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- 17/2/2023
Orientatore Asnor, Dario Madeddu
Essere iscritto al Registro Orientatori Asnor mi dà la possibilità di essere certificato, di formarmi, di entrare in contatto con altri Orientatori, di condividere esperienze e casi studio, di sviluppare progetti ed esserne protagonista.
La storia di Dario Madeddu, Orientatore Asnor
Lavoro da dieci anni nel settore della formazione professionale e sono un operatore accreditato dei servizi per il lavoro in Sardegna.
Mi occupo principalmente di progettazione di percorsi formativi finanziati da fondi pubblici e destinati per lo più a persone svantaggiate come NEET, disoccupati di lunga durata, persone affette da dipendenze.
La mia passione, però, è fare il formatore e attualmente sviluppo percorsi di orientamento di gruppo e individuali per coloro che desiderano trovare un lavoro rispondente alle proprie attitudini e alle proprie competenze.
Circa sei anni fa ho scelto di specializzarmi con un Master in “Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo” e una tesi sull’orientamento.
Occupandomi di progetti finanziati dall’Unione Europea, ho sentito il bisogno di seguire questa strada perché, nella prospettiva della Formazione permanente, l’Unione Europea ha riconosciuto l’orientamento lungo l’arco della vita come un diritto fondamentale per tutti i cittadini.
Essere un orientatore, perciò, significa impegnarsi ogni giorno per poter essere il tramite attraverso il quale altri possano esercitare questo diritto.
È una professione complessa che negli ultimi anni si sta evolvendo e pertanto necessita di formazione continua, come di un continuo scambio tra i professionisti che la esercitano.
L’Iscrizione al Registro Orientatori Asnor
Alla fine del 2017, mi sono iscritto al Registro Orientatori Asnor proprio perché sentivo la necessità di vedere riconosciuta la mia professione (Legge 4/2013) e perché ritengo indispensabile continuare a formarmi e crescere per svolgerla al meglio.
Quando un utente o un cliente sentono il bisogno di rivolgersi a un orientatore, è corretto garantire loro di essere un professionista certificato, rispettoso di un codice etico e continuamente aggiornato.
Proprio ciò che ognuno di noi richiede a qualsiasi altro professionista al quale intende rivolgersi.
L’orientamento per me non è solo una professione, ma una vera e propria passione: essere iscritto al Registro Orientatori Asnor mi dà la possibilità di essere certificato, di formarmi, di entrare in contatto con altri Orientatori, di condividere esperienze e casi studio, di sviluppare progetti ed esserne protagonista.
Il faro che guida il mio essere un orientatore l’ho trovato in un famoso discorso che Martin Luther King tenne a Memphis nel 1968: “Verrà un giorno nel quale la nostra società dovrà imparare a rispettare gli spazzini se vorrà sopravvivere, perché la persona che raccoglie la nostra spazzatura è importante quanto un medico. Perché se lo spazzino non facesse bene il suo lavoro, le malattie sarebbero ovunque”.
Quando lo lessi, capii che racchiudeva l’essenza dell’orientamento: la dignità del lavoro inizia quando chi lo svolge è felice di svolgerlo, perché lo ha scelto in un determinato momento della sua vita, in base alle sue competenze, in base al contesto in cui desiderava vivere e in base alle sue aspettative.
Il lavoro non è mai solo un mezzo per avere uno stipendio, ma è un mezzo per realizzare parte del nostro scopo di vita, attraverso un utilizzo sfidante delle competenze che possediamo.
Nel mondo di oggi, globalizzato, tecnologico e in continua evoluzione, non esiste più “un lavoro per sempre”.
Ognuno di noi è sottoposto spesso a disorientamenti che portano a nuove scelte formative, lavorative e professionali.
L’orientatore svolge un ruolo chiave nel fornire gli strumenti affinché - a ogni età - le persone possano comprendere come fare scelte consapevoli.
Affidarsi a un orientatore qualificato e iscritto al Registro Orientatori Asnor significa iniziare a pensare a un percorso di studio o lavoro in maniera consapevole.
Significa darsi l’opportunità di imparare a fare scelte felici.