Martedì 16 Luglio 2024

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  • 19/4/2024

Ricerca del lavoro: consigli su come utilizzare l'Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale può essere un valido strumento per la consulenza di carriera e come acceleratore di spunti per il supporto all’orientamento professionale. Per capirne la portata è importante riprendere i passi base che nella consulenza professionale l’orientatore offre a chi cerca lavoro, o come preferisco dire io a chi vuole “farsi trovare dal lavoro”. A cura di Fausto Sana, Orientatore scolastico e professionale Asnor, Career Coach under 35, Formatore e Consulente

Ipotizziamo che Luca, un giovane che segue un percorso di orientamento, debba entrare nel mercato del lavoro e che per farlo si stia preparando con il dovuto abito (ambito) professionale e la propria strategia, pensata insieme all’Orientatore.

I passi fondamentali che Luca deve percorrere per agire una strategia di ricerca del lavoro sono:

  • riconoscere il proprio lavoro ideale;
  • creare un biglietto da visita;
  • condividere il biglietto da visita;
  • attendere l’invito a prepararsi per l’incontro;
  • raccogliere feedback dell’incontro.

Proviamo a vederli insieme con il supporto dell’Intelligenza artificiale.

Riconoscere il proprio lavoro ideale

Luca può usare l’Intelligenza Artificiale (IA) chiedendo al chat bot di fare una sintesi e di individuare alcune parole chiave che in un secondo momento saranno utili per costruire una lettera di presentazione. Sono le Keyword che gli ATS (Applicant Tracking System) “filtrano” nella ricerca digitale dei recruiter (selezionatori).

Una seconda possibilità è quella di interrogare l’IA in rapporto al settore professionale o al lavoro più coerente rispetto all’esperienza fatta, oppure chiedere all’IA quali sono le caratteristiche che una determinata professione richiede. Tutte informazioni utili che nel secondo step saranno utilizzate da Luca per creare la propria strategia di presentazione.

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Creare un biglietto da visita

Un secondo passo per la ricerca del lavoro di Luca consiste nella creazione di un biglietto da visita che si compone principalmente di tre strumenti. Una lettera di presentazione, il CV e un profilo LinkedIn.

La realizzazione di questi tre strumenti può essere supportata dall’IA dialogando con prompt (comandi in chat) semplici e in rapporto allo strumento che si vuole realizzare. Risulta utile in questa fase interrogare l’Intelligenza Artificiale su quali siano le caratteristiche e le competenze coerenti con un determinato annuncio di lavoro o professione e anche una valutazione in analisi S.W.O.T.della lettera di presentazione e del CV.

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Condividere il biglietto da visita

Questa terza fase è quella più delicata. Ad oggi, non tutte le piattaforme di Intelligenza Artificiale ad accesso gratuito hanno la possibilità di essere collegate alle informazioni presenti nella rete (ad esempio “Gemini” di Google lo fa) e questo comporta quindi un utilizzo consapevole dei principali motori di ricerca che esistono in rete per farsi trovare dal lavoro.

Ad esempio, è possibile chiedere all’IA dove trovare offerte per una determinata professione o verificare la validità della propria web reputation. Provate a chiedere all’IA (collegata con la rete) di offrirvi informazioni in merito al vostro brand o nome e reciprocamente informazioni riferite all’azienda o ente per il quale volete candidarvi.

Attendere l’invito a prepararsi per l’incontro

Cosa fare mentre attendete un invito? Potete dialogare con l’Intelligenza artificiale chiedendogli di simulare un colloquio di lavoro o un confronto con a tema la vostra esperienza. In questa funzione, molto interessante, potete individuare voi le domande o lasciarvi condurre dall’algoritmo. Per questa fase potete anche utilizzare i comandi vocali. Vi suggerisco anche di chiedere un feedback del colloquio e di provare a simulare il colloquio per un annuncio vero inserendone le informazioni.

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Raccogliere feedback dell’incontro

Come conclusione del percorso di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, è importante chiedere dei feedback che possano offrire spunti significativi per gli obiettivi professionali. Mi sento di segnalare queste possibilità: chiedete all’Intelligenza artificiale un feedback sulla simulazione del colloquio; una valutazione sulla lettera di presentazione ed anche sul CV in rapporto a un determinato annuncio di lavoro; infine domandate quali possano essere suggerimenti utili da applicare ai vostri obiettivi, che vi consentano quindi di migliorare la vostra ricerca attiva del lavoro.

Opportunità e rischi dell’Intelligenza Artificiale

Il percorso proposto vuole essere uno stimolo per mettere in pratica questi step. È possibile utilizzare differenti piattaforme a partire da Chat GPT 3.5 e/o l’IA di Google “Gemini” o altre piattaforme gratuite che si trovano in rete. Sicuramente, l’utilizzo e l’allenamento di questi strumenti deve essere accompagnato dalla conoscenza di come funzionano gli algoritmi ed i prompt specifici che simulano il LLM (Large Language Model).

Un’opportunità è rappresentata dalla varietà delle piattaforme che permettono di utilizzare l’IA ai fini presentati con account gratuiti o limitati ad un numero massimo di interazioni, prima di passare ad un piano in abbonamento.

Ho osservato che l’utilizzo dell’IA necessita di tempo e di affiliazione. Se a un primo impatto la persona riconosce le potenzialità, ma un utilizzo non consapevole può portare a disaffezione e/o a un utilizzo senza metodo che non genera valore aggiunto.
Un secondo aspetto importante è quello di non delegare allo strumento la nostra consapevolezza e senso di efficacia. L’algoritmo accelera ciò che noi stiamo indirizzando. L’Intelligenza Artificiale non è da interpretare come un guru o un indovino che predice il futuro o un presente alternativo, ma come una macchina estremamente performante.

Il ruolo dell’Orientatore e del Consulente di carriera

Per esperienza nella consulenza di carriera, posso dire che il fattore decisivo che oggi permette la complementarietà tra la macchina e l’uomo è l’empatia, competenza tipica delle relazioni umane.

Cosa sto cercando di dire? Nell’attività di consulenza, la macchina non è un sostituto dell'Orientatore, ma risulta essere uno strumento di accelerazione e di stimolo a facilitare l’emersione di consapevolezza. Mi sento di dire che la realtà supera sempre l’algoritmo.

Chi si trova in una fase di transizione necessita di un supporto che la relazione umana offre e rende fondamentale. L’IA oggi non è in grado di fare questo, e quindi la responsabilità del professionista che segue la persona in questo percorso di scoperta e ricerca ha un efficacia di gran lunga maggiore.

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Dott. Fausto Sana

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