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- 7/2/2023
Cyberbullismo, cos'è e come si verifica
Con l'evolversi delle tecnologie e l'espansione della comunicazione on line tra gli adolescenti e pre-adolescenti, il bullismo ha assunto forme subdole e pericolose, come appunto il Cyberbullismo. A cura di Marianna Santoro, Orientatrice Asnor.
Cyberbullismo, cos’è
Il bullismo è un fenomeno ormai noto e viene definito come il reiterarsi di comportamenti e atteggiamenti, diretti o indiretti, volti a prevaricare un altro con l’intenzione di nuocere, con l’uso della forza fisica o della prevaricazione psicologica. Oggi, i soggetti definiti bulli continuano a commettere atti di violenza fisica e/o psicologica sempre più aggressivi ed in maniera anonima, e alcuni di questi lo fanno online, grazie alla facilità di accesso a dispositivi mobili come pc, tablet o smartphone.
Il Cyberbullismo è il bullismo che si verifica sul web. Di fronte a questa situazione, che cionvolge soprattutto l’ambiente scolastico, è necessario porre attenzione a tutti i soggetti interessati: vittime e autori, per mettere in atto interventi mirati.
Perché vengono commessi atti di Cyberbullismo
I bulli e i cyberbulli sono alla stregua delle loro vittime, in quanto si tratta spesso di adolescenti che hanno bisogno della comunità educante, scuola-famiglia-società, per far fronte alle loro esigenze educative speciali e che richiedono misure volte ad un loro recupero sia educativo che sociale. Bisogna riflettere tutti sul fatto che gli atti di Cyberbullismo così come quelli di bullismo vengono attuati perchè non si tollera la diversità per etnia, religione, caratteristiche psico-fisiche, orientamento sessuale e per realtà familiari diverse.
Ecco che è necessario, specie a scuola, portare avanti progetti di formazione, sensibilizzazione e d'informazione su ciò che è causa di questi atti.
Il confronto è sempre un terreno fertile per arricchirsi sul piano della conoscenza.
Alcuni dati su Bullismo e Cyberbullismo
Secondo alcuni dati istat, i ragazzi di 11-13 anni (22,5%) hanno subìto comportamenti offensivi, non rispettosi e/o violenti in misura maggiore rispetto agli adolescenti di 14-17 anni (17,9%).
Rispetto al genere, invece, le percentuali sono:
- femmine 20,9%
- maschi 18,8%
Tra i ragazzi che utilizzano la tecnologia solo il 5,9 % denuncia di aver subito azioni vessatorie tramite sms-chat-e-mail e canali social.
Rispetto ai ragazzi, le ragazze sono più frequentemente le vittime di atti di Cyberbullismo.
Un fattore da tener presente è anche il fatto che nel Cyberbullismo non si conosce chi sta dall'altra parte del monitor, inoltre, il confine tra uso improprio e uso intenzionalmente malevolo della tecnologia è sottile; nel cyberbullismo viene a mancare un feedback diretto sugli effetti delle aggressioni perpretrate a causa della mancanza del contatto diretto con la vittima.
Dunque questo fenomeno coinvolge tutti e grazie alla tecnologia il cyberbullo ha la massima libertà di fare on line tutto ciò che nella vita reale non farebbe, nascondendosi dietro la tecnologia. Ciò fa emergere il problema della coscienza e della percezione di sé.
Altri fenomeni legati al Cyberbullismo e il ruolo dell’Orientatore
Altri fenomeni correlati al Cyberbullismo sono anche il “sexting” e il “cyberstalking” ossai comportamenti insistenti, commessi nei confronti della vittima con telefonate, sms e email minacciose. Alla luce di ciò, sarebbe necessario progettare azioni sulla sicurezza della rete e un uso consapevole della tecologia digitale.
Credo che questo sia anche un altro compito dell'Orientatore, che deve aiutare l’orientato a navigare in maniera corretta e funzionale al miglioramento della propria persona, promuovendo da un lato l’educazione con i media e dall'altro l'educazione ai media, per capire in maniera critica i mezzi di comunicazione visti come linguaggio e cultura. Orientare significa anche seguire la persona. L’Orientatore è come un mentore che ti guida e ti insegna laddove tu sei carente.
Ricordandoci che la tecnologia non è solo un terreno pieno di pericoli ma anche un mondo interessante, bello da scoprire e utile sia per lavorare che per imparare.