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- 19/12/2023
L'Orientamento scolastico inclusivo, opportunità di tutti e di ciascuno
L’attuale focus sull’orientamento scolastico rappresenta una chiave di lettura rispetto al ruolo della Scuola nella odierna visione di contesto d’apprendimento significativo e per competenze. A cura di Paola Morelli, Docente specializzata in percorsi educativi differenziati, Formatrice Asnor in percorsi rivolti alle Scuole.
La finestra temporale rispetto a quest’ambito di competenza, oramai rinforzata dal PNRR, rimanda alla necessaria evoluzione dell’idea di attivarla partendo dai primi ordini e gradi scolastici.
Che non si possa più procrastinare è un’evidenza ineludibile da parte di tutti i docenti di ogni ordine e grado. L’emergenza, sotto gli occhi di tutti, rappresenta una priorità sulla quale si deve riflettere come Comunità Educante e approfondire, responsabilmente, una formazione che possa supportare i docenti ad affrontare le nuove criticità.
Ancor più, in considerazione delle innumerevoli fragilità presenti nei contesti sezione/classe, per avviare una progettazione dell’offerta formativa realmente rispondente ai bisogni emergenti e al successo formativo di tutti e ciascuno. Per questa ragione la proposta di un percorso formativo da parte di Asnor per una rete scolastica, in riferimento al primo ciclo d’istruzione, ha dimostrato quanto quest’argomento rappresenti una priorità.
Scuola e Orientamento: quali sono le priorità
Oramai da anni, emerge nella riflessione di tutti i docenti dei diversi ordini e gradi scolastici un incremento di difficoltà di gestione di contesto e di riconoscimento del ruolo educativo ed istruttivo della Scuola da parte della comunità. Il contesto storico e i disequilibri emotivo-affettivi determinati da modalità e stili comunicativi e interattivi sempre più ambigui, frammentari ed estemporanei, comportano nuove capacità e competenze nel ruolo professionale del docente.
La valenza distintiva di lettura del contesto e la capacità di progettazione di un ambiente d’apprendimento facilitante ed inclusivo portano con sé, oggi, diverse considerazioni che si è voluto affrontare nella disamina legata al percorso sull’orientamento.
Le azioni finalizzate alla promozione dell’inclusione e dell’orientamento per gli studenti partono dalla considerazione del ripensamento delle scelte e delle modalità da adottare in funzione non solo degli esiti dell’apprendimento ma anche della formazione integrale della persona.
La stessa normativa, a carattere internazionale e nazionale, porta ad una riflessione rispetto alle nuove priorità della scuola. Priorità che emergono da un contesto scolastico sempre più eterogeneo, le cui criticità sono rappresentative di una realtà complicata e complessa.
I nostri studenti, sono sempre più connessi e esposti ad una varietà di rinforzi, ma allo stesso tempo hanno un bagaglio esperienziale e conoscitivo ristretto rispetto a capacità e prerequisiti essenziali per la vita e per un proficuo processo d’apprendimento il cui focus sia l’adattamento e la capacità di problem solving.
Tra le priorità emergono importanti lacune nelle capacità percettive, con limiti importanti rispetto all’organizzazione spazio temporale, all’orientamento, alla lettura e codifica d’immagine, all’autonomia, alla consapevolezza intrasoggettiva e intersoggettiva. Nonostante la dimensione percettiva rappresenti la chiave per la percezione, decodifica e interazione con l’ambiente e con gli altri, oggi si lascia poco spazio alla maturazione in funzione delle diverse età di sviluppo.
Essenziale per l’apprendimento e per la promozione globale della personalità, infatti rappresenta il presupposto per lo sviluppo delle funzioni esecutive e delle soft skills. Dare strumenti per la vita agli studenti non significa più pensare agli esiti dell’apprendimento in termini di contenuti, ma di competenze e di capacità che permettano loro di rispondere in maniera efficace ed funzionale a qualsiasi situazione e problema.
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Orientamento e processo d’inclusione
L’inclusione è un percorso ancora lontano dall’immagine che si vorrebbe che questa parola rappresentasse nel contesto scolastico. Emerge quanto spesso sia difficile lavorare con la fragilità, e le evidenze riportate dimostrano le problematicità che si affrontano nel ruolo professionale del docente.
Le difficoltà di confronto con i team riguardanti il percorso d’inclusione, l’organizzazione del setting, la gestione delle molteplici difficoltà formative e dei bisogni educativi speciali, la scelta delle modalità di lavoro a sostegno dell’apprendimento, rappresentano alcune delle tematiche maggiormente richieste, trattate nell’arco del percorso, per il ripensamento e l’orientamento formativo del personale scolastico.
Le problematiche sono ascrivibili vuoi a difficoltà di adattamento, a disequilibri socio-emotivi, affettivi, di autogestione comportamentale, di organizzazione, oltre che determinate da compromissioni di carattere funzionale e/o strutturale.
A queste tante e differenti risposte degli studenti, con evidenti limiti in tutte le dimensioni di sviluppo, molteplici sono le ricadute per l’apprendimento. Parlare, perciò, di percorso d’orientamento in funzione della fragilità non è così semplice, poiché sottende a differenti variabili e condizioni. In primis, la promozione della competenza rispetto alle diverse difficoltà e alla documentazione per l’inclusione, la lettura e consapevolezza di quanto l’azione debba essere mirata alla progressione della maturazione dello studente, suddividendo gli obiettivi in micro task verso il target finale.
Non dimenticando l’attenzione alla rete d’intervento, in cui i diversi stakeholders possano confrontarsi e condividere le scelte più efficaci per il progetto di vita dello studente.
Conclusioni, il percorso formativo svolto per Asnor
Tra gli argomenti trattati durante il percorso formativo che ho condotto per Asnor c’è stato un particolare riguardo per:
- la progettazione condivisa di obiettivi;
- l’organizzazione del setting per la promozione di un ambiente facilitante;
- l’adozione di strategie a sostegno
- la realizzazione di attività diversificate e flessibili capaci di favorire la motivazione, l’interesse e la partecipazione;
- le soft skills e la promozione integrale dell’identità e personalità dello studente.