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- 22/3/2024
Codice di condotta APL: il ruolo chiave delle agenzie nel trattamento dei dati personali
Il Garante per la protezione dei dati personali ha diffuso e approvato un documento riguardante un'indicazione significativa per le Agenzie per il Lavoro: il Codice di condotta. Vediamone i punti salienti. A cura di Fausto Sana, Orientatore scolastico e professionale Asnor, Career Coach under 35, Formatore e Consulente.
Il Codice di condotta per il settore delle APL (Agenzie per il Lavoro)
Con il provvedimento dell’11 gennaio 2024, il Garante per la protezione dei dati personali ha introdotto il nuovo Codice di condotta per il settore delle Agenzie per il Lavoro (APL).
Il codice di condotta delinea le disposizioni riguardanti la gestione dei dati personali nelle Agenzie per il Lavoro e sottolinea l'importanza della corretta cancellazione dei dati raccolti durante il processo di selezione, in caso di mancata offerta di impiego o mancata accettazione da parte del candidato, con la possibilità di conservarli per future opportunità lavorative, previa informativa e consenso dell'interessato.
Dunque, le APL devono fornire informazioni ai candidati, in conformità con le normative sulla privacy, al primo contatto utile. Un'indicazione significativa per un soggetto, quello delle APL, che tratta numerosi profili e facilita il match tra i candidati e le offerte di lavoro.
Il rispetto delle normative sulla privacy e della protezione dei dati personali da parte delle agenzie per il lavoro è fondamentale per garantire un trattamento corretto e trasparente delle informazioni raccolte durante le attività di selezione e intermediazione lavorativa.
L'adesione al "Codice di condotta" approvato è cruciale per assicurare la conformità alle disposizioni normative vigenti. Le APL dovranno accogliere tale codice dimostrando e codificando le indicazioni nei passaggi operativi e dandone informazione ai candidati.
Inoltre, il documento introduce concetti chiave come il ruolo delle APL come titolari del trattamento nei rapporti con i clienti e gli utilizzatori, specificando le attività svolte come la somministrazione di lavoro, la ricerca e selezione del personale, l'intermediazione e il supporto alla ricollocazione professionale.
I punti salienti del Codice di Condotta per le APL
Nel Codice di condotta APL vengono indicate norme chiare tra cui, a mio avviso, le più significative sono le seguenti:
- L'invio del curriculum vitae tramite la sezione dedicata del sito web di un'agenzia per il lavoro non costituisce una trasmissione spontanea della candidatura. Prima di raccogliere i CV tramite questa sezione, le APL devono fornire un'informativa ai candidati. Questo processo assicura che i candidati siano informati sui dettagli del trattamento dei loro dati personali prima di inviare il CV tramite il sito web dell'agenzia.
- Profilo Social dei candidati: il fatto che il profilo social di un candidato sia pubblico non autorizza automaticamente l'uso dei dati personali presenti. Prima di analizzare un profilo su un social network, le APL devono verificare se il social network è di natura professionale per valutare se è appropriato esaminarlo.
- Comunicazione dei dati: le APL possono condividere i dati dei candidati con i clienti solo per scopi legati alla selezione o all'avvio di un contratto di lavoro, senza richiedere il consenso dell'interessato. Ad esempio, possono condividere i dati contenuti nel CV dei candidati solo per valutare se corrispondono alla posizione lavorativa.
- Reference: le APL possono raccogliere informazioni, come referenze professionali, dai precedenti datori di lavoro dei candidati e condividerle con i clienti solo previa autorizzazione esplicita del candidato. Possono anche trattare informazioni sui profili professionali sui social network dei candidati, rispettando il principio di minimizzazione e solo se necessario per la ricerca di lavoro.
- Trattamenti automatizzati (ATS): le APL possono utilizzare trattamenti automatizzati, solo se necessario, per svolgere le proprie attività o previo consenso dell'interessato, seguendo una valutazione di impatto sulla Protezione dei Dati.
Queste regole sono fondamentali per garantire la corretta gestionee protezione dei dati personali dei candidati da parte delle agenzie per il lavoro e sarà importante informare i candidati di questo codice.
Conclusioni
A conclusione di questo mio contributo, desidero evidenziare due aspetti di sostanziale cambiamento nel lavoro pratico degli orientatori e per i candidati:
- il codice di condotta regolamenta e tutela con chiarezza come devono essere trattati i dati e questo tutela i lavoratori meno esperti (giovani) e meno attenti a questa dimensione (migranti per lavoro) e chiede agli Orientatori di agire anche un ruolo di sensibilizzazione sui propri diritti;
- un secondo aspetto è l’impatto nel processo temporale dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
Se oggi la comunicazione dei candidati avviene con una certa urgenza e celerità, le nuove regole potrebbero rallentare il processo, quindi è importante prevedere questo cambiamento per evitare ritardi.