Sabato 27 Luglio 2024

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  • 25/6/2020

Riapertura graduatorie, le proteste dei giovani docenti arrivano ufficialmente in Senato

Le commissioni parlamentari del Senato stanno discutendo l’approvazione del Decreto Scuola dell’8 aprile 2020. Tra i documenti ufficiali, è stato inserito anche il testo prodotto da un gruppo di giovani aspiranti docenti, finalizzato a ottenere l’annullamento del rinvio al 2021 della riapertura delle graduatorie di II e III fascia.

Il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno della riapertura ai nuovi inserimenti e agli aggiornamenti delle graduatorie di II e III fascia per i docenti precari e per tutti coloro che la carriera dell’insegnamento ancora non riescono ad intraprenderla ufficialmente. La conferma era arrivata a fine 2019, con l’approvazione del decreto scuola. L’esplosione dell’emergenza covid-19, però, ha rimescolato le carte in tavola: l’8 aprile, con un nuovo decreto a sostituzione del precedente, il Ministero dell’Istruzione ha stabilito, tra le altre cose, il rinvio al 2021 delle procedure relative alle graduatorie d’istituto (da trasformare in graduatorie provinciali). Il motivo, secondo quanto esplicitato dal Ministro Azzolina, è l’impossibilità di procedere a riaperture e aggiornamenti in maniera totalmente digitale, quindi nel rispetto delle misure di distanziamento sociale imposte dal Governo in tutti i settori, compresa la pubblica amministrazione.

Qui puoi leggere un approfondimento sul Decreto Scuola

La notizia, affiancata dall’annuncio che invece i concorsi per le immissioni in ruolo si svolgeranno normalmente, ha fatto insorgere la variegata platea che da ormai tre anni è in attesa dell’aggiornamento. Variegata perché mette insieme precari con alle spalle molti anni di lavoro e giovani neolaureati che, ad oggi, non hanno altro modo per sperare di entrare in classe se non la MAD (messa a disposizione).

La protesta dei giovani aspiranti docenti

La delusione degli insegnanti e degli aspiranti tali si è tradotta in petizioni e lettere aperte. Una di queste è riuscita a salire i gradini del Parlamento ed è stata inserita tra i documenti a corredo della discussione del Decreto Scuola attualmente in corso nelle commissioni del Senato. Dietro il testo c’è il lavoro e lo sconforto di un nutrito gruppo di giovani neolaureati e docenti TPI, riuniti nel Comitato Uniti per la Terza Fascia, molto attivo sui social network. Tra loro c’è chi ha più di una laurea, master, specializzazioni, corsi di aggiornamento ogni genere e, ovviamente, i 24 cfu per l’insegnamento.

 “Non siamo collegati a nessun partito e a nessun sindacato”, spiega la portavoce Enza Molinari, “chiediamo solo il rispetto del nostro diritto al lavoro”. E alla protesta allegano una proposta concreta: riaprire le graduatorie nel 2020 elaborando le domande tramite procedura Sidi, in forma telematica. Inoltre, per i nuovi inserimenti, si potrebbero utilizzare sistemi di identità digitale forte come lo SPID. Nessun assembramento, quindi, e graduatorie salve.

Guida alle graduatorie di II e III fascia

 

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