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- 14/7/2023
Immersive learning: significato e vantaggi per il futuro dell'apprendimento
La formazione in aula tradizionale sfrutta per lo più tecniche e stili di apprendimento basate su approcci uditivi. Oggi più che mai il cambiamento è inevitabile, immersi come siamo in un mondo florido di tecnologia. L'apprendimento tradizionale, infatti, rischia di far collassare l'attenzione dei discenti durante la lezione o in un intero corso di formazione. Di conseguenza viene meno l'interesse e la partecipazione attiva alle attività d'aula. A cura di Luca Arlotto, Orientatore Asnor.
L'immersive learning si presenta come una soluzione efficace poiché stimola l'apprendimento secondo modalità partecipative, inclusive e accessibili adattandosi, di fatto, alle esigenze degli allievi e alla loro capacità attentiva. Scopriamo insieme cos’è l’apprendimento immersivo e quali sono le sue caratteristiche.
Cos’è l’immersive learning
L’immersive learning (o apprendimento immersivo) è una strategia finalizzata all'apprendimento che, basandosi su tecnologie a elevato valore aggiunto, fornisce contenuti e ambienti artificiali che replicano gli scenari di vita reale. La simulazione del reale vede, quindi, un maggiore coinvolgimento degli studenti e la loro maggiore proattività nei percorsi didattici.
L'apprendimento immersivo è piu profondo poiché l'ambiente virtuale permette di simulare comportamenti, decisioni ed errori prima ancora di applicarli nella vita lavorativa reale. La capacità di simulare realtà con un notevole realismo (visivo, acustico, dinamico) consente alla realtà virtuale di far credere al cervello informazioni artificiali. La realtà virtuale può quindi “ingannare“ il cervello, e anche per spingerlo oltre i suoi limiti. Possiamo indurre percezioni, ambienti, esperienze, modulando anche i diversi canali sensoriali. Fattore importante questo soprattutto nei processi formativi e di apprendimento legati a contesti a rischio (ad esempio l’ambiente medico sanitario o i cantieri).
L’apprendimento immersivo offre, quindi, spazi a rischio zero ove l’errore durante la simulazione non determina conseguenze reali. Ciononostante, l’attenzione è particolarmente elevata e la memorizzazione delle conoscenze acquisite nel processo è a lungo termine. Molti studi dimostrano che l’apprendimento in ambienti virtuali aumenta la ritenzione delle conoscenze fino al 75% rispetto ai metodi tradizionali evitando, quindi, la perdita di informazioni descritta da Ebbinghaus con la “curva dell’oblio”. Ciò avviene grazie alla stimolazione della multisensorialità interattiva e, quindi, grazie al coinvolgimento dei sensi e dell’azione dell’utente.
I vantaggi dell’apprendimento immersivo
L’apprendimento immersivo, come abbiamo visto, rappresenta una soluzione efficace nei processi di formazione e apprendimento poiché, a partire da un maggior grado di coinvolgimento, i discenti sviluppano e affinano competenze (skill) e tecniche (know how) in un ambiente iperstimolante.
L’efficacia degli ambienti virtuali è data proprio dalla progettazione spaziale ottenuta con metodologie che mutuano dalla cinematografia, dalla progettazione dell’interfaccia utente e dalla user experience. Lo sviluppo dello spazio migliora la completa immersione dello studente agendo su tre livelli: presenza spaziale (gli studenti entrano in un’altra dimensione); presenza di sé (gli allievi interagiscono e le azioni producono effetti); presenza sociale (l’ambiente virtuale è suscettibile di creare interazione tra i partecipanti).
Queste dinamiche sono particolarmente utili non solo per migliorare l’esperienza ma anche per trarre informazioni che, nei contesti tradizionali non sono facilmente accessibili. Grazie a strumenti di data science è possibile acquisire dati su:
- frequenze di accesso e durata della formazione;
- coinvolgimento e attenzione;
- risultati e performance;
- feedback dei partecipanti;
- analisi predittive con cui sviluppare contenuti adattabili anche al mondo reale e un ambiente di apprendimento a misura di utente.
Formazione e realtà immersiva: il futuro dell’apprendimento
Abbinare realtà virtuale e formazione significa esporre il mondo dell’educazione a un cambio di paradigma. Innanzitutto, in termini ambientali, la formazione passa dall’essere un’esperienza fisica a un’esperienza completamente immersiva. Poi, in termini temporali e qualitativi, l’utente ha cioè la possibilità di apprendere in modo più autonomo, secondo le proprie esigenze di tempo e di spazio. Infine, come si diceva, si trasformano i ruoli di studente e insegnante, dove il primo diventa parte attiva, e il secondo diventa facilitatore.