Martedì 16 Luglio 2024

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  • 27/7/2023

Cosa significa essere docente per Asnor

Nel mese di Marzo 2023 sono stata orgogliosamente docente per l’Associazione Nazionale Orientatori, insieme alla collega Rovena Bronzi, durante il Corso “Strumenti di Accompagnamento al Lavoro” rivolto a Orientatori, Insegnanti, Counselor, Coach, e tutti coloro che operano all’interno delle risorse umane. Tale percorso formativo è nato dall’idea e dal bisogno di fornire una nuova visione di mezzi e pianificazione utili di ricerca attiva lavoro per i nostri candidati. Questi ultimi sono accompagnati da noi professionisti Orientatori in un nuovo scenario per la loro ricollocazione. A cura di Elisa Severa, Orientatrice Asnor e Consulente R&S Jobify Recruiting.

Il social recruiting

Oggi si passa dal “cerco” una nuova opportunità professionale al “offro” il mio valore attraverso azioni mirate, atte a promuovere il proprio personal branding, in un mercato del lavoro come quello odierno che abbraccia un nuovo modo di fare ricerca e selezione dei talenti: il social recruiting.

Con tale termine si indica l’utilizzo dei social network per trovare potenziali candidati con cui creare una vera e propria relazione, con l’obiettivo di introdurli nel proprio network e reclutarli. I candidati che sono alla ricerca di una ricollocazione professionale o cambio di carriera non entrano in contatto con aziende e recruiter solo mediante azioni di application (candidatura) all’annuncio di interesse, ma attraverso la loro presenza sui social, stimolati a utilizzare parole chiave associate alla loro professionalità, attraverso le quali vengono poi trovati dai selezionatori.

E proprio per questo, Asnor strizza l’occhio all’innovazione, a strumenti indispensabili per gli Orientatori del presente e del futuro, per sostenere i candidati di tutte le età e background formativo, che vogliano ricollocarsi o cambiare lavoro, nell’individuazione del loro obiettivo professionale e pianificazione di una strategia di ricerca lavoro creata ad hoc sulla persona, ognuna con la sua storia, vissuto e unicità.

La formazione

Si è pensato, attraverso interventi formativi come quello da me ideato e condotto, insieme alla collega Bronzi, di stilare una preparazione utile agli Orientatori e professionisti HR sia nella consulenza one to one che nei percorsi di politiche attive del lavoro. Intento del corso è stato costruire attraverso il ragionamento, la riflessione condivisa di casi reali accaduti a noi direttamente o nelle consulenze professionali.

Si è richiesto ai partecipanti di togliersi la giacca dell’Orientatore e di indossare quella del selezionatore, per meglio sostenere i propri clienti nella promozione del proprio valore professionale, in maniera chiara sintetica e specifica attraverso la redazione di un CV efficace a seconda del contesto a cui ci si rivolge, per facilitarne la lettura e comprensione sia all’occhio umano del selezionatore che a quello dell’intelligenza artificiale mediante i temuti ATS .

Si è chiesto altresì, di non interiorizzare la tecnologia come un nemico dell’essere umano, ma come un alleato, per agevolare la comunicazione tra aziende e candidati, spiegando concretamente come gli ATS scansionano i CV, e come aiutano i recruiter in azioni routinarie che non richiedono l’intelletto umano. Tale tempo risparmiato è reso a favore dell’ascolto attivo dei candidati.

La docenza presso Asnor

Essere stata formatrice in questo Ciclo di Webinar di 5 incontri ha significato per me la possibilità di diffondere una cultura dell’orientamento consapevole, innovativa e trasversale, possibilità accordata da Asnor che si fa portatrice da anni, supportata da un team di professionisti, di assicurare un sostegno costante agli Orientatori iscritti al Registro Orientatori Asnor (L.4/2013) e non solo, con progetti che rivoluzionano l’operato degli Orientatori, sia a livello nazionale che internazionale in ambito scolastico e professionale.

L’utilizzo di LinkedIn 

Argomento a me particolarmente caro è stato quello incentrato sull’utilizzo conscio di Linkedin. Poter trasferire il significato più profondo del social professionale per antonomasia, ha coinvolto con un interesse inaspettato i discenti, i quali proprio attraverso LinkedIn hanno sviluppato nuove skills da trasferire a loro volta ai loro orientati.

La propria presenza professionale e umana su Linkedin non deve intrecciarsi alla lusinga del “ricevere” gli applausi , per i propri successi e riconoscimenti, ma per creare attraverso una comunicazione congruente al proprio obiettivo professionale e al proprio essere delle relazioni, occasioni di apprendimento e di crescita personale dalla propria rete e competitor.

Conclusioni

Con vivo interesse, mettendosi in discussione, posso affermare con certezza che i protagonisti indiscussi del Ciclo di Webinar “Strumenti di Accompagnamento al Lavoro” sono stati i corsisti, non noi docenti, ed è così a mio avviso che la formazione prende vita, ascoltando la richiesta che ci viene fatta: acquisire praticità degli strumenti visti, e condividere le loro esperienze professionali, da cui ognuno poteva attingere riflessioni e nuovi punti di vista.

In chiusura dell’intervento formativo ho detto ai discenti, non nascondendo una umana emozione che: “non vi è il manuale del buon orientatore, ognuno sceglie il proprio modus operandi, il proprio target e settore di specializzazione. Ci sentiamo, tuttavia, di affermare, che per essere Orientatori Professionali, oltre ad una formazione costante e consapevole, bisogna saper ascoltare il nostro interlocutore, empatizzare con la sua storia, non giudicarla ma rispettarla, e non cadere nel ruolo del “salvatore”.

L’Orientatore non si sostituisce all’orientato, ma attraverso un lavoro che si fa insieme, lo si sostiene, non offrendogli soluzioni ma facendogli sentire con forza la fiducia da parte nostra e che esso ce la farà da solo, attraverso la realizzazione di un percorso strutturato ad hoc sulla persona, così da dar vita al proprio personale progetto professionale.

E quando il percorso di orientamento non va come ci aspettavamo? Non prendiamocela mai sul personale, restiamo in contatto con ciò che è accaduto, osserviamolo e valutiamo con onestà intellettuale. Se il percorso da fare era con un Orientatore, o con un altro professionista, o se semplicemente quello non era il momento adatto nella vita del nostro orientato ad iniziare un percorso di orientamento.

Amate questo splendido lavoro e amate tutto ciò che vi viene donato spontaneamente, dai vostri orientati, corsisti, colleghi. Cercate la vostra unicità, prendete esempio, confrontatevi con l’esterno, ma cercate di somigliare solo a voi stessi.

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Dott.ssa Elisa Severa

Dott.ssa Elisa Severa

Orientatrice Asnor, Consulente R&S Jobify Recruiting

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