Martedì 16 Luglio 2024

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  • 19/3/2024

Bias dello status quo: il Majin Bu del cambiamento

Conosci Majin Bu? È uno dei nemici più famosi di Goku in Dragon Ball. Quando penso al bias dello status quo, descritto da Daniel Kahneman nel suo “Pensieri lenti e veloci”, mi viene in mente proprio questo personaggio tondo, rosa e morbido: la forma più rassicurante al mondo che, però, nasconde una cattiveria senza precedenti. A cura di Manuela Stefanelli, Communication & Social media manager | Referente CRM | Membro Coordinamento Commerciale in Bcc Basilicata.

Il bias - termine che indica una obliquità, una tendenza - dello status quo porta le persone a preferire una situazione attuale, stabile, rasserenante, rispetto ad altre opzioni sconosciute.

Nello scorso articolo, abbiamo parlato del magico potere derivante dall’attitudine filosofica del paradosso di Socrate: «So di non sapere». Il bias di Majin Bu - il famoso nemico di Goku del cartone animato Dragon Ball - come lo abbiamo ribattezzato, è l’esatto opposto. Se dovessi scegliere un proverbio per rappresentarlo, di certo sarebbe: “Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia e non sa quel che trova”.

In altri termini, scegliere di non esplorare l’ignoto, sebbene possa probabilmente farci sopravvivere, non ci farà senz’altro crescere.

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Come superare il bias dello status quo sul luogo di lavoro

La prima domanda che devi porti è: voglio essere protagonista del cambiamento o mi sta bene fare il mio e ricevere legittimamente lo stipendio ogni mese?

Se sei discepolo di Socrate, sceglierai di essere un tafano, un elemento portatore di metamorfosi. Certo, se il tuo ruolo è quello di stagista appena arrivato, la tua voce farà più fatica ad emergere, ma non credere che ai top manager vada meglio. Non ti dirò che è facile, e spesso chi prova a cambiare le cose può venire emarginato perché il cambiamento fa sempre paura, a tutti.

Ci passo costantemente anch’io, ed è per questo che voglio condividere la mia esperienza e alcuni passaggi fondamentali che puoi mettere in pratica:

  • fai un passo indietro, ammetti di non sapere;
  • studia e ascolta, comprendi l’ambiente che hai intorno, la gerarchia dei ruoli, le dinamiche fra persone, le opinioni e il pensiero condiviso, il business core dell’azienda e ogni altro possibile driver del cambiamento;
  • armati di strategia, pazienza e costanza;
  • lavora sodo e instaura un dialogo sincero, costruttivo con tutti i colleghi, crea alleanze;
  • non scoraggiarti e non fermarti davanti agli insuccessi, ma usali come occasioni per migliorare ancora.

Conclusioni

Non sempre lo status quo ha effetti negativi, ma può esserlo in situazioni che ci tengono ancorati a dinamiche dannose per il nostro benessere, come le relazioni tossiche anche sul lavoro. Per questo motivo, è molto importante riflettere e rivalutare le nostre decisioni e convinzioni, perché quello che abbiamo scelto tempo fa potrebbe essere completamente sbagliato nelle circostanze di oggi.

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Dott.ssa Manuela Stefanelli

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