Venerdì 6 Dicembre 2024

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  • 21/11/2024

La Globalizzazione e le possibili risposte alla lifelong learning

La globalizzazione è stato uno dei fattori che maggiormente ha contribuito all’avvento della post-modernità e della cosiddetta learning society, un fenomeno seppur destabilizzante e contraddittorio, anche prolifero di opportunità ed esperienze, da analizzare secondo una specifica prospettiva, ovvero quella pedagogica. A cura di Alessia Paglia, Orientatrice Asnor.

Definizione e significato di globalizzazione

Come si può definire il fenomeno pervasivo della globalizzazione? Quando nasce? Quali conseguenze trasformative implica rispetto ai processi formativi e di apprendimento vissuti dagli adulti?

Alcuni studiosi - provenienti da diversi ambiti del sapere - teorizzano il fenomeno della globalizzazione cercando di individuare le caratteristiche più rappresentative, altri invece evidenziandone proprio quegli aspetti più controversi e contraddittori che finiscono per conferire identità strutturale di un fenomeno così ampio.

È da riconoscere che molto spesso questo termine è stato fin troppo usato e abusato rispetto al suo significato originario, provocando un riduzionismo e un determinismo ingiustificati, perché non tutte le problematiche che affliggono gli individui e i gruppi sociali possono essere inseriti sotto l’ombrello della globalizzazione.

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Alcune possibili definizioni

 “Per globalizzazione si intende l’evidente perdita dell’agire quotidiano nelle diverse dimensioni dell’economia, dell’informazione, dell’ecologia, della tecnica, dei conflitti transculturali e della società civile, cioè in fondo qualcosa di familiare e al tempo stesso inconcepibile, difficile da afferrare, ma che trasforma radicalmente la vita quotidiana con una forza ben percepibile, costringendo tutti ad adeguarsi, a trovare delle risposte”.

Ciò che si vuole mettere in evidenza in questa definizione è il carattere processuale transnazionale, l’intensificarsi di spazi, eventi, problemi, conflitti e esistenze, un processo non lineare, non totale, non onnicomprensivo, ma piuttosto come un qualcosa di contingente e dialettico-globale.

Ciò che colpisce maggiormente della globalizzazione è la coesistenza di eventi così contrastanti; in essa vi convivono universalismo e particolarismo, legami e frammentazioni, conflitto e accordo, ricchezza globalizzata e povertà localizzata.

La globalizzazione e la localizzazione, come afferma Bauman, non sono solo due momenti, due facce di un’unica medaglia, ma sono al tempo stesso forze motrici e forme di espressione di una nuova polarizzazione e stratificazione della popolazione mondiale in ricchi globalizzati e poveri localizzati. La libertà conquistata dalle masse dei cittadini globali si riscontra in tutti gli ambiti, familiari, affettivi, lavorativi, relazionali, culturali, organizzativi, ma allo stesso tempo si sente l’urgente necessità di ridefinire la libertà individuale attraverso la ripresa del valore di spazio condiviso, collettività, aggregazione, senso di appartenenza.

Un nuovo modo di concepire la formazione e la conoscenza

Una delle principali risposte politiche da offrire alla globalizzazione è una costruzione e consolidamento di una società della formazione e della conoscenza, la quale dovrebbe provvedere a:

  1. allungare e non accorciare il periodo della formazione;
  2. allargare e non limitare la formazione a determinati posti di lavoro e orientare i processi di formazione a qualificazioni chiave aperte a una gamma più vasta di possibilità applicative;
  3. apprendere affinché gli uomini possano prendere in mano la propria vita, quindi far uscire dal ghetto l’apprendimento, facendolo risultare allargato e liberato;
  4. trans-nazionalizzare i percorsi universitari di formazione e dei curricula per offrire a chi studia la possibilità di conoscere e comprendere le difficoltà della comunicazione, i conflitti transculturali, la multidimensionalità della vita, imparando così a non cadere nelle trappole della vita locale.

La Globalizzazione e le prospettive future di lifelong learning

Le finalità di un ipotetico piano politico capace di investire sulla formazione e sull’apprendimento continuo, come accompagnamento e sostegno verso l’età adulta e in età adulta, sono:

  1. Flessibilità e criticità;
  2. Capacità di lavorare in squadra;
  3. Fronteggiamento dei conflitti;
  4. Comprensione culturale;
  5. Pensiero interdisciplinare;
  6. Problem solving e familiarità con le insicurezze e i paradossi della seconda modernità;
  7. Interiorizzazione flessibile delle norme;
  8. Costruzione di un proprio Io come centro di azione e di orientamento.

Bibliografia

  • Bauman Z., Conversazioni sull’educazione, Erikson, Trento, 2012.
  • Bauman Z., Dentro la globalizzazione. Conseguenze sulle persone Editori Laterza, Roma-Bari, 1998.
  • Bauman Z., La solitudine del cittadino globale, Universale economica Feltrinelli, Milano, 2008.
  • Beck U., Che cos’è la globalizzazione. Rischi e prospettive della società planetaria, Carocci, Roma, 2009.

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Alessia Paglia

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