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- 12/12/2023
Come progettare l'orientamento dei PCTO
Sviluppare delle competenze auto-orientative diventa fondamentale in una società caratterizzata dalla velocità di cambiamenti acuiti dalla trasformazione digitale e dall’emergenza pandemica. Qual è il ruolo dei PCTO e come possono le scuole progettare l’orientamento dei PCTO? A cura di Vanessa Kamkhagi, Orientatrice Asnor, Formatrice per i PCTO e Autrice del volume Dall’alternanza scuola-lavoro ai PCTO, una guida operativa, UTET 2020.
Il ruolo dei PCTO - I percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento
I PCTO - Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento hanno un ruolo formativo, cioè sviluppare delle soft skills, e uno orientativo, ovvero avviare lo studente ad una scelta consapevole per la pianificazione del proprio percorso formativo e professionale.
Nelle “Linee guida nazionali per l’orientamento permanente nel sistema di istruzione” (2014) l’orientamento è definito come strumento di lotta contro la dispersione e l’insuccesso formativo degli studenti grazie al rafforzamento delle competenze trasversali di base e delle specifiche competenze orientative volte alla formulazione di scelte consapevoli.
Quindi sviluppo di competenze trasversali e di competenze orientative vanno di pari passo.
Le “linee guida dei PCTO” (2019) hanno messo in evidenza il contesto normativo alla luce del quale bisogna contestualizzare l’idea di orientamento, che non ha più un ruolo meramente informativo, fondamentale per una scelta consapevole, ma che acquisisce anche un ruolo esperenziale centrato sull’apprendimento autonomo.
Il docente diventa un “facilitatore dell’orientamento” e lo studente diventa consapevole delle sue vocazioni in una logica centrata sull’auto-orientamento in cui egli stesso diventa il protagonista del proprio percorso sperimentando compiti di realtà e agendo in contesti operativi.
I PCTO concorrono infatti all’orientamento “in itinere”, attraverso lo sviluppo nello studente di un protagonismo attivo e di una maggior auto-consapevolezza dei propri talenti e vocazioni.
Sviluppare delle competenze auto-orientative diventa, infatti, fondamentale in una società caratterizzata dalla velocità di cambiamenti acuiti dalla trasformazione digitale e dall’emergenza pandemica.
Le competenze orientative
Se per orientamento intendiamo l’avvio ad una scelta consapevole per la pianificazione del proprio percorso formativo e professionale, attraverso la messa in atto di comportamenti proattivi da parte dello studente, la prima domanda a cui dobbiamo cercare di rispondere è come si possono accompagnare gli studenti in questa “scelta consapevole”.
Innanzitutto, attraverso delle riflessioni sul termine scelta:
- Cosa significa scegliere?
- Quando siamo di fronte ad una scelta, come agiamo?
- Quali elementi ci spingono ad agire in un senso o nell’altro?
- Quali nostre caratteristiche personali ci influenzano?
L’altro termine su cui ci dobbiamo soffermare è “consapevole”. Infatti, solo attraverso lo sviluppo delle seguenti competenze orientative lo studente potrà essere il protagonista del proprio progetto esistenziale:
- Consapevolezza di sé, delle proprie risorse, dei propri punti di forza e di debolezza
- Consapevolezza dei propri interessi e delle proprie passioni
- Consapevolezza della propria modalità di attuare scelte
- Capacità di ricercare e analizzare informazioni
Come progettare l’orientamento dei PCTO
Un percorso di orientamento dovrebbe quindi essere costituito dai seguenti momenti:
- conoscenza di sé;
- conoscenza del mondo professionale e presa di contatto con quest’ultimo.
Con i PCTO, le Istituzioni scolastiche progettano i percorsi tenendo conto:
- degli indirizzi di studio
- dell’analisi dei bisogni formativi dell’utenza
- delle caratteristiche del contesto socio-economico di riferimento.
A partire da questi criteri, le istituzioni scolastiche potranno scegliere se approfondire per esempio il sistema culturale attraverso dei percorsi museali e lo studio delle lingue straniere all’estero, o se per esempio favorire l’inserimento degli studenti in contesti professionali.
L’orientamento diventa più significativo tanto più gli studenti agiscono in contesti che permettano loro di applicare conoscenze acquisite a scuola e di sviluppare competenze attraverso compiti di realtà.
Lungi dall’essere “ un addestramento a profili professionali rigidi e duraturi”, un percorso di PCTO si definisce come un “approccio riflessivo al mondo del lavoro e alle professionalità”. (Linee Guida, p.8)
La scuola diventa così il centro di una “comunità orientativa educante” in cui sono presenti diversi attori: lo studente, il territorio, la scuola e le famiglie.
Le attività di orientamento dei PCTO
Possiamo distinguere, quindi, un momento di presa di consapevolezza di sé seguito da dei momenti informativi di orientamento, e infine da momenti in cui lo studente fa diretta esperienza della professione attraverso il learning by doing.
Per l’acquisizione della consapevolezza di sé, che rientra nella competenza personale, sociale e nella capacità di imparare - competenza focus dei PCTO – e i momenti informativi, si possono prevedere:
- percorsi di orientamento e di coaching per accompagnare gli studenti nella presa di consapevolezza; dei propri punti di forza e delle aree di miglioramento
- attività scolastiche con momenti di riflessione su interessi e passioni degli studenti;
- incontri informativi, anche in preparazione a stage o tirocini;
- incontri e interviste con professionisti che “raccontano” il loro lavoro e il loro percorso formativo;
- open day universitari in cui si presentano i diversi corsi di laurea;
- visite aziendali, per osservare i luoghi, gli spazi e le attività giornaliere delle diverse professionalità impiegate in un campo professionale.
Per quello che riguarda invece un orientamento più esperenziale possiamo citare:
- job shadow, vale a dire l’accompagnamento e l’osservazione di una giornata lavorativa di un professionista;
- tirocini e stage per fare l’esperienza diretta di una professione.
Progettare l’orientamento a scuola attraverso percorsi di PCTO diventa, quindi, fondamentale per i nostri studenti che interagiscono in un mondo sempre più variabile e fluido e che possono quindi sviluppare maggiore consapevolezza del loro mondo interiore e del contesto sociale economico.