Domenica 30 Giugno 2024

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  • 22/11/2023

Attitudini comportamentali: come mapparle per allineare la persona agli obiettivi professionali

Il processo di individuazione degli obiettivi professionali è un passaggio fondamentale per chi si trova a scegliere un percorso formativo, così come per chi intende crescere e migliorare nel proprio lavoro. Definire gli obiettivi professionali in modo efficace richiede di partire da una profonda conoscenza di sé e da un’analisi approfondita delle proprie attitudini comportamentali. A cura di Fabrizio Rotta, Amministratore & Founder di BEAUX e Very Personal Consulting.

Analizzare le proprie attitudini comportamentali consente di prendere in considerazione e analizzare non soltanto aspetti tecnici-operativi, ma anche personali-psicologici. In questo articolo, vedremo che cosa significa definire un obiettivo professionale e come la mappatura delle attitudini può aiutarci a progettare il nostro futuro.

Cosa significa definire un obiettivo professionale

L’obiettivo professionale rappresenta un traguardo da raggiungere in ambito professionale, nonché una meta chiara e ben definita in grado di stimolare la persona in ogni tappa del suo percorso. Possedere un obiettivo, infatti, contribuisce a mantenere alta la motivazione per migliorare, superare momenti di stallo e affrontare in modo attivo la quotidianità del contesto professionale in cui si è inseriti.

Al contrario, procedere a tentoni, lavorando senza un obiettivo ben definito, ci espone al rischio di insoddisfazione, alla perdita di motivazione, e all’incapacità di prendere decisioni ponderate e ben direzionate.

Gli obiettivi professionali possono essere categorizzati come:

  • obiettivi di breve termine
  • obiettivi di lungo termine

E, in entrambi i casi, al di là della loro connotazione temporale, sono fondamentali per fornire una direzione chiara, guidare le scelte e favorire la crescita professionale e personale.

Definire gli obiettivi professionali partendo dall’autoconsapevolezza 

Progettare il proprio futuro professionale “impone” autoconsapevolezza e richiede di diventare esperti di se stessi. Fare chiarezza su interessi e competenze, ma ancor prima saper riconoscere le proprie attitudini, sono quindi condizioni necessarie per delineare obiettivi professionali connessi alle proprie peculiarità e talenti. 

Mappare le attitudini comportamentali offre la possibilità di acquisire una maggiore conoscenza di sé e delle proprie caratteristiche, così come di sfruttare una percentuale maggiore del proprio potenziale. “Cosa mi motiva?”, “Cosa mi piace fare?”, “Quali sono gli obiettivi che vorrei raggiungere?”, “Quali sono i miei punti di forza? E le aree di miglioramento?”.

Queste sono le domande chiave da porsi per procedere verso il proprio futuro. E sono proprio le attitudini individuali a costituire il fondamento per trovare le risposte giuste, poiché consentono di soffermarsi sui pilastri che influenzano e caratterizzano la persona, il comportamento, le idee e l’interazione con gli altri, e di definirne una possibile declinazione in ambito professionale.

Leggi anche Motivazione, cos'è e come trovarla

Attitudini comportamentali e obiettivi professionali, un matching che crea valore

Per crescere e realizzarsi professionalmente, le persone devono sentirsi bene, essere soddisfatte, ispirate e valorizzate. Per far sì che questo accada, ognuno dev’essere messo nelle condizioni di esprimere se stesso e le proprie ambizioni. Alla luce di tale convinzione, il processo di individuazione e definizione di un obiettivo professionale deve necessariamente basarsi su due elementi: analisi personale e piano d’azione.

L’analisi personale 

L’analisi personale, ossia la valutazione approfondita delle proprie aspettative, idee, attitudini, competenze relazionali, è il punto di partenza per la definizione dei propri obiettivi professionali. La conoscenza di sé va quindi oltre la semplice analisi di abilità e competenze tecniche e/o trasversali, facendo leva su aspetti più profondi che caratterizzano l’individuo in una dato momento della sua vita. Il processo analitico permette quindi di mettere in luce gli elementi caratteriali, attitudinali e professionali su cui puntare per realizzarsi professionalmente; così come le aree che necessitano di essere rinforzate.

Piano d’azione

Come anticipato, l’analisi personale è il primo passo per pianificare un percorso di definizione degli obiettivi professionali in linea con le attitudini personali. L’analisi, quindi, non è fine a se stessa, bensì orientata a una fase di pianificazione che permette di definire una mappa che mette a fuoco:

  • le attitudini individuali;
  • le motivazioni personali (desideri, interessi, sogni);
  • il matching tra attitudini, motivazione e le richieste del mercato del lavoro e di specifici contesti professionali;
  • le strategie da mettere in atto per raggiungere gli obiettivi professionali.

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Il Talent Assessment ITA per mappare le attitudini comportamentali

Il Talent Assessment ITA è uno strumento per lo sviluppo, il miglioramento e la gestione del talento, orientato all’analisi del comportamento e delle attitudini personali. Non categorizza le persone come “buone o cattive”, né descrive la personalità del singolo. Definisce invece le caratteristiche comportamentali, le attitudini e i punti di forza che rendono possibile il raggiungimento di obiettivi professionali, e l’attuazione di percorsi di sviluppo personale e professionale proiettati verso l’acquisizione di un maggior senso di empowerment.

Nello specifico, ITA - Individual Talent Assessment permette di:

  1. comprendere qual è il lavoro ideale per sé, in corrispondenza alle proprie passioni e attitudini, ossia con ciò che entusiasma e motiva, e definire obiettivi professionali allineati alla persona e alle sue aspirazioni;
  2. rilevare esattamente le attitudini che permetteranno o meno alla persona di raggiungere gli obiettivi professionali e/o personali;
  3. riconoscere le competenze possedute e quelle da potenziare, migliorando il senso di proattività e di sicurezza con cui ci si approccia al processo di definizione e raggiungimento degli obiettivi professionali; 
  4. sostenere l’espressione di doti latenti che, nel tempo, avranno la possibilità di manifestarsi in modo completo e strutturato, in presenza delle circostanze ideali.

Conclusioni

Nella scelta della professione desiderata e dei propri obiettivi professionali, il ruolo delle attitudini comportamentali è centrale e prioritario. Queste ultime, infatti, sono indispensabili per favorire la formazione e lo sviluppo sostenibile del talento, e incanalare le potenzialità in un campo professionale adatto alle proprie inclinazioni. Per farlo, utilizzare strumenti di talent assessment per individuare talenti e attitudini è un valido modo per sostenere lo sviluppo del potenziale e di percorsi di crescita, sia da un punto di vista professionale sia personale.

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Fabrizio Rotta

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