Lunedì 7 Ottobre 2024

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  • 1/9/2022

Stili comunicativi, come avere successo in una negoziazione

Il modo in cui comunichiamo, in cui siamo soliti gestire una relazione interpersonale, ha il potere di influenzare profondamente la nostra capacità di gestire una negoziazione e di riuscire a portare a casa il risultato. Approfondimento a cura di Selena Tomei, Psicologa del benessere, Orientatrice Asnor e membro del Comitato Tecnico Scientifico di Asnor.

In cosa consiste la competenza comunicativa

Avete mai pensato a quanto le nostre capacità comunicative possano influenzare l'andamento di una trattativa e gli esiti di una negoziazione? 

Durante una negoziazione, ma in realtà in qualsiasi relazione, la qualità della comunicazione interpersonale è fondamentale
Le persone dotate di buone capacità comunicative hanno senza dubbio maggiori possibilità di uscire soddisfatte da una negoziazione o comunque di gestire eventuali conflitti in maniera efficace.

Il modo in cui comunichiamo, in cui siamo soliti gestire una relazione interpersonale, quindi, ha il potere di influenzare profondamente la nostra capacità di gestire una negoziazione e di riuscire a portare a casa il risultato.

Sebbene non esista una definizione universalmente accettata e univoca, la competenza comunicativa può essere definita come la capacità di ciascuno di noi di ricorrere ed utilizzare in modo efficace i comportamenti comunicativi adeguati al contesto.

La competenza comunicativa è determinata e influenzata da tre fattori principali:

  1. fattori personali (comprese le nostre capacità comunicative);
  2. fattori legati al contesto;
  3. i soggetti coinvolti nell’ interazione.

In letteratura, vengono individuati tre diversi stili comunicativi: ognuno di noi, nell'ambito delle interazioni interpersonali tende ad utilizzare uno stile comunicativo rispetto ad un altro.

Tuttavia, è importante sottolineare che le persone non utilizzano mai un solo stile comunicativo: esso viene modulato di volta in volta in base al contesto socio-culturale dell’interlocutore, alla situazione in cui si svolge la comunicazione ed allo stato psicologico di chi comunica.

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Quali sono i principali stili comunicativi

tre principali stili comunicativi sono passivoaggressivo e assertivo.

Chi adotta uno stile passivo di solito ha difficoltà a esprimere le proprie opinioni e i propri sentimenti, ritiene che gli altri siano migliori di lui, li subisce e ne teme il giudizio. Generalmente incontra difficoltà nel prendere decisioni, tende a sottomettersi al volere altrui e difficilmente è propositivo.

Chi adotta questo stile tende a manifestare emozioni quali ansia sociale, frustrazione, senso di colpa e paura, mentre a livello comportamentale di solito reagisce con evitamento, fuga, scarso coinvolgimento e tentativi di manipolazione degli altri per rimanere in uno stato di dipendenza.

Generalmente, chi utilizza prevalentemente questo stile comunicativo lamenta non poche difficoltà nella gestione delle relazioni e soprattutto un cronico senso di insoddisfazione personale e professionale. Chi utilizza prevalentemente questo stile, infatti, difficilmente potrà uscire soddisfatto da una negoziazione e difficilmente potrà vedere accordati i propri interessi.

Chi adotta invece uno stile aggressivo tende a tenere conto esclusivamente di se stesso e dei propri bisogni, avendo scarsa o nessuno considerazione per quelli degli altri.

Crede di avere sempre ragione e deve vincere a tutti i costi, e questo vale anche per le situazioni di negoziazione dove può arrivare a generare altissimi livelli di conflittualità senza riuscire in alcun modo ad arrivare a nessun accordo (prevalenza della logica win-lose)

Inoltre, tende ad attribuire agli altri la responsabilità dei propri errori e tende ad avere atteggiamenti provocatori e di svalutazione dell’altro.

Chi adotta in prevalenza uno stile aggressivo, a livello emozionale tende a manifestare non poco risentimento ed esplosioni di rabbia anche molto intensa. A livello comportamentale, invece, può reagire con attacchi verbali fino ad arrivare anche sul piano fisico, ad essere invadente e ad essere costantemente in competizione con l'altro.

Sebbene chi adotta questo stile possa avere la sensazione di avere tutto sotto controllo, a lungo andare questo tipo di comportamento può condurre, al contrario, ad una condizione di stress e isolamento sociale nonché ad una sensazione di logoramento e stanchezza.

Lo stile comunicativo assertivo per avere successo in una negoziazione

Chi adotta uno stile comunicativo assertivo è in grado, invece, di utilizzare lo stile relazionale e le modalità di comunicazione più adeguate in base al contesto di riferimento e all'obiettivo che vuole raggiungere.

L’assertivo non vuole avere successo sugli altri a tutti i costi, vuole semplicemente affrontare e risolvere da solo o insieme agli altri quei problemi che potrebbero ostacolare la realizzazione dei suoi obiettivi. 
Chi ha uno stile assertivo, quindi, non svaluta, non soccorre, non domina, non subisce e non si nasconde, ma in modo diretto e spontaneo dice ciò che pensa ed esprime al momento opportuno i propri sentimenti.

Onde evitare fraintendimenti, vale la pena ricordare che l’assertivo non è colui che non si arrabbia mai o che non è mai rinunciatario, anche nell’ambito di una negoziazione!

La persona assertiva può anche decidere di non essere assertiva in tutti i suoi comportamenti, a patto che rimanga connessa con lo scopo che intende raggiungere: l’assertivo può anche decidere al momento opportuno di arrabbiarsi o di lasciare perdere se le condizioni non sono propizie.

Senza dubbio, lo stile assertivo, proprio per le caratteristiche appena evidenziate, è quello decisamente più efficace e con maggiori probabilità di successo durante una negoziazione.

Selena Tomei

Selena Tomei

Psicologa Phd, Formatrice e Orientatrice Asnor

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