Martedì 16 Luglio 2024

  • 2761
  • 4 minuti
  • 19/9/2023

Guida all'apertura della Partita Iva per Orientatori

Per svolgere la professione di Orientatore, una delle scelte possibili è l'apertura della Partita Iva, svolgere dunque l’attività di Orientatore come lavoratore autonomo. Scopri la guida realizzata da FlexTax.

In questo articolo analizzeremo passo dopo passo ciò che devi tenere a mente se sei un Orientatore e decidi di aprire la Partita Iva.

Il Codice Ateco per Orientatori

Innanzitutto, dovrai individuare il corretto Codice Ateco, una sequenza numerica di sei cifre, che identifica la tua attività. Questa scelta è estremamente importante, perché il codice Ateco che sceglierai dovrà rispecchiare l’attività svolta.

Nel caso degli Orientatori, la scelta può ricadere tra 3 differenti codici.

1. 85.60.01 Consulenza scolastica e servizi di orientamento scolastico. Tale codice Ateco è particolarmente consigliato per i professionisti che operano nell’ambito scolastico.

In alternativa, puoi optare per uno di questi due codici Ateco, se la tua attività è maggiormente rivolta all’orientamento professionale.

2. 85.59.20 Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale;

3. 70.22.09Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale.

Per completezza di informazione, devi sapere che è possibile adottare più di un Codice Ateco per la tua Partita Iva, anche se svolgi attività diverse tra loro.

Il Regime forfettario

Dopo aver individuato il codice Ateco (o i codici Ateco) per la tua Partita Iva, dovrai scegliere quale Regime fiscale adottare. Nel nostro Paese, al momento, il regime fiscale più vantaggioso è il Forfettario, chiamato anche Flat Tax.

Per adottare tale Regime fiscale è necessario aver rispettato il limite di 85.000 € di ricavi (intesi come fatture incassate e non solo emesse) nell’anno precedente e non incorrere in nessuna delle cause di esclusione che impediscono la sua adozione.

Ovviamente, se stai aprendo Partita Iva, avrai rispettato il limite di incassi durante l’anno precedente, perché non avevi una Partita Iva aperta, ma devi verificare di aver osservato anche tutti gli altri requisiti.

Ma perché si chiama Regime “forfettario”? Perché non consentendo di dedurre analiticamente i costi sostenuti per l’esercizio dell’attività, riconosce una percentuale di spese calcolate forfettariamente.

La domanda, a questo punto è: come si determinano tali spese forfettarie?

Devi sapere che ogni Codice Ateco ha associata una percentuale, chiamata coefficiente di redditività.

Il coefficiente di redditività individua la percentuale di ricavi (fatture incassate) che verrà sottoposta ad imposta sostitutiva e contributi previdenziali: la percentuale restante viene riconosciuta come “spesa forfettaria”.

A tutti e tre i codici Ateco che potrai adottare per la tua attività di orientatore, è associato un coefficiente di redditività del 78%. Ciò significa che pagherai “le tasse” della tua Partita Iva sul 78% dei tuoi ricavi (sempre intesi come fatture effettivamente incassate); mentre il restante 22% ti verrà riconosciuto come spesa forfettaria e non sarà quindi soggetto ad imposta sostitutiva e contributi previdenziali.

Esistono due tipi di versamenti da effettuare come lavoratore in Partita Iva, se scegli il Regime Forfettario: l’imposta sostitutiva, chiamata così perché “sostituisce” tutte le imposte degli altri Regimi fiscali e i contributi previdenziali.

L’imposta sostitutiva si calcola a partire dal reddito imponibile, che potrai individuare moltiplicando i ricavi della tua Partita Iva per il coefficiente di redditività associato al tuo codice Ateco:

  • Ricavi x coefficiente di redditività = reddito imponibile

A questo punto, sarà sufficiente applicare l’aliquota dell'imposta sostitutiva (che normalmente è del 15%) al reddito imponibile, per ottenere l’ammontare dovuto di imposta sostitutiva: 

  • Reddito imponibile x aliquota imposta sostitutiva al 15% = imposta dovuta

In casi particolari, l’aliquota dell’imposta sostitutiva può essere ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività: anche in questo caso, però, dovrai rispettare determinate condizioni per poter usufruire di tale agevolazione. 

Per quanto riguarda i contributi previdenziali, per l’attività di orientatore, sono dovuti alla Gestione Separata Inps al 26,23%: anche i contributi si calcolano sul reddito imponibile.

Imposta sostitutiva e contributi alla Gestione Separata Inps si versano in percentuale, ciò significa che, se in un anno non generi ricavi da Partita Iva, anche l’ammontare dei contributi previdenziali che dovrai alla Gestione Separata Inps e l’ammontare dell’imposta sostitutiva saranno pari a 0.

Regime Ordinario Semplificato

Nel caso in cui tu ricada in una delle cause di esclusione dal Regime forfettario, dovrai necessariamente scegliere il Regime Ordinario Semplificato, che prevede il versamento di altre tasse, come addizionali regionali e comunali e soprattutto l’Irpef da calcolare secondo il classico metodo degli scaglioni di reddito che vanno dal 23% al 43%.

In questo regime fiscale, a differenza del forfettario, avrai la possibilità di “scaricare” (cioè portare in deduzione o detrazione) le spese legate alla tua attività, abbassando cosìl’ammontare del reddito imponibile su cui pagherai le tasse previste.

Se adotterai il Regime ordinario semplificato, i contributi previdenziali non subiranno variazioni, saranno sempre dovuti alla Gestione Separata Inps, al 26,23%.

Il Commercialista online per Orientatori

Se sceglierai di aprire la Partita Iva per svolgere la tua professione di Orientatore, molto probabilmente avrai bisogno di un supporto nella gestione della tua fiscalità.

Un’ottima soluzione a questa esigenza è la scelta di un commercialista online, attività in costante crescita negli ultimi anni. Rispetto al commercialista tradizionale, infatti, otterrai un risparmio di tempo, non dovendoti recare fisicamente in uno studio e anche un risparmio di denaro.

Il commercialista online FlexTax, in particolare, ti garantirà un enorme vantaggio. Avrai a disposizione una piattaforma gestionale all-in one dove potrai simulare le tasse se adotterai il forfettario e i contributi da versare, creare report per monitorare l’andamento della tua contabilità; registrare, ricevere ed emettere le fatture cartacee ed elettroniche e richiedere gratuitamente consulenza fiscale.

Se sei interessato, scopri la Convenzione di Asnor con FlexTax
Clicca qui

Scopri Asnor
Collabora con noi, scrivi per l'Orientamento banner articoli

Iscriviti alla newsletter Per rimanere aggiornato sui nostri corsi, eventi e media