Domenica 24 Novembre 2024

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  • 3 minuti
  • 30/7/2024

L'orientamento, un processo continuo e interdisciplinare

L’orientamento, oltre a fornire una serie di mezzi e di strumenti che sostengono e accompagnano la scelta, promuove l’autonomia, la consapevolezza e la responsabilità per fare in modo che l’utente possa auto-orientarsi e diventare l’assoluto protagonista delle proprie scelte. A cura di Alessia Paglia, Orientatrice Asnor.

L’orientamento è un processo continuo

L’orientamento è un processo che riguarda l’intero arco di vita dell’individuo, in particolar modo i momenti di crescita e di sviluppo, e che interviene nei momenti di maggior criticità, in seno ai profondi cambiamenti sociali che si riflettono in ogni ambito della vita.

L’attività di orientamento è un processo continuo che ha adottato già da tempo la prospettiva del lifelong, inglobando così tutti i momenti e i processi di formazione, di educazione e di apprendimento, e abbandonando definitivamente pratiche interventistiche isolate e contingenti, ma garantendo una presenza nella vita che sia duratura e permanente.

Utile a costruire l’identità personale

L’orientamento, inoltre, aiuta il soggetto ad affrontare di volta in volta situazioni formative e/o lavorative. Il fatto che l’orientamento sia strettamente legato alla formazione, vuol dire che non coinvolge soltanto nella presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti, ma anche in una attenta lettura della realtà che l’individuo si trova a vivere, per costruire in modo progressivo l’identità personale in rapporto al contesto sociale, ambientale e lavorativo e per acquisire un atteggiamento realistico e funzionale nei confronti del mondo esterno.

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L’orientamento può essere scolastico e professionale

Anche se l’orientamento si divide spesso tra momenti scolastici e professionali, ad oggi è molto difficile separare le due tipologie di orientamento. Si tratta di una distinzione che sta perdendo pian piano la sua funzionalità ed efficacia.

Oggi, infatti, ogni carriera ha bisogno non solo di esperienza ma anche di un processo di formazione continua, così come gli studenti nel corso della loro via scolastica necessitano di progettare il loro futuro professionale.

Anche coloro che sono già inseriti in un contesto professionale hanno bisogno di rivedere e di aggiornare il bagaglio delle loro competenze, per essere in grado di rimanere nel mercato del lavoro.

I destinatari

Ormai da tempo, l’orientamento non ha più come interlocutore privilegiato il giovane in fase scolastica, ma si rivolge ad una vasta gamma di persone, ad un’utenza plurima e variegata per le caratteristiche che presenta e per le diverse situazioni in cui essa si trova.

L’attività di orientamento si rivolge a diverse categorie di persone alle quali spesso si sono attribuite etichette come “emarginate”, “soggetti a rischio”, bisognosi di un orientamento come per esempio:

  • gli inoccupati;
  • i disoccupati di lunga durata;
  • i lavoratori in mobilità;
  • gli  immigrati;
  • i disabili;
  • le donne inoccupate e disoccupate.

Un intervento interdisciplinare

Sul piano teorico, l’orientamento necessita dell’adozione di un intervento globalistico-interdisciplinare. Data la sua complessità ed articolazione, l’orientamento non può più avvalersi del lavoro di un solo operatore; deve poter usufruire di contributi teorici e metodologici di diverse discipline, così come deve poter contare su interventi e professionalità diverse.

I concetti fin qui esposti hanno subìto nel corso del tempo una estensione sia dei contenuti che degli interventi nei diversi settori dell’azione orientativa.

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Conclusioni, le riflessioni sull’azione orientativa degli studiosi francesi Guichard e Huteau

I due studiosi francesi Guichard e Huteau sono concordi nel ritenere parte integrante dell’estensione dell’orientamento tou court due aspetti per nulla trascurabili: le tecniche meno direttive da utilizzare in sede di colloquio orientativo, al fine di garantire l’auto-orientamento della persona, e il riferimento alla psicologia da non considerare come unica disciplina per comprendere il vasto e complesso universo dell’orientamento.

Negli ultimi anni, si è diffuso sempre di più il versante pedagogico dell’orientamento e il suo ruolo educativo, formativo ed evolutivo sulle persone; nei paesi occidentali più sviluppati, l’orientamento scolastico non è più un mero intervento esterno e accessorio rispetto alla realtà scolastica, ma è diventato un servizio perfettamente integrato e riconosciuto nelle scuole di diverso grado di istruzione, così come l’orientamento professionale rivolto agli adulti, pensato oggi da realizzare in azienda per promuovere ed applicare la formazione continua ed anche in gruppo mediante la figura del formatore e dell’Orientatore.

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Alessia Paglia

Alessia Paglia

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