Mercoledì 25 Dicembre 2024

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  • 25/6/2020

La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) nella scuola italiana

La Comunicazione Aumentativa Alternativa è un insieme di strategie, conoscenze e tecniche che ha come obiettivo potenziare il linguaggio verbale. In questo senso, può essere molto utile per rendere la didattica più inclusiva. Negli ultimi anni la scuola italiana ha fatto molti passi in avanti, ma ci sono ancora barriere da superare e le potenzialità della CAA sono ancora tutte da esplorare.

Comunicazione Aumentativa Alternativa: che cos’è

Quando si parla di Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA), uno degli errori più comuni che si commette è quello di definirla semplicemente come uno strumento per persone con difficoltà relative al linguaggio orale e alla scrittura. È un errore certamente riconducibile al fatto che la CAA si sviluppa soprattutto mediante l’utilizzo di strumenti alternativi per comunicare. Tuttavia, confondere la CAA con uno strumento non aiuta a rendere l’idea della sua reale portata innovativa. La Comunicazione Alternativa Aumentativa può essere invece definita come l’insieme di strategie, conoscenze, tecniche e sì, anche strumenti, utilizzati in diversi ambiti, con l’obiettivo di potenziare il linguaggio verbale.

Partendo da questa premessa, anche se la CAA è conosciuta specialmente per l’utilizzo di diversi programmi che consentono un sistema di scrittura in simboli o in immagini, in realtà l’approccio che promuove è molto più ampio. Si tratta, in estrema sintesi, di sviluppare le abilità comunicative. In questo senso, gli strumenti sono solamente un aspetto all’interno di un intervento più complesso, che inizia con il lavoro sul desiderio di comunicare, sull’oggetto da comunicare e, infine, sulla possibilità di farlo.

In altri termini, quando si ha davanti una persona con disturbi linguistici e cognitivi, non è sufficiente intervenire con strumenti alternativi se prima non si sono create le basi che permettono lo sviluppo di una competenza comunicativa. Proprio per questo, non c’è un approccio o una metodologia di lavoro standard per la CAA: il piano di lavoro cambia a seconda della persona su cui si interviene. Infatti, sviluppare le abilità comunicative significa soprattutto creare occasioni di comunicazione; il modo migliore per farlo può essere ovviamente molto diverso a seconda degli interessi e della situazione personale.

La CAA come approccio per potenziare, e non sostituire, il linguaggio verbale

L’obiettivo della Comunicazione Alternativa Aumentativa (come accennato poco sopra) non è quello di sostituire il linguaggio il verbale, ma di potenziarlo. È bene ribadirlo perché questo è un altro dei grandi errori sulla CAA, che potrebbe perfino lasciar intendere il suo utilizzo come ostacolo per l’utilizzo della scrittura o della comunicazione orale.

Niente di più sbagliato; lo stesso termine “aumentativa” chiarisce infatti l’obiettivo di potenziare la comunicazione standard, senza quindi sostituirla. Basta vedere come funziona il sistema di comunicazione per simboli e immagini. In questo caso, il simbolo o l’immagine servono come strumento alternativo per accompagnare e stimolare la comunicazione orale. Il partner comunicativo “legge” ad alta voce l’immagine, creando così lo “stimolo orale in entrata” per accompagnare, nel caso in cui ci fossero le condizioni, anche la produzione verbale in uscita.

La CAA in classe, un metodo per l’inclusione scolastica

La Comunicazione Aumentativa Alternativa è quindi un approccio molto utile non solo per le persone con problemi a esprimersi e comunicare nei canali classici (scritto e orale), ma anche per il mondo della scuola e per l’educazione in generale. In questo senso, come spiega Giorgia Terry Sbernini, educatrice esperta in CAA e nei processi d'apprendimento, “negli ultimi anni si è visto che il metodo simbolico è uno strumento inclusivo per tutto il gruppo classe, non solo per le persone con disabilità. Infatti, la simbologia della CAA è un sistema molto più immediato di quello verbale, per questo utilizzarla in classe permette a tutti di tenere lo stesso passo.”

In termini pratici, l’approccio della CAA consente di includere nel contesto classe il minore con disabilità, ma anche l’alunno con difficoltà di apprendimento, lo studente straniero che deve imparare la lingua e, in generale, chi va un po' più piano. Ultimamente la Comunicazione Alternativa Aumentativa viene inoltre utilizzata anche per il deficit di attenzione (ADHD). “La CAA – spiega ancora Giorgia Bernini – permette infatti un tempo di attenzione più ampio. Grazie all’utilizzo della simbologia, il bambino riesce a mantenere di più l’attenzione”.

Gli strumenti utilizzati dalla CAA, il sistema di scrittura in simboli o immagini, ma anche le tabelle di comunicazione, i libri personalizzati e altri programmi informatici, possono quindi favorire una didattica più inclusiva per tutto il gruppo classe.

La situazione della Comunicazione Aumentativa oggi nella scuola italiana

“Oggi la Comunicazione Aumentativa Alternativa non è più vista come un intralcio per la scuola pubblica. Finalmente si è capito che è una risorsa.” Per Giorgia Sbernini è un grande passo in avanti, che consente di aprire una nuova fase per la CAA nella scuola italiana. Gli ostacoli da superare sono comunque ancora tanti. La barriera più grande, infatti, è la mancanza di strumenti: ci sono pochi libri di testo accessibili a tutti e non tutte le scuole vengono dotate delle risorse necessarie per la CAA.

L’assenza di risorse e strumenti adeguati è sicuramente un problema da affrontare, ma non deve comunque essere un alibi per interrompere il cammino intrapreso. “Non è vero che se non ho lo strumento non posso comunicare”, chiarisce. “Infatti, tutto è comunicazione. Anche una semplice fotografia, per esempio, permette di utilizzare questo approccio”. L’importante è quindi che si prosegua nella strada della formazione dei docenti, superando un approccio che ne limita l’intervento solamente ad alcuni ambiti specifici. Al contrario, le potenzialità della Comunicazione Aumentativa Alternativa sono ancora tutte da esplorare e la scuola italiana ha senz’altro tantissimo da guadagnarci, in termini di innovazione, efficacia e inclusività della didattica.

Per approfondire il tema della Comunicazione Aumentativa Alternativa, puoi guardare il webinar realizzato da Giorgia Terry Sbernini in collaborazione con Asnor, corredato da interessanti risorse grautuite disponibili in download. Lo trovi qui.

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