Giovedì 21 Novembre 2024

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  • 12/4/2024

I 5 nemici dello sviluppo delle competenze

Uno degli obiettivi principali dell’orientamento è quello di aiutare la persona a sviluppare le sue competenze. Se la competenza è davvero espressione dell’autonomia e della responsabilità dell’essere umano di fronte alle difficoltà e ai problemi, farla emergere richiede di affrontare degli ostacoli. A cura di Gianluca Notarnicola, Orientatore Asnor.

Durante un percorso di orientamento, individuare le competenze della persona orientata è di cruciale importanza, poiché esse costituiscono le fondamenta su cui si basa il suo futuro professionale.

Sarebbe azzardato sintetizzare la profondità di un termine come competenza, e infatti nel mondo del lavoro è facile confondersi con quello di abilità perché:

  • le abilità permettono di utilizzare un modus operandi già consolidato nella soluzione di problemi già noti;
  • le competenze, invece, hanno a che fare con situazioni nuove, con sfide che la persona dovrà dimostrare di saper affrontare in un nuovo contesto, costruendo soluzioni originali pur senza trascurare le proprie esperienze passate, conoscenze e abilità già acquisite.

Una competenza si sviluppa attraverso due elementi chiave indispensabili:

  1. autonomia, cioè l’adattare i propri saperi alla situazione inedita;
  2. responsabilità, ossia il farsi carico di onori ed oneri nel proporre una soluzione personale.

Entrambi sono qualità complesse e coinvolgono aspetti non solo cognitivi ma anche emotivi e comportamentali, fondamentali per raggiungere un obiettivo e realizzare un progetto di vita. Affrontare l’ignoto molto spesso può comportare ostacoli da superare. Quali potrebbero essere?

I 5 nemici dello sviluppo personale

Igor Sibaldi, filologo, scrittore e saggista, suggerisce quelli che chiama i cinque nemici dello sviluppo personale. Per la persona da orientare, questi nemici possono non permetterle né di definire responsabilmente né di raggiungere le proprie mete in autonomia:

  1. Principio di causa ed effetto. Il presente è determinato dal proprio passato vissuto. Quello che è stato, continuerà ad esserlo.  Es: “Ho fatto sempre quel lavoro, non so fare altro, né vorrò fare altro”. questa può essere la frase killer di questo principio.
  2. Limiti prestabiliti. Le credenze, le convinzioni limitanti, il “sono fatto così”.
  3. Morale. “Ciò che è giusto e ciò che è sbagliato sono definiti da qualcuno che ha vissuto prima di me”.
  4. Tempo lineare unidirezionale. Considerarlo come un filo che parte con la nascita e finisce con la morte, concedendosi al caso degli eventi, soprattutto quelli negativi intesi come “punizione per le vite precedenti, senza poter far nulla per cambiare le cose”.
  5. Dover essere. Rispetto all’immagine personale della realtà “così com’è”, ha più potere quella di “come dovrebbe essere”.

Come rendere “alleati” i propri nemici

Come fare allora per rendere alleàti i propri nemici? Parafrasando l’inconsueta posizione di Sibaldi, conoscendo punti di vista audaci e mai considerati prima si diventa più “capaci” e si evita di nutrire le 3 P dell’incapacità di agire. Qui alcune abitudini mentali e cosa bisognerebbe fare per superarle:

  • se nel presente le cose non vanno bene, più che voltarsi al proprio passato per trovare le cause e i perché, bisogna chiedersi cosa c’è nell’idea del proprio futuro a non andar bene;
  • mai porsi limiti, perché le scoperte straordinarie, le grandi performance sportive sono state realizzate da chi non si è mai posto limiti;
  • anziché far influenzare le proprie scelte quotidiane dalle idee degli altri, occorre invece ascoltare e seguire se stessi, esercitando così quello che Sibaldi chiama “senso della felicità”;
  • essere creatori della propria vita, per non subirla;
  • accettare e gestire la realtà delle cose così come sono.

Si può dedurre come queste cinque abitudini mentali siano delle psico-trappole che impediscono di sviluppare le proprie competenze. E poiché Karl Popper sentenzia “La vita è una serie di problemi da risolvere”, per gli Orientatori è importante quindi far conoscere agli orientati i “nemici” del loro percorso personale, con lo scopo di aiutarli a raggiungere la loro realizzazione professionale.

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Libro e video consigliati

  • Nardone, Giorgio. Psicotrappole ovvero la sofferenza che ci costruiamo da soli. Ponte alle Grazie Ed. 2013
  • Sibaldi, Igor. I cinque nemici del tuo sviluppo. Video online. YouTube, 2014

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Gianluca Notarnicola

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