal vivo alla realizzazione di un oggetto in vetro, a opera di un maestro (un’esperienza che ho vissuto e che mi ha colpita, tanto da essere diventata fonte ispiratrice di questo mio contributo).

Durante il Rinascimento, la figura dell’artigiano era centrale, i maestri di bottega formavano artisti e professionisti, spesso vere eccellenze nel loro campo. Questa dimensione formativa, vissuta dentro il laboratorio, resta ancora oggi un elemento chiave. L’artigianato non è solo produzione, ma racconto del territorio, orgoglio locale, manifattura di qualità e immagine del nostro Paese nel mondo.

L’artigiano digitale: vendere nel mondo restando sé stessi

Il laboratorio artigianale si è trasformato. Se un tempo il cliente era in città, o addirittura nel quartiere, oggi l’estero non è mai stato più vicino. La rete ha abbattuto i confini, offrendo visibilità a chi sa raccontare la propria storia e il valore del prodotto fatto a mano.

Oggi, oltre alla tradizione della lavorazione manuale, molte botteghe si avvalgono di tecniche moderne come la stampa 3D, il taglio laser, la prototipazione rapida e altre tecnologie digitali che ampliano le possibilità creative e produttive.

Webinar Madeddu - Orientare per competenze



Molti artigiani utilizzano piattaforme digitali, social e e-commerce per promuovere le loro creazioni. Non è una semplice vetrina, ma un canale attivo di relazione: il contatto umano, la personalizzazione, la risposta diretta alle esigenze del cliente fanno la differenza. La manualità resta, ma accompagnata da competenze digitali, logistiche e comunicative.

Possiamo dire che l’artigianato contemporaneo è davvero un punto d’incontro tra passato e futuro.

Tradizione viva: la trasmissione del sapere tra generazioni

Tramandare un mestiere significa molto più che insegnare una tecnica. È condividere un ritmo, un’etica, un modo di guardare al lavoro. Dove lavorano gli artigiani c’è spazio per osservare, imparare dagli errori, crescere con l’esperienza. Questa pedagogia del fare è preziosa, perché propone un apprendimento profondo e umano.

Non sostituisce la scuola, ma la integra. Le mani parlano quanto le parole. Per questo l’affiancamento tra giovani apprendisti e artigiani esperti rappresenta un tesoro educativo, da custodire e valorizzare.

Non solo lavoro manuale: identità, impresa, cultura del fare e sostenibilità

L’artigiano non è solo un operaio specializzato. È un professionista completo, che coniuga abilità tecniche, gusto estetico, cura per i dettagli e capacità imprenditoriale. Troppo spesso il lavoro manuale viene sottovalutato, relegato a opzione di ripiego. Invece, chi lavora con le mani — e con la testa — crea valore economico e culturale.

Il fare impresa nel mondo artigiano richiede passione, ma anche una profonda conoscenza di gestione, economia, amministrazione, marketing e visione, nonché un processo di lifelong learning che coniuga le esigenze del mercato del lavoro.

Essere artigiani è un modo per esprimere sé stessi attraverso un mestiere, dando forma a oggetti unici e durevoli, nel rispetto della sostenibilità. Ogni creazione artigianale non è solo il risultato di abilità e passione, ma anche di un impegno verso un consumo consapevole, dove la qualità e la durabilità diventano un valore che contrasta la cultura dell’usa e getta.

Una risposta concreta a chi cerca un lavoro autentico, radicato, umano.

Risorse gratuite - Generico - Banner interni

Il ruolo degli orientatori: raccontare il valore del “fare”

Noi orientatori e consulenti di carriera abbiamo una responsabilità chiave: contribuire a superare stereotipi, aprire nuove visioni e valorizzare percorsi formativi spesso trascurati.

Parlare di artigianato significa raccontare un lavoro che unisce intelligenza pratica, creatività, precisione e autonomia. Significa restituire dignità e attrattiva a mestieri che costruiscono valore reale, sostenibile e profondamente umano.

Accompagnare un giovane — o un adulto in transizione — a scoprire le professioni artigianali vuol dire offrirgli l’occasione di scegliere con consapevolezza, conoscendo le opportunità di crescita, le vie formative possibili, le realtà territoriali attive. È un’azione che parte dalla narrazione: solo se cambiamo il modo in cui parliamo del lavoro manuale, possiamo trasformare anche l’immaginario collettivo.

In un’epoca in cui si cerca senso, identità e concretezza, il saper fare torna ad avere un peso. E il nostro ruolo, come orientatori, è anche quello di tenere viva questa consapevolezza.

Conclusioni, una cultura del lavoro che parla al presente

L’artigianato si conferma oggi un campo di possibilità autentiche, che uniscono formazione, identità e futuro. Riconoscerne il valore significa offrire a nuove generazioni e a chi affronta un cambiamento professionale una strada concreta, sostenibile e profondamente umana.

Una cultura del lavoro che sa ancora parlare al presente, con le mani, la mente e il cuore.

Iscrizioni al Registro 2026

Valeria Gatti

Valeria Gatti

Orientatrice Asnor, Consulente di Carriera, Autrice.

Abbonamento magazine quadrato per articoli

Iscriviti alla newsletter Per rimanere aggiornato sui nostri corsi, eventi e media