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- 17/6/2025
Lavorare all'estero: come costruire un percorso di carriera internazionale
In questo articolo si offre una disamina delle opportunità di volontariato e lavorative, insieme ai programmi europei, utili a chi intenda trasformare le proprie esperienze all’estero in reali opportunità di crescita professionale. A cura di Enrico Armenia, Orientatore Asnor e Facilitatore per la mobilità internazionale.
Era luglio 2014 quando arrivai davanti alla mia scuola superiore e vidi i tabelloni con i risultati dell’esame di maturità: promosso. Dopo una settimana di festeggiamenti, la gioia lasciò spazio all’incertezza: “E ora che faccio?”. Non avevo una direzione precisa. E mentre gli amici parlavano di università e lavoro, io mi sentivo smarrito.
La mia prima esperienza all’estero arrivò nell’estate del 2015 grazie a un progetto regionale: tre settimane a Dublino per un corso di inglese. Fu un primo assaggio di un mondo diverso. Tornato in Italia, decisi che non volevo fermarmi lì. Poco dopo, partii per la Nuova Zelanda, dove restai due anni. Ad Auckland ho studiato marketing e ho iniziato a esplorare il mondo del lavoro e delle relazioni internazionali.
Per mantenermi, vivendo da solo in una città così lontana e costosa, ho svolto diversi lavori che probabilmente non avrei mai considerato in Italia: pulizie in una palestra, pulizie in un autoconcessionario auto usate. Ogni ruolo, per quanto faticoso, mi ha insegnato qualcosa di nuovo. È stato un esercizio di umiltà e adattamento, ma anche una spinta a superare i miei limiti e sviluppare una mentalità più resiliente.
Anche in Australia ho fatto lo stesso: non era importante il prestigio del lavoro, ma la possibilità di crescere, imparare l’inglese e rendermi indipendente. Questo tipo di esperienze, spesso sottovalutate, sono state fondamentali per la mia crescita personale e professionale.
Il mio lavoro all’estero, Oceania e oltre
Il mio percorso è proseguito con diverse esperienze lavorative e di volontariato in Australia, Lituania e Lisbona, dove ho potuto mettere a frutto le competenze acquisite e approfondire la conoscenza di lingue e culture: dal volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà nella biblioteca di un paesino lituano di 6000 abitanti, all’Erasmus per giovani imprenditori in una libreria e galleria d’arte a Lisbona per sperimentare alla creazione di una mia attività in proprio, fino al ruolo di responsabile e-commerce e marketing a Copenaghen.
Parallelamente, ho avviato il progetto Beyond Borders – Opportunità Globali con Enrico, un canale YouTube dedicato a condividere esperienze e consigli sulla mobilità internazionale, e ogni tanto collaboro con enti come il Comune di Trieste e l’associazione Hubgrade per promuovere la mobilità europea tra i giovani. Nel 2024, sono stato selezionato come Testimonial EURES per aiutare chi desidera costruire un percorso professionale all’estero.
Le opportunità di volontariato all’estero
In Europa abbiamo un patrimonio di opportunità incredibili che molti non conoscono o sottovalutano. Per esempio, il Corpo Europeo di Solidarietà permette di fare volontariato all’estero con vitto, alloggio e viaggio coperti, e di ottenere un certificato Youthpass che attesta competenze chiave molto apprezzate nel mondo del lavoro.
Chi vuole avviare un’attività imprenditoriale può usufruire dell’Erasmus per Giovani Imprenditori, senza limiti di età, mentre EURES offre supporto per trovare lavoro all’estero, con benefit per il trasferimento, corsi di lingua, traduzioni di documenti e altro ancora.
Non serve essere ricchi o “speciali”. Serve solo la voglia di mettersi in gioco.
Alcuni programmi europei per la carriera internazionale
Molti pensano che esperienze come il volontariato o gli scambi internazionali siano solo una parentesi nella vita. In realtà, possono rappresentare il trampolino di lancio per una carriera internazionale, anche senza un titolo di studio elevato. Ecco alcune opzioni concrete:
Corpo Europeo di Solidarietà (CES)
Il Corpo Europeo di Solidarietà è un'iniziativa dell'Unione Europea che offre ai giovani tra i 18 e i 30 anni l'opportunità di partecipare a progetti di volontariato o lavoro in Europa e oltre. I progetti possono durare da 2 a 12 mesi e coprono ambiti come l'inclusione sociale, l'educazione, l'ambiente e la cultura. I partecipanti ricevono vitto, alloggio, un'indennità mensile e il rimborso delle spese di viaggio. Al termine, viene rilasciato lo Youthpass, un certificato che attesta le competenze acquisite durante l’esperienza.
Erasmus per Giovani Imprenditori (EYE)
Questo programma di scambio transfrontaliero consente ai nuovi imprenditori o aspiranti tali di trascorrere da 1 a 6 mesi presso un imprenditore esperto in un altro paese partecipante. L'obiettivo è acquisire competenze pratiche per avviare e gestire con successo una piccola o media impresa. Il programma è parzialmente finanziato dall'UE e richiede la presentazione di un'idea imprenditoriale valida e un business plan realistico. Questo non ha limite di età.
EURES – Servizi Europei per l’Impiego
EURES è una rete europea che facilita la mobilità lavorativa. Offre informazioni, consulenza e assistenza nel processo di ricerca di lavoro in Europa. I servizi includono:
- Accesso a offerte di lavoro in tutta Europa;
- Informazioni sulle condizioni di vita e lavoro nei vari paesi;
- Supporto nel processo di candidatura, inclusi corsi di lingua e traduzioni di documenti;
- Consulenza personalizzata attraverso i consulenti EURES.
Altre Opportunità
Oltre ai programmi sopra menzionati, esistono altre iniziative che possono aiutare a costruire una carriera internazionale:
- Tirocini e Scambi Giovanili: Ideali per acquisire esperienza pratica e sviluppare competenze trasversali.
- Lavori Stagionali: Offrono l'opportunità di lavorare in diversi settori e paesi, migliorando le competenze linguistiche e culturali.
Anche chi non ha una specializzazione “alta” può fare carriera iniziando da queste esperienze. Si entra in contatto con il mercato del lavoro locale, si acquisiscono competenze reali e si costruisce un curriculum che parla da solo.
E anche per chi decide di tornare in Italia, queste esperienze sono un asset che resta per sempre: capacità, mentalità, relazioni. Si troverà lavoro molto più facilmente rispetto a chi non è mai uscito dalla propria città — con rispetto per tutti, perché non tutti hanno le stesse possibilità
Working Holiday Visa
Un’opportunità da non perdere è il Working Holiday Visa, attivo in paesi come Australia, Nuova Zelanda, Canada, Giappone e Corea del Sud. Si tratta di un visto che permette ai giovani (di solito tra i 18 e i 30/35 anni) di lavorare e viaggiare per un periodo che varia da 6 mesi a un anno.
È perfetto per chi vuole sostenersi economicamente mentre esplora un paese. Offre:
- Esperienza lavorativa e miglioramento linguistico;
- Crescita personale e indipendenza;
- Networking internazionale;
- Flessibilità e capacità di adattamento.
Fare un WHV ti mette subito alla prova. Impari a cavartela da solo, a prendere decisioni, a relazionarti con culture completamente diverse. È una delle esperienze più formative che puoi fare — e, spesso, è l’inizio di qualcosa di più grande.
Le opportunità di lavoro all’estero per over 30-40
La mobilità internazionale, oggi più che mai, è una strada percorribile anche dagli over 30, over 40 o oltre. Sempre più adulti, stanchi di lavori ripetitivi o alla ricerca di una vita più autentica, decidono di mettere in discussione le proprie certezze per costruire un percorso diverso, magari all'estero.
Ho conosciuto persone che dopo i 35 anni hanno lasciato un impiego stabile per diventare guide turistiche, lavorare in progetti culturali, aprire un ostello, gestire attività a contatto con i viaggiatori, o semplicemente ritagliarsi un anno sabbatico per riscoprire passioni dimenticate. Alcuni sono tornati in Italia con nuove competenze, altri hanno scelto di fermarsi altrove. In tutti i casi, queste esperienze hanno avuto un impatto trasformativo.
Non serve stravolgere tutto subito. Spesso bastano piccoli passi: un corso di lingua, un programma Erasmus+ anche per adulti, un tirocinio, un lavoro temporaneo all’estero, o una collaborazione internazionale online. Esistono numerose opportunità anche senza limiti di età.
Ecco alcuni strumenti e percorsi concreti pensati anche per chi ha più di trent'anni:
- Erasmus per Giovani Imprenditori: aperto anche agli over 30 e 40, questo programma non ha limiti di età e permette a chi ha un’idea di business di imparare da un imprenditore esperto in un altro Paese europeo. È un’ottima occasione per reinventarsi professionalmente;
- EURES Targeted Mobility Scheme (TMS): è un progetto pensato proprio per facilitare la mobilità lavorativa anche degli adulti, con servizi personalizzati, corsi di lingua gratuiti, rimborso spese per il trasferimento e supporto alla ricollocazione;
- Formazione professionale e corsi Erasmus+ per adulti: molti enti organizzano esperienze all’estero per docenti, formatori, ma anche semplici cittadini, per aggiornarsi, formarsi e scoprire nuovi contesti lavorativi;
- Progetti europei con adulti come destinatari: attraverso programmi come Interreg, Life+ e i bandi Horizon Europe, è possibile prendere parte a progetti internazionali, anche con ruoli tecnici, formativi o organizzativi, in numerosi ambiti: turismo sostenibile, ambiente, educazione, imprenditoria.
Conclusioni: un invito al cambiamento per lavorare all’estero
Cambiare è possibile, anche dopo i 30, i 40 o i 50. Non è mai troppo tardi per mettersi in gioco, imparare una nuova lingua, vivere in un altro Paese, ricominciare da zero o – più spesso – reinventarsi con tutto il bagaglio già accumulato.
A volte partire serve solo per capire meglio dove si vuole restare, o per ritrovare un senso di libertà che nella routine quotidiana si era perso.
"Non è una fuga, è una scelta consapevole di crescita."