Martedì 21 Maggio 2024

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  • 23/3/2023

Metodologie didattiche innovative: il Cooperative Learning

L’istruzione è da sempre in evoluzione e con essa anche le metodologie didattiche. Prendiamo in esame il Cooperative Learning il cui termine significa “apprendimento cooperativo” ed è basato sulla fiducia. A cura di Paola Mari, Orientatrice Asnor.

Cosa sono le metodologie didattiche innovative

Le metodologie didattiche innovative sono volte a conciliare capacità di apprendimento differenti. Con esse la scuola si propone come obiettivo lo sviluppo autonomo e la scoperta delle capacità degli studenti, con un’azione diretta anche allo sviluppo del problem solving.

L’istruzione è da sempre in evoluzione e con essa anche le metodologie didattiche. L’approccio con il singolo individuo o il gruppo classe è in continuo divenire, soprattutto perché cambiando i tempi e cambia anche la mentalità.

Adoperare un metodo o l’insieme delle metodologie didattiche innovative porterebbe ad eliminare definitivamente l’insuccesso scolastico, andando ad ampliare la mente e fornendo delle vere e proprie “bozze” da cui poter prendere spunto nell’arco della vita. L’insegnante, o l’educatore di qualsiasi grado scolastico, deve possedere le conoscenze e le metodologie didattiche innovative e sapersi approcciare ad ogni singolo discente in modo individualistico.

Un progetto per ogni studente

Mettere in rilievo la persona è fondamentale per il successo di quest’ultima nei vari ambiti della vita, nel lavoro, nello studio ma soprattutto nelle scelte quotidiane. Bisognerebbe creare fin dalla scuola dell’infanzia un progetto per ogni studente, tenendo conto delle sue attitudini, delle sue competenze e dei suoi limiti. L’idea è quella di creare una cartella da consegnare alla fine di ogni percorso scolastico all’alunno, cosicchè egli stesso abbia ben chiari i propri cambiamenti. 

Un approccio basato sul contesto di riferimento

In un gruppo classe, ogni studente ha una storia a sé, ed è opportuno tener conto del contesto in cui vive e da dove proviene, per poter rendere funzionale l’approccio d’insegnamento. Gli approcci e le metodologie utilizzati si differenziano in base all’attività cui si fa riferimento.

Un approccio diretto

Vorrei soffermarmi sull’approccio diretto delle metodologie didattiche.

Spesso, capita di verificare che molti ragazzi non hanno idea di cosa rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?”. Sicuramente, l’incertezza è determinata dall’inesperienza, inoltre non vi è una giusta maturazione della consapevolezza di sé.

Se ci soffermiamo su questo, possiamo dedurre che non vi è un modello chiaro e definito da cui poter prendere esempio o ispirazione. È importante avere un approccio diretto alla didattica, soprattutto per la scelta della scuola, la scelta del piano di studio, e del lavoro futuro, solo così non ci sarebbe l’insuccesso scolastico e si avrebbero delle basi solide, tematiche concrete da cui attingere.

Un esempio di metodologia didattica: il Cooperative Learning

Prendiamo in esame il Cooperative Learning il cui termine significa “apprendimento cooperativo” ed è basato sulla fiducia. Il potenziale di questa metodologia didattica è insito nel gruppo, perché in essa l’apprendimento è favorito attraverso l’aiuto reciproco.

Il Cooperative Learning stimola un coinvolgimento attivo da parte degli studenti, questo significa che si va a scardinare l’idea di lezione frontale da parte del docente, ricordando che l’insegnante è un moderatore.

Ogni metodologia didattica è basata su determinati elementi. All’interno del Cooperative Learning vi è l’iterazione faccia a faccia che permette di sviluppare un dialogo stimolante tra i componenti del gruppo. Le abilità sociali permettono a ogni individuo di mettere a disposizione del gruppo quelle che sono le sue capacità per poter arrivare all’obiettivo comune.

La responsabilità personale permette ad ogni partecipante del gruppo di operare con la massima efficienza, perché ogni contributo assicura una buona riuscita del risultato. Tutto questo trasmette agli studenti senso di responsabilità e autonomia.

Il ruolo dell’insegnante

Per creare un’attività con la metodologia didattica del Cooperative Learning, l’insegnante deve seguire delle fasi

La prima fase è la progettazione dell’unità di apprendimento, non lasciando nulla al caso. Nella seconda fase viene proposto alla classe il progetto. Nello svolgimento dell’attività richiesta agli studenti, i docenti diventato eccellenti osservatori. Al termine dell’attività, agli studenti viene chiesto di osservare il lavoro di gruppo, dando un giudizio mirato sul loro operato. Questo accresce indiscutibilmente il senso di valutazione e la verifica del raggiungimento dell’obiettivo comune.

Conclusioni

Noi Insegnati e Orientatori possiamo dar vita a nuove espressioni del sé degli studenti di cui ci occupiamo. Dobbiamo prenderci cura non solo della loro istruzione a base nozionistica - quindi tradizionale - ma metterli alla prova anche con il campo dell’esperienza, attraverso cui possono vivere e constatare le loro capacità, attitudini e limiti. Solo cosi impareranno ad avere una visione concreta del loro futuro e del “cosa vogliono fare da grande”. Empatia, fiducia in se stessi e nelle proprie scelte li renderanno persone migliori, e li renderanno predisposti a imparare ogni giorno attraverso il lifelong learning (apprendimento permanente).

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Dott.ssa Paola Mari

Dott.ssa Paola Mari

Orientatrice Asnor

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