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- 25/6/2020
Scuola in ospedale e istruzione domiciliare, come funzionano per docenti e famiglie
Gli strumenti della Scuola in Ospedale (SIO) e dell'Istruzione Domiciliare (ID) sono fondamentali per assicurare ai ragazzi con problemi di salute il godimento del diritto allo studio. Negli anni sono stati costruiti una normativa ad hoc e un portale dedicato, pensati per gli studenti che non possono entrare in classe, perché degenti o costretti a casa da una patologia. Un impegno che coinvolge, in una stretta alleanza, famiglie, docenti e istituzioni scolastiche.
Il diritto allo studio dei ragazzi ricoverati o ammalati
Per un bambino o per un ragazzo che si trovano nel bel mezzo del loro percorso di studi, ammalarsi in modo serio può avere diverse conseguenze sfavorevoli. Tra queste c'è sicuramente il non poter andare temporaneamente a scuola, perché costretto in ospedale o a casa da una lunga degenza. Uno sradicamento che mina il suo diritto allo studio e che gli nega anche un importante spazio di socialità e di condivisione con i coetanei. Gli effetti negativi di una situazione del genere sono molteplici e incidono non solo sul livello di istruzione, ma anche sulle condizioni psicofisiche complessive. Scuola in Ospedale e Istruzione Domiciliare sono la risposta del sistema scolastico a questo bisogno. Agli studenti che, per motivi di salute, devono rimanere lontano dalla loro classe per un periodo piuttosto lungo, viene data la possibilità di continuare a studiare, rimanendo in contatto con insegnati e compagni. Le due soluzioni sono pensate anche per interagire tra di loro, per far fronte ai casi in cui il ricovero in ospedale si alterna con le cure domestiche.
Scuola in Ospedale
La Scuola in Ospedale è pensata per tutti coloro che si trovano ricoverati in una struttura sanitaria. All'interno degli ospedali vengono create delle vere e proprie classi, sezione distaccate di scuole statali, con docenti e personale proprio. L'organizzazione delle lezioni e il loro svolgimento è improntato al pieno rispetto delle necessità terapeutiche di ciascun alunno. Inoltre, è favorito il largo uso delle tecnologie, che permettono di superare differenti barriere e ostacoli.
Istruzione domiciliare
Invece, nei casi di degenza casalinga (superiore a 30 giorni, anche non continuativi), si attiva un percorso alternativo ma simile, che è quello dell'Istruzione Domiciliare. Vengono così messi in campo tutti gli strumenti che consentono al ragazzo di continuare a studiare, mantenendo anche un forte legame con la classe di appartenenza.
La normativa di riferimento sulla Scuola in Ospedale e sull'Istruzione Domiciliare
Leggi, decreti, note ministeriali e linee guida
Dal punto di vista legislativo, sono diverse le fonti a cui si deve far riferimento per conoscere nel dettaglio la normativa della Scuola in Ospedale e dell'Istruzione Domiciliare. In particolare, vengono in rilievo (in ordine cronologico):
- Nota MIUR prot. n. 7736del 27 gennaio 2010 - Chiarimenti sulla validità dell'anno scolastico;
- Legge 13 luglio 2015, n.107 - "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";
- Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 - "Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato";
- Decreto legislativo 13 aprile 2017, n.63 - "Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente"
- Decreto legislativo 13 aprile 2017, n.66 - "Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità";
- Linee di Indirizzo Nazionali sulla Scuola in Ospedale (SIO) e l'Istruzione Domiciliare (ID) (2019).
Chi ne ha diritto e come attivare i servizi
I soggetti che possono beneficiare di questi due servizi di supporto scolastico sono diversi. Nel caso della Scuola in Ospedale, può avvalersene qualunque ragazzo ricoverato in una struttura ospedaliera, purché questa abbia al suo interno una sezione scolastica attiva (in mancanza, si può richiedere l'Istruzione domiciliare). La famiglia non deve fare nulla, sono i docenti presenti in loco a prendere in carico il minore. Hanno diritto all'Istruzione Domiciliare, invece, tutti gli studenti che, per motivi di salute, siano costretti ad assentarsi da scuola per più di 30 giorni (anche continuativi). La malattia deve essere ovviamente certificata. L'avvio dell'attività avviene su richiesta della famiglia e previa delibera del consiglio di classe, che elabora un progetto formativo personalizzato, indicando anche il numero dei docenti coinvolti.
Il portale "Scuola in Ospedale"
Nel 2019, il Miur ha lanciato un portale interamente dedicato alla Scuola in Ospedale e all'istruzione domiciliare (qui il link per visitarlo). Si tratta di uno spazio web pensato soprattutto per i docenti che, registrandosi e accedendo all'area riservata, possono scambiarsi informazioni, consigli e buone pratiche. All'interno del sito, inoltre, nella sezione Servizi Regionali, è possibile rintracciare tutte le scuole ospedaliere e i progetti attivi, regione per regione. È disponibile anche un'ampia selezione di documenti per la formazione e di aggiornamenti sul tema.