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- 22/9/2023
Cambiamento e futuro. L'Orientatrice Asnor Endrina Brito alla Rome Future Week
Qui lo speech di Endrina Brito, Orientatrice Asnor, condotto in occasione della giornata dedicata all’Empowerment femminile durante la rassegna Rome future Week (11-17 settembre 2023), evento dedicato a futuro e innovazione.
Parlare di un tema così importante è una responsabilità che sento molto per l’impatto che può avere non solo per le donne inserite nel mercato del lavoro ma anche per coloro che attualmente sono disoccupate o in cerca di una occupazione.
Vorrei raccontarvi un’esperienza personale, non tanto per farvi dire se sono brava o meno ma perché penso che chiunque da ogni esperienza conosciuta, da ogni pensiero condiviso, possa trarre qualche elemento utile a livello personale.
Anche io voglio parlare di futuro, perché Empowerment per me ha significato rilancio professionale, e quindi il mio futuro.
Empowerment e Felicità
L'Empowerment è una forza interiore che ti porta ad agire in modo consapevole. Cominci ad avere il controllo delle tue azioni e delle tue scelte, sei tu a decidere la strada che vuoi percorrere non solo quella che puoi percorrere, o che gli altri vorrebbero per te.
Tutto parte dalla decisione individuale di potenziare le capacità, di aumentare le conoscenze e migliorare la performance rispettando i propri valori, seguendo le proprie attitudini. L’Empowerment supporta la tua crescita, ti aiuta ad affrontare nuove sfide e ti dà modo di cogliere le opportunità, quelle giuste perché le scegli consciamente.
Si tratta, secondo me, di uno strumento che fa la differenza nella vita professionale (non solo) di ogni donna, perché potenzia le competenze, anche la competenza di vivere. Non mi riferisco solo a quelle tecniche ma anche a quelle relazionali, emotive, sociali, insomma trasversali. Trasversali perché? Perché ti serviranno in qualsiasi ambito, in qualsiasi azienda, organizzazione o lavoro individuale.
La Felicità, invece, si dice che è fatta di attimi. Molti di noi pensano che la felicità sia qualcosa di irraggiungibile.
In parte concordo. Quanti pensano il contrario?
Personalmente credo uno stato molto vicino alla felicità lo possiamo chiamare serenità o piacere di agire, di fare le cose con gioia.
Ho scoperto che si tratta di uno stato interiore in continuo movimento (per questo sembrano attimi), ma più duraturo di quanto si crede. Esso non è costante e può fluttuare a causa di vari fattori esterni e interni. Io nel tempo ho imparato a gestire il mio approccio alle situazioni, le mie reazioni, attenzione non lo faccio sempre in modo giusto. Da alcune ricerche sembra che il livello generale di una Persona dipenda anche da una predisposizione naturale.
Infatti, la felicità è unica per ogni individuo e ciò che porta felicità a una persona può non necessariamente portare lo stesso livello di felicità a un'altra. La verità è che possibile coltivarla attraverso pratiche intenzionali e scelte di vita consapevoli.
Io mi ritengo una Relauncher felice e il mio percorso di Empowerment è iniziato quando ho deciso di cambiare strada e ho scelto quello che davvero mi piace fare e per cui penso di essere portata.
In questo potenziamento, ho avuto il supporto anche di donne che ammiro, a cui sono molto legata perché questo legame è nato durante il Covid.
DEA (Donne che Ammiro) è una community non solo digitale ma reale, molto attiva e inclusiva dove nascono collaborazioni professionali, eventi, iniziative. Questo per dirvi cosa? Che per ciascuna/ciascuno il percorso di crescita, di rafforzamento funziona anche con il supporto degli altri, a volte bastano le persone care, spesso invece hai bisogno di persone specializzate (io ho avuto un Coach Manageriale Giampaolo Bruni, che ricordo con piacere).
L’iscrizione ad Asnor e le tante collaborazioni
Sono Coach Manageriale e Orientatrice professionale iscritta al Registro Orientatori ASNOR (L. 4/2013), e ci tengo sempre a dirlo perché in ASNOR non solo mi sono specializzata come Orientatrice ma a tutt’oggi collaboro in diversi progetti anche europei che hanno come focus le persone, la prevenzione mentale, attraverso un percorso di coaching cerco di guidare i coachee affinché apprendano e trovino da soli nuove strategie per migliorare il proprio comportamento attraverso azioni correttive, evitando ad esempio di incorrere in stati di malessere , burnout in ambito lavorativo.
Nei progetti che ASNOR promuove, il benessere delle persone in quanto vere risorse della società è l’elemento principale.
La mia storia
Sono cresciuta in Italia ma nata in Angola. Sono una donna come tante, ciò per dire che non è facile seguire certi percorsi ma è possibile.
A 23 anni, ho vissuto un periodo in Germania, e già allora cercavo nuove sfide. Quando in quell’esperienza ho imparato a dire in tedesco, ad esempio:” Mein Name ist Endrina, ich bin in Angola geboren, aber in Italien aufgewachsen” (Mi chiamo Endrina, sono nata in Angola ma cresciuta in Italia), in quel momento mi sono sentita felice e potenziata.
Promuovere le opportunità di studio, economiche per le donne, compreso l'accesso a posti di lavoro di qualità, salari equi e la possibilità di impegnarsi in attività sociali, imprenditoriali e commerciali, significa guardare al futuro. Facilitare alle donne la possibilità di rendersi competenti, occupabili, utili, è la strada giusta per una società equa e felice.
Io oggi mi occupo di soft skills, cioè delle capacità del ben relazionarsi e del modo in cui porsi nel contesto lavorativo, utili in qualsiasi contesto. Sono tutte competenze su cui dovremmo tutti essere sviluppati. Finalmente abbiamo capito che possiamo essere felici negli ambienti di lavoro.
Gli strumenti che rendono tutti, e quindi anche le donne, più competitivi nel mercato del lavoro attuale, li stiamo individuando a grande velocità. Ma non basta. Quello che bisogna ancora continuare a fare è divulgare il messaggio che ognuna, in ogni fase della vita, attraverso il supporto, la formazione e l'apprendimento continuo può potenziarsi e rilanciarsi, come è successo a me.
Non esiste un "momento giusto" ma è importante essere consapevoli, per riuscire ad affrontare un mercato del lavoro con una velocità e complessità sempre più disorientante.
In definitiva, la crescita e la felicità sono esperienze profondamente personali, a volte difficili ma possibili e raggiungibili. Voglio terminare con una frase di Bob Jordan, oggi CEO della South-west Airlines, che parlando a nome di tutti i manager del mondo ha detto:” Dobbiamo innovare per sopravvivere”.