Mercoledì 5 Febbraio 2025

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  • 4/2/2025

Il futuro del lavoro: quale sarà quello più richiesto tra 5 anni

Il cambiamento tecnologico, la frammentazione geo-economica, l'incertezza economica, i cambiamenti demografici e la transizione verde sono tra i principali fattori che plasmeranno il mercato del lavoro globale entro il 2030. Ma quale sarà il lavoro del futuro? E quale sarà quello più richiesto tra cinque anni?

Queste sono solo alcune delle domande che si pongono sia i lavoratori che gli orientatori professionali, come quelli di Asnor, il cui ruolo oggi è sempre più cruciale per guidare i giovani e i professionisti verso scelte informate.

Il "Future of Jobs Report 2025" del World Economic Forum (WEF) arriva proprio in questo contesto e offre risposte preziose, riunendo i punti di vista di oltre 1.000 datori di lavoro di tutto il mondo e analizzando le macro-tendenze che stanno trasformando il mercato del lavoro.

Le principali tendenze globali del mercato del lavoro

Cosa emerge dall’ultimo rapporto del World Economic Forum sul futuro dell’occupazione nel mondo? Vediamo insieme le macro-tendenze che influenzano il mercato lavorativo e che lo faranno senz’altro nei prossimi cinque anni.

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1. Il cambiamento tecnologico

Secondo l'indagine sul futuro dell'occupazione, l'intelligenza artificiale (IA) e le tecnologie di elaborazione delle informazioni sono destinate ad avere l'impatto maggiore, con l'86% delle aziende che prevede trasformazioni significative entro il 2030. Anche robotica e sistemi autonomi, oltre alle tecnologie di generazione e stoccaggio dell'energia, giocheranno un ruolo centrale.

2. L’incertezza economica

Nel Future of Jobs Report 2025 del WEF emerge che, nonostante l'allentamento dell'inflazione, la crescita economica rimane fragile. Molti paesi, specialmente quelli a basso reddito, affrontano rischi legati alla volatilità economica e alle tensioni geopolitiche, fattori che influenzano indirettamente la domanda di lavoro.

3. La frammentazione geo-economica

Secondo il rapporto, inoltre, le tensioni internazionali stanno influenzando le catene di approvvigionamento creando vulnerabilità per le economie più fragili. Ciò mette in evidenza l'importanza di professioni legate all’adattamento delle infrastrutture esistenti e alla logistica.

4. La transizione verde

Quello che emerge, invece, sul fronte delle transizioni verdi, è che la lotta ai cambiamenti climatici sta continuando a generare nuove opportunità lavorative nei settori delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale. Una situazione destinata a crescere nei prossimi anni.

5. I cambiamenti demografici

Last but not least, nel rapporto del WEF sul futuro del lavoro nel mondo, torna il tema dell'invecchiamento della popolazione, che sta cambiando le dinamiche della forza lavoro aumentando la domanda di competenze specifiche in ambito sanitario e assistenziale.

Quali saranno i lavori del futuro

Il rapporto sul futuro del lavoro ci dice che - entro il 2030 - si avranno circa 170 milioni di nuovi posti di lavoro, con un incremento netto di 78 milioni di posizioni. Ecco alcune delle professioni più promettenti:

  • lavoratori agricoli, con un aumento previsto di 34 milioni di posti, grazie alla transizione verde;
  • autisti per le consegne,alimentati dalla crescente domanda di servizi da coprire in questo settore;
  • sviluppatori di software, trainati dall'innovazione tecnologica;
  • lavoratori edili, sostenuti dall'espansione urbana e dai progetti infrastrutturali;
  • addetti alle vendite, richiesti nel settore del commercio al dettaglio.

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I lavori del futuro senza laurea

E in Italia? Una delle domande più ricorrenti oggi nel nostro Paese è quali sono i lavori del futuro accessibili senza una laurea. La risposta è che tra le diverse opportunità ci sono proprio ruoli come autisti per le consegne, tecnici delle energie rinnovabili e professionisti nell'assistenza sanitaria domiciliare, tutti settori da tenere in considerazione perché in forte espansione e con un'alta richiesta di competenze pratiche non legate a percorsi formativi tradizionali, come potrebbe essere un corso di laurea.

I lavori del futuro più pagati

Per chi cerca opportunità ben remunerate, invece, il settore tecnologico resta un punto di riferimento, con sviluppatori di software e specialisti di IA tra i ruoli più ambiti. Anche i professionisti nel campo delle energie rinnovabili e della gestione dei dati sono destinati a ricevere stipendi competitivi.

Le competenze del futuro: la reskilling revolution

Dunque, alla luce delle tendenze presentate dall’ultimo rapporto sul futuro del lavoro, entro il 2030, il 39% delle competenze chiave richieste cambierà. Così le abilità più ricercate includeranno:

  • competenze tecnologiche (IA, big data, cloud computing);
  • pensiero creativo e critico;
  • resilienza, flessibilità e capacità di adattamento.

Da sempre Asnor – Associazione Nazionale Orientatori, con il suo impegno e la sua mission di “diffondere una nuova cultura dell’orientamento”, sottolinea l'importanza di investire in percorsi di riqualificazione professionale che rispondano a queste esigenze.

E in questo scenario di cambiamenti e adattamenti delle competenze (reskilling revolution), gli Orientatori giocano un ruolo fondamentale, perché accompagnano studenti e lavoratori verso le loro carriere del futuro sostenendo e supportando lo sviluppo di quelle che sono - e saranno - le skills più richieste dal mercato lavorativo.

Quindi, come prepararsi ai cambiamenti del mercato del lavoro?
Quali misure specifiche possono adottare le persone (e le aziende) per affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro entro il 2030?

Esistono diverse misure per prepararsi ai cambiamenti nel mercato del lavoro. Innanzitutto, investire nella formazione continua, focalizzandosi su competenze tecnologiche come la capacità di utilizzare l’Intelligenza Artificiale, la machine learning e l'analisi dei dati.

Partecipare a corsi online, programmi di certificazione e workshop pratici può aiutare a restare aggiornati. Inoltre, è fondamentale sviluppare competenze trasversali come il pensiero critico e la creatività, abilità sempre più richieste in un mercato in continua evoluzione.

Dal canto loro, le aziende possono adattarsi a questi cambiamenti investendo in programmi di riqualificazione (reskilling) e aggiornamento professionale (upskilling) per i propri dipendenti. Creare partnership con istituzioni educative e piattaforme tecnologiche per offrire formazione personalizzata può essere una strategia vincente.

Inoltre, le aziende dovrebbero promuovere una cultura aziendale orientata all'apprendimento continuo e incoraggiare i dipendenti a sperimentare nuovi ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione.

Formazione Asnor

Conclusioni, l’orientamento per il cambiamento (costruttivo)

Il futuro del lavoro presenta sia sfide che opportunità - lo abbiamo ben chiaro -, e le trasformazioni del mercato richiedono un approccio proattivo, focalizzato sull'apprendimento continuo e sull'adattabilità.

Tuttavia, con l'aiuto degli Orientatori professionali e una strategia mirata alla crescita personale, è possibile affrontare con meno paura le sfide del futuro del lavoro.

Fra cinque anni, ma già adesso, la regola per andare avanti nel mondo professionale sarà quella di cogliere le opportunità offerte dal cambiamento in modo costruttivo, e soprattutto intelligente, affidandosi a esperti in grado di supportare - in ogni fase della vita - le transizioni e gli imprevisti di un futuro dell’occupazione sempre meno lineare e sempre più imprevedibile.

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