- 765
- 4 minuti
- 14/6/2024
Neetopia: un progetto di orientamento per giovani NEET
Neetopia è un progetto redatto dal Progetto Giovani - Ufficio delle Politiche Giovanili del Comune di Cesena nell’ambito della partecipazione del Comune all’Avviso pubblico “LINK! Connettiamo i giovani al futuro” di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). A cura di Elisa Minozzi, Orientatrice Asnor, Motivation Counselor e Formatrice, e di Giada Fabiani, Educatrice e Operatrice del Progetto Giovani - Ufficio delle Politiche Giovanili del Comune di Cesena.
In cosa consiste il Progetto Neetopia
Il progetto Neetopia prevede la messa in atto di azioni specifiche rivolte ai giovani NEET, ovvero ragazzi e ragazze tra i 16 e i 25 anni che non sono impegnati in percorsi di studio e/o formazione né in percorsi lavorativi.
Il progetto si articola in tre fasi. La prima fase è quella dell’intercettazione, avviata già nelle prime settimane di operatività. Questa fase ha previsto un’attività di mappatura del territorio, la comunicazione alla cittadinanza delle iniziative progettuali, l'aggancio dei giovani tramite l’équipe Educativa di Strada e la costruzione di una rete di stakeholder territoriali.
Importantissima, in questa fase, è stata anche l’azione di formazione dei professionisti che collaborano con l’Ufficio nello svolgimento della progettualità. La necessità era quella di formare, supportare e indirizzare gli/le operatori/rici rispetto ai temi e agli aspetti più significativi del fenomeno NEET. Inoltre, sembrava essere di fondamentale importanza dotare l’équipe di strumenti pratici e immediatamente spendibili nella relazione con i ragazzi e le ragazze coinvolti/e in Neetopia.
Con queste premesse, e dopo un’attenta ricerca di realtà potenzialmente idonee nel fornire una formazione di questo tipo, abbiamo visto in Asnor la risposta più completa e adeguata alle nostre domande e necessità.
Una collaborazione speciale, il bisogno da colmare
Quando Asnor mi ha chiesto di realizzare un progetto di formazione per professionisti che collaborano attivamente in rete, offrendo il supporto necessario alla realizzazione di questa iniziativa realizzata dal Progetto Giovani del Comune di Cesena, mi sono sentita grata e onorata della possibilità offerta.
Qual è stato il bisogno da colmare? Il bisogno formativo richiesto, ovvero quello di organizzare un ciclo di incontri a tema NEET, che avrebbero incluso lo scambio di informazioni, le riflessioni e il confronto rispetto alle metodologie d’azione e intervento, è stato sviscerato a partire proprio dal mondo dei NEET, contestualizzando il fenomeno europeo per poi declinarlo in quello italiano.
Si è parlato di tutte le buone pratiche che offre l’orientamento e dei suoi strumenti, come per esempio:
- la rilevazione delle competenze necessarie per proporsi nel mondo del lavoro di oggi;
- le modalità per la ricerca di lavoro, soprattutto online grazie ai motori di ricerca;
- la necessità di strutturare e coltivare una rete di persone a sostengo della persona;
- la scrittura efficace del proprio CV e il concetto di rilevanza;
- la simulazione del colloquio di lavoro, analizzando diverse domande.
I temi
Fra tutti, sono stati due gli argomenti che hanno lasciato di più il segno:
- il concetto di Ikigai, che si traduce in quel lavoro che, se si sposa con il tuo scopo e con ciò di cui ha bisogno, il mondo ha tutto un altro sapore;
- il concetto stesso di relazione, della sua importanza e di quanto spesso passi in secondo piano durante la fase della ricerca di lavoro. Infatti, il focus è stato tutto spostato sul fine, sull’oggetto desiderato, senza in realtà considerare che “quel lavoro” te lo offrono le persone.
“Se stai cercando delle opportunità, in realtà stai cercando delle persone […]”ci ricorda Reid Hoffman, co-founder di Linkedin. Ciò significa che il lavoro non è fatto solo di strumenti per proporsi, ma si manifesta a partire dalla possibilità di mettersi in relazione con le altre persone. Coltivare in primis, e poi mantenere le relazioni, richiede impegno, ma i benefici che ne derivano sono inestimabili. Proprio grazie alle connessioni si possono realizzare sinergie incredibili, come quella che si è realizzata durante il progetto Neetopia.
Cosa mi porto a casa da questa esperienza
Grazie a questo progetto, ho avuto la possibilità di toccare con mano il fenomeno dei NEET.
Ma soprattutto, ho potuto condividere la mia visione dell’orientamento - totalmente allineata con la visione di Asnor -, che porta l’attenzione verso la persona, per renderla più sicura delle sue capacità, consapevole delle sue attitudini e capace di vedere oltre le difficoltà, per riemergere con uno sguardo aperto verso quel futuro che la attende.
Le prossime fasi del progetto
A breve, prenderà il via la seconda fase del progetto Neetopia, ovvero la parte dell’ingaggio, dove verranno attuate azioni dirette ai giovani intercettati. Tali azioni saranno promosse e sviluppate dall’Educativa di strada, dagli/dalle operatori/rici degli spazi giovanili e dalla figura della tutor, che affiancherà i ragazzi e le ragazze in un percorso ad hoc e individualizzato.
La terza fase progettuale è quella dell’attivazione: i/le giovani, supportati/e dal tutor, avranno la possibilità di avviare percorsi individuali a seconda degli interessi e dei bisogni (tirocini, formazioni, percorsi creativi, accompagnamenti, potenziamento delle skills, volontariato, esperienze sportive).
Tale professionista si occuperà di tessere una relazione di fiducia con ogni giovane NEET agganciato/a, per sviluppare progetti di attivazione individuali, su misura.
Il progetto, infatti, prevede la relazione diretta, individuale e personalizzata con i/le giovani NEET, che permetterà di costruire insieme percorsi mirati e calibrati sui bisogni specifici. Si vuole creare un percorso di attivazione in maniera olistica, che tenga conto della loro condizione e che vada a curare tutte le fasi della presa in carico, dal pre (vissuti, interessi, paure, sogni) al post (curando l’adeguatezza delle proposte, la soddisfazione delle scelte, l’importanza dell’errore).