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- 28/3/2022
Il Career Advisor Universitario
Che cos’è un Career Advisor e cosa fa? Ma soprattutto, mi è utile confrontarmi o interagire con un Career Advisor durante l’Università o solo una volta laureato(a)? Le risposte a queste domande le vedremo in questo articolo che ha come obiettivo quello di inquadrare e presentare l’importanza del Career Advisor (anche detto Orientatore di Carriera) all’interno del contesto universitario attuale. A cura di Mattia Rappa, Career Advisor.
Il contesto professionale italiano per i giovani laureati
Prima di capire che importanza ha un Career Advisor per studenti e neolaureati, è necessario farsi un’idea della situazione lavorativa in Italia per le giovani generazioni. Per fare questo, ci affidiamo alla XXIII Indagine (di giugno 2021) condotta da Almalaurea - Consorzio Interuniversitario nato nel 1994 che rappresenta 76 Atenei dei 98 statali e non-statali riconosciuti dal MIUR e quasi il 90% dei laureati in Italia – che ha coinvolto complessivamente 655 mila laureati di primo e secondo livello.
Il rapporto (che si può leggere nella sua interezza qui) fornisce dati importanti sull’attuale mondo professionale in Italia per i giovani.
Nonostante una lenta ripresa nei livelli di occupazione ad un anno dalla laurea nel 2019, il 2020 – soprattutto a causa del Covid19 – ha portato a un calo nell’occupazione di 4,9 punti percentuali per i laureati di primo livello e 3,6 per quelli di secondo livello.
Analizzando più da vicino questi numeri, non si può ignorare il fatto che le donne hanno subito un calo di occupazione maggiore rispetto a quello degli uomini in particolare tra i laureati di primo livello e che il Centro-Nord Italia ha sofferto un calo superiorerispetto al Sud Italia (Nord – 8,7%, Centro 9,5% e al Sud il 6,2% per i laureati di primo livello).
Anche se auspichiamo di poter presto tornare alla crescita pre-pandemica nel tasso di occupazione, dobbiamo renderci conto che la ripresa potrà essere lenta considerando i danni economici e sociali subiti dal nostro paese come specificato anche in un rapporto del 2021 sull’occupabilità dell’OCSE che preannuncia una ripresa del nostro paese per il Q3 del 2022.
Inoltre, un altro problema che si può associare al tema dell’occupazione in Italia è che spesso, studenti e neolaureati non ricevono un adeguato orientamento nei confronti della loro impiegabilità (inteso come supporto attivo per l’inserimento nel mondo del lavoro) non solo all’università ma anche prima, a scuola.
I dati riscontrati da Almalaurea e l’assenza di un orientamento professionale più sistemico, danno sfogo a tutta una serie di problematiche legate all’awareness che circonda i giovani nei confronti del mondo del lavoro. In questo preciso contesto si colloca il Career Advisor – o Orientatore di Carriera – ed è proprio qui che deve apportare il suo contributo per aiutare i giovani talenti ad emergere e trovare la propria strada professionale.
Di cosa si occupa un Career Advisor
Che cosa può fare, però, realmente un Career Advisor?
L’Advisor è una figura che ha come obiettivo aiutare lo studente e/o il laureato ad amplificare la propria impiegabilità.
Indirettamente, supporta studenti e laureati stringendo accordi e mantenendo i rapporti con le aziende che sono in cerca di tirocinanti e/o giovani lavoratori. In modo diretto, invece, fornisce tutta una serie di servizi tailor-made per l’individuo – visto che ogni persona ha le proprie esigenze e particolarità.
L’Advisor fornisce servizi in diversi ambiti come, ad esempio, nella stesura di un CV efficace e accattivante; nella creazione di una Cover Letter di impatto e fatta su misura per l’azienda; nella preparazione per un colloquio per essere più incisivi e presentarsi in modo vincente ai selezionatori.
Possono anche essere una cassa di risonanza per idee o riflessioni; una persona che possa ascoltare ma che sappia dare un’opinione o un consiglio utile e fruibile. Gli Advisor possono aiutare a scoprire le proprie competenze principali e perché no, anche le proprie aree di miglioramento. È anche importante capire, però, quello che non possono fare; loro non possono prendere decisioni al posto degli studenti e i laureati, sono lì per orientare e guidare i giovani talenti verso la loro strada e aiutarli a intraprendere quello che sarà poi l’inizio di un percorso di vita.
I rischi e le responsabilità del mestiere
Quindi, in un mercato sempre più competitivo, precario e instabile, dove le offerte professionali – soprattutto in determinati settori – sono latenti e l’occupazione giovanile soffre, il ruolo dell’Advisor diventa importante, anzi fondamentale, perché può aiutare a capire come ci si può muovere nel mondo del lavoro, come si affrontano situazioni e contesti che spesso sembrano complessi.
Diventa fondamentale anche rivolgersi ad un Advisor molto prima della fine del proprio percorso universitario o formativo; farlo alla fine del percorso spesso è troppo tardi.
Quindi, il consiglio è quello di identificare chi svolge questo ruolo nel proprio Ateneo o Istituto Formativo e chiedere un appuntamento one-to-one, oppure partecipare ad eventi specifici proposti da loro. Infatti, da questo punto di vista bisogna essere proattivi e imparare a cogliere le opportunità laddove si presentano.