Sabato 18 Maggio 2024

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  • 29/2/2024

Il Profilo di Funzionamento, cos'è

Il Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 ha introdotto una serie di innovazioni in materia di inclusione scolastica degli studenti disabili. In particolare, il suddetto decreto prevede la redazione del profilo di funzionamento.

A partire dal 1° gennaio 2019, il profilo di funzionamento sostituisce la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale.

Il Profilo di funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) che:

  • definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l'inclusione scolastica;
  • è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell'infanzia, nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.

Le linee guida

Il Ministero della Salute ha pubblicato le "Linee guida per la redazione della certificazione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica e del Profilo di funzionamento, tenuto conto della classificazione ICF dell'OMS".

«Il Profilo di funzionamento descrive con maggiore dettaglio, rispetto a quanto già presente nel Certificato medico diagnostico-funzionale e nel Verbale di accertamento, l’interazione del soggetto con i fattori ambientali, in riferimento allo svolgimento di una selezione di attività nei domini considerati, in termini di performance. Il documento mette in luce se e quanto i fattori ambientali a disposizione del soggetto sono sufficienti e adatti per superare le eventuali difficoltà nelle attività o se, al contrario, le peggiorano. Nel documento sono inoltre presi in esame i punti di forza del soggetto in età evolutiva insieme ad altre informazioni utili alla definizione del Piano educativo individualizzato (PEI) e del Progetto individuale» è quanto si legge nel documento.

La redazione del profilo di funzionamento 

Il profilo di funzionamento è redatto dal GLO (Gruppo di Lavoro Operativo)?
No, il documento deve essere redatto dall'unità di valutazione multidisciplinare composta da:

  • un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona;
  • uno specialista in neuropsichiatria infantile;
  • un terapista della riabilitazione;
  • un assistente sociale o un rappresentante dell'ente locale di competenza che ha in carico il soggetto.
     

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