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- 30/1/2024
Orientamento e famiglia: le variabili che influenzano le scelte dei giovani
I giovani devono essere considerati come soggetti relazionali, inseriti nel loro ambiente di provenienza che è rappresentato dalla famiglia. Non è possibile non tenere conto della famiglia e delle influenze che questa esercita a vario titolo su di loro. Ciò implica il bisogno di coinvolgere anche la famiglia nel processo di orientamento. A cura di Alessia Paglia, Orientatrice Asnor.
Gli effetti educativi sullo sviluppo e la crescita dei figli
La famiglia è una componente fondamentale per la definizione dell’identità sociale e professionale dei figli e per questo è determinante nell’influenzare le scelte scolastico-professionali dei giovani.
Dall’educazione ricevuta dai propri genitori dipendono:
- Il piacere per lo studio;
- La consapevolezza dell’importanza dell’istruzione;
- La capacità di affrontare e superare le difficoltà senza scoraggiarsi;
- Il desiderio di andare avanti e di migliorare;
- La possibilità di diventare un adulto indipendente e responsabile.
Le variabili fondamentali che influenzano le scelte
Questa consapevolezza delle influenze che la famiglia esercita sui giovani, anche a livello di scelte individuali, è più indiretta che diretta; ciò significa che da un lato sono sempre meno i genitori che impongono le loro scelte ai figli, dall’altro tali influenze rimangono e si esprimono nella vita di tutti i giorni attraverso le idee, i valori, i giudizi, gli atteggiamenti e le aspettative che riguardano i giovani adolescenti e i giovani-adulti.
Le ricerche volte a chiarire il peso dell’influenza genitoriale sulle scelte dei figli hanno individuato alcune variabili importanti:
- il livello socioeconomico, che influisce - per i livelli più bassi - sull’indipendenza e sulla sicurezza del posto di lavoro, per i più alti sull’autorealizzazione;
- la professione del padre, variabile che porta i giovani con uno status economico inferiore, a spingersi verso professioni di status più elevato, mentre per i giovani più avvantaggiati la scelta professionale si mantiene sui livelli “paterni”;
- il valore che la famiglia attribuisce all’istruzione, gli stimoli intellettuali e il linguaggio utilizzato sull’apprendimento;
- lo stile educativo dei genitori, perché i figli operano delle scelte più chiare e definite se sono abituati a partecipare alla vita familiare e quando vengono accolte le loro richieste di autonomia;
- il significato che la famiglia attribuisce al lavoro, che determina l’atteggiamento dei giovani rispetto all’attività lavorativa sulla base dell’importanza che viene attribuita dai genitori alla realizzazione personale o ai vantaggi di tipo prevalentemente strumentale;
- le aspirazioni dei genitori, che mostrano una omogeneità relativa a distinzioni tra maschi e femmine, mentre in precedenza c’erano aspettative differenziate per ragazzi e ragazze a favore dei figli maschi.
Il feedback dei giovani sull’influenza familiare dei genitori
La presenza dei genitori, nonostante la complessità esistente nel rapporto genitori-figli, al momento della scelta rimane utile e preziosa.
Le ricerche e gli studi confermano che l’apporto dei genitori nei confronti delle scelte dei figli viene valorizzato e apprezzato dai figli stessi: l’apprezzamento dei giovani è confermato soprattutto per le prospettive a lungo termine che gli adulti mostrano rispetto alla loro valutazione dell’immediato.
Tali genitori sono definiti come più esperti, realisti e autorevoli, capaci di valutare i pro e i contro di ogni alternativa, aiutandoli a ridimensionare i facili entusiasmi, sostenendoli ridimensionando aspettative eccessivamente grandiose oppure aiutandoli a recuperare l’autostima in caso di svalutazione.
Letture consigliate
- Lozupone E., Orientamento e complessità. Pedagogia e psicologia dell’orientamento, dispense;
- Mancinelli M.R., L’orientamento dalla A alla Z, Vita e Pensiero, Milano, 2002;
- Ramella E., Aspettative della famiglia nei confronti di un servizio di orientamentoscolastico su Orientamento scolastico e professionale, n.1-2, 1997.