Sabato 27 Luglio 2024

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  • 23/8/2023

Alla ricerca di una cultura dell'orientamento internazionale

Attraverso la partecipazione a molteplici progetti europei, si può comprendere meglio quanto il tema dell’orientamento sia cruciale. In effetti, gli argomenti che sono emersi, durante i meeting, gli eventi di formazione, e ancora più all’interno dei risultati che si stanno rilasciando nei vari progetti, sono variegati. A cura di Peppino Franco, Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico ASNOR e Project Manager Erasmus+.
 

Nel progetto IEUCG (coordinato da Asnor sul tema dell’orientamento innovativo) è stato pubblicato un rapporto sull’orientamento alla carriera in Europa con politiche, sistemi, casi rilevanti ed una indagine sulle esigenze locali e regionali. Dal rapporto si evince che:

  • le buone pratiche di orientamento esistenti, sebbene numerose, sono isolate;
  • gli esperti orientatori ed educatori ritengono che l'orientamento professionale non venga fornito a un livello adeguato;
  • l’orientamento deve essere fornito a partire dai primi livelli di istruzione e continuare anche per chi è già occupato;
  • non basta un servizio puntuale ma c’è bisogno di un sistema integrato che colleghi le diverse fasi di un percorso professionale.

Nel progetto RECULT si sono sviluppati dei metodi innovativi per favorire l’inclusione di migranti e persone provenienti da contesti di minoranza. Una serie di micro-lezioni è già disponibile sul sito del progetto, tra cui quello di Asnor sulla riflessione sulla comunità e sull’accoglienza attraverso l’uso dei famosi mattoncini LEGO®. In questo caso, l’orientamento è di comunità, o meglio, verso la ricerca di un proprio posto in una comunità aperta e di accoglienza.

Con il progetto DIG-2-INC, invece, si sta definendo un approccio a supporto degli studenti universitari provenienti da contesti socioeconomici di difficoltà. Si è compreso che l’orientamento debba coinvolgere non solo gli educatori, ma anche tutto lo staff degli istituti accademici e altresì la comunità che ospita lo studente. Un punto di partenza essenziale è lo sviluppo di una dettagliata strategia per l’inclusione e l’orientamento.

Il progetto SUSEDI (progetto lungimirante centralizzato Erasmus+), invece, ha fatto emergere la necessità di orientare e trasformare le istituzioni educative utilizzando l’Approccio a Istituto Intero (AII) alla sostenibilità. Il tema della sostenibilità deve agire a livello di intera istituzione educativa, per poter attivare degli agenti di trasformazione, di educazione e di cambiamento.

Durante i vari eventi di formazione e le visite che sono state effettuate, si è avuta l’opportunità di scoprire i trend e le questioni verso cui un orientamento innovativo debba prestare la propria attenzione:

  • occupabilità, nel senso di rendersi più interessanti per chi potrebbe offrire un posto di lavoro, piuttosto che mera occupazione di un posto di lavoro;
  • sviluppo delle competenze e non solo acquisizione di titoli/certificazioni e diplomi;
  • battaglia dei talenti, già evidente nei Paesi del Nord Europa, dove si si sta infatti attivando una grande competizione nelle imprese sia per reclutare i migliori talenti sia per riuscire a mantenere i talenti già presenti in azienda, attraverso un investimento nel capitale umano;
  • investimento nella formazione sulle competenze digitali e sostenibili o cosiddette GreenComp.
  • ruolo attivo intergenerazionale nell’orientamento dei giovani e dei migranti es. DUO for a JOB, un’associazione belga in cui degli over 50 supportano giovani e migranti nel loro percorso di accesso al mondo del lavoro;
  • l’orientamento non può limitarsi a fornire solo informazione, come spesso avviene negli istituti educativi e, ancora di più, nei contesti universitari: agli studenti deve essere offerta la possibilità di avere una voce, di poter esprimere i loro dubbi e di poter essere guidati verso un percorso personale.

Infine, una considerazione personale: c’è bisogno di favorire e diffondere una cultura dell’orientamento per tutti, perché siamo sempre più disorientati e bisognosi di riuscire a individuare un personale percorso di carriera; lo si può fare attraverso un approccio sistemico in cui tutte le parti coinvolte siano messe in grado di fornire un proprio contributo.

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Dott. Peppino Franco

Dott. Peppino Franco

Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Asnor

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