Sabato 5 Ottobre 2024

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  • 29/3/2024

Le 3 P dell'incapacità di agire: come intervenire con l'orientamento

Una delle pietre miliari dell’attività di coaching e di orientamento è senza dubbio il lavoro sulle credenze, cioè su quelle sensazioni soggettive di certezza che le cose stiano in un certo modo, che fermano il cambiamento della persona. A cura di Gianluca Notarnicola, Orientatore Asnor.

L’illusione della certezza

Le credenze delle persone non sono altro che le certezze che rafforzano la resistenza al cambiamento, al pensiero divergente, alla capacità di avere spirito critico e problem solving, alla creatività.

Allo stesso tempo, le esperienze vissute portano a generalizzare le credenze su ciò che è possibile fare o non fare nella vita. Questo processo di generalizzazione può portare spesso alla paura di riprovarci ancora, e a bloccarsi per evitare nuovi dolori e nuove delusioni.

Cos’è l’incapacità di agire

Quando non si vuole nemmeno più riprovare a fare qualcosa (un lavoro, una situazione, una relazione), ci si trova nella cosiddetta incapacità appresa di agire che Martin Seligman definisce nel suo libro “Imparare l’ottimismo”. Essa si costruisce attraverso generalizzazioni che distorcono la nostra realtà e limitano le nostre risorse mentali e fisiche, rendendoci incapaci e impotenti di agire di fronte a determinate situazioni.

Le “3 P” dell’incapacità di agire

Le generalizzazioni che alimentano una situazione problematica sono contraddistinte dalle cosiddette tre P:

  1. Permanenza del problema, rafforzata dall’utilizzo degli avverbi temporali “sempre” oppure “mai”, rendendo permanente una difficoltà del momento, ad esempio: “Sei sempre lo stesso”, “Non fai mai una cosa giusta”;
  2. Pervasività del problema, quando si affida il potere a una difficoltà, ad esempio nel lavoro, condizionando completamente la vita, come nell’esempio “La mia vita è un disastro” in cui si arriva a conclusioni apocalittiche determinate da un episodio in un’unica sfera della vita, cioè il lavoro;
  3. Personalità, ovvero quell’insieme di generalizzazioni che entrano nella sfera dell’identità, come nell’esempio “Io sono sbagliato”.

L’unico modo per superare le tre P dell’incapacità di agire è quello di scoprire, sviluppare e utilizzare le soft skills, per trovare nuovi punti di vista.

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Dall’etimologia della parola “capace” all’intervento di orientamento sulle incapacità

La parola “capace” deriva dal latino capacem “atto a contenere”, “ampio”, riferito a un recipiente. Possiamo pensare che ognuno di noi debba avere nel proprio contenitore segreto di significati almeno tre punti di vista differenti riguardo una situazione.

Due punti di vista possono strutturare un dilemma, ma una sola strategia utilizzata, un solo modo di agire collaudato, un unico ragionamento che esclude altre possibilità non può che portarci ad una incapacità appresa.

Il successo avuto in passato può bloccare il processo di crescita e mettere la persona in una situazione di stasi, di immobilità. Dall’altro lato, l’insuccesso agisce allo stesso modo, un trend infinito di risultati negativi che porta a dirsi: “non ne vale più la pena, se quella situazione mi dovesse capitare in futuro, lascerò perdere, non ci penserò, anzi ,se ci penso ancora si attivano quelle sensazioni di paura, rabbia, dolore o irresistibile piacere che in qualche modo mi rendono incapace di cambiare la situazione”.

L’Orientamento, in questo, ha il compito di far “capire” alla persona quali siano le sue reali incapacità, con lo scopo di superarle e poter diventare così un “contenitore ampio” di punti di vista divergenti. Solo così facendo la persona orientata potrà sviluppare quelle soft skills necessarie a venir fuori da una situazione negativa e agire verso il cambiamento.

Durante il percorso di orientamento, l’Orientatore dovrà anche considerare i cosiddetti autoinganni, primo ostacolo allo sviluppo delle risorse e dei talenti.

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Letture coonsigliate

  • Coaching strategico, R. Milanese, P. Mordazzi, 2007; Ponte alle Grazie Ed. Milano;
  • Leader di te stesso, Roberto Re, 2015; Oscar Mondadori;
  • Consigli da amico (dall’originale NOTES FROM A FRIEND), A.Robbins; 2022 Bompiani Ed.

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Gianluca Notarnicola

Gianluca Notarnicola

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