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- 9/8/2024
Perché prevenire è meglio che curare, anche in ambito professionale
Il concetto fondamentale è che “prevenire è meglio che curare”, perché grazie alla prevenzione, a un controllo periodico, o a una revisione, si possono risolvere molti problemi, prima ancora che diventino insuperabili, anche in ambito professionale. A cura di Rovena Bronzi, Job Coach e Consulente di orientamento professionale.
Non so se qualcun altro, come me, ha notato come in quasi tutti i settori della nostra vita, la prevenzione, i controlli periodici, le revisioni siano tra i temi di cui più si ripete l’importanza: dall'ambito sanitario al controllo periodico della caldaia, a quello dell'auto, al rinnovo della patente e via dicendo.
Il concetto fondamentale è che “prevenire è meglio che curare”, anche in considerazione del fatto che grazie alla prevenzione, a un controllo periodico, o a una revisione, si possono riscontrare anomalie che il più delle volte possono essere risolte molto prima che degenerino e creino danni, anche seri.
A pensarci bene, nelle politiche attive del lavoro non sono previsti incontri periodici con un esperto, per un confronto, una revisione del CV, un controllo e/o aggiornamento delle competenze acquisite.
Di solito, queste attività avvengono troppo tardi.
Eppure, pensandoci bene, questo significherebbe:
- essere periodicamente aggiornati e al passo con i tempi;
- in caso di perdita del lavoro o necessità di doverlo cambiare, magari per situazioni diventate ormai invivibili, arrivare in qualche modo già pronti perché, come ci hanno insegnato i media e le leggi vigenti in materia di sicurezza, ecc. “prevenire è sempre meglio che curare”;
- imparare che si può sempre essere felici, anche professionalmente, e se l’attuale lavoro non ci rende tali, è sempre possibile decidere (a qualsiasi età) di cambiare, a partire anche da una maggior consapevolezza delle nostre potenzialità;
- più persone consapevoli e aggiornate che sanno cosa stanno cercando e come cercarlo, riuscendo a cambiare prima di aver bisogno di forme varie di sussidi economici.
Consigli di auto-prevenzione nella ricerca del lavoro
Dal momento che questo tipo di revisione, di controllo periodico, di prevenzione, ad oggi non è previsto, lo scopo di questo articolo è suggerirvi una lista di auto-prevenzione periodica in materia di ricerca del lavoro, evidenziando che ricorrere a un esperto (del job coaching, dell'orientamento, della consulenza di carriera), magari anche solo una volta all’anno, possa indiscutibilmente fare la differenza.
- Almeno una volta all'anno fermatevi e chiedetevi: Chi sono? Cosa so fare? Qual è il senso del lavoro nella mia vita? Che cosa mi fa felice, oggi? E che cosa non mi fa felice? Che cosa mi manca? Che cosa sto cercando?
- Documentatevi regolarmente sull'andamento del vostro lavoro, del vostro settore, della vostra azienda, ma anche del mercato del lavoro.
Chiedetevi se ci sono dei segnali che potrebbero portarvi a pensare a cambiamenti più o meno vicini nel tempo e che naturalmente potrebbero riguardarvi.
- Dopo aver risposto a tutte queste domande, aggiornate e allineate i vostri obiettivi professionali. Se avete dei dubbi, le cosiddette "visualizzazioni" possono aiutarvi molto, anche a livello di allenamento di autostima e autoefficacia.
- Sono rimasti gli stessi? Perfetto, allora passate al prossimo step! No?! Allora, iniziate a pensare a un piano di costruzione di un vostro personale cambiamento, in tutte le sue forme.
- All'occorrenza, aggiornate il CV a livello di formazione, di esperienze professionali, di nuove competenze, di “autobiografia valorizzante”.
- Aggiornatevi sempre facendo dei corsi di formazione vera e propria o anche solo attraverso webinar che al giorno d'oggi sono frequentissimi.
E se a livello di competenze e formazione non avete nulla da aggiungere, chiedetevi: sono sicuro che sia davvero così? Mi sto perdendo qualcosa? Che cosa mi sta chiedendo il mercato del lavoro per non rimanere indietro?
- Chiedetevi se e come state costruendo un vostro personal brand: andate a riguardarvi il vostro profilo Linkedin, aggiornatelo e soprattutto tenetevi attivi.
- Non dimenticatevi anche dell'importanza di fare rete, di creare un network, ma anche relazioni in presenza, con tutte le persone che vi stanno accanto, con i vostri alleati. E se c'è qualche azienda che vi attrae particolarmente, iniziate ad avvicinarvi ad essa, magari proprio tramite Linkedin: questo non significa dover necessariamente lasciare quella attuale, ma semplicemente aprirvi al mondo.
- In generale, siate sempre curiosi, apritevi alle novità, siate creativi, scoprite, approfondite, ponetevi domande. Ogni tanto rischiate e mettetevi in gioco su qualcosa che fino a ieri avreste detto "questo non lo farò mai!" Ogni tanto siate un po' audaci e fate un passettino fuori dalla vostra comfort zone, potreste scoprire qualcosa di meraviglioso che mai avreste pensato.
- Allenate la mente ai cambiamenti, se pur piccoli e graduali.
- Ricordatevi che per stare bene anche a livello professionale, dovete riuscire a trovare un equilibrio, un'armonia tra quelle che sono le 3 Sfere, i 3 desideri che più pulsano in voi: il rapporto con voi stessi, il rapporto con gli altri e il rapporto con il fare, l'opera (anche a livello extra professionale). Quindi allenatevi nel trovare questo equilibrio.
- Ma soprattutto, come troppo spesso accade, non aspettate mai che “accada l’irreparabile” per intervenire. L’essere proattivi ha un potere immenso, spesso molto di più che l’essere “semplicemente” reattivi.