Giovedì 26 Dicembre 2024

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  • 4/3/2020

Outdoor Education: tutta un'altra scuola

  L'apparato scolastico, ma più in generale quello educativo è in un periodo di transizione. Si avverte la necessità di rinnovare il paradigma pedagogico, affinché i bambini possano sviluppare la propria personalità in modo sano ed armonioso, facendoli maturare in modo tale da saper riconoscere le proprie capacità e le proprie competenze così da spenderle nella vita di tutti i giorni. L'Outdoor Education è un approccio educativo e pedagogico sperimentale che si basa sulla centralità riconosciuta all'ambiente esterno come luogo privilegiato per lo sviluppo psicofisico del bambino e caratterizzato da attività esperienziali basate su creatività e multisensorialità.  Il metodo ha come modello le scuole del nord Europa e segue l'Experiential learning Esso si inserisce in modo spontaneo e armonioso nel processo evolutivo del bambino offrendo numerose occasioni di sperimentazione, conoscenza e apprendimento, e favorendo allo stesso tempo lo sviluppo delle capacità di problem solving e autoregolazione. La conoscenza passa attraverso l'esperienza diretta, la scoperta e il gioco. Il bambino utilizza il proprio corpo come veicolo principale per attività sensoriali, percettive e motorie che contribuiscono ad arricchire lo sviluppo degli schemi neuro-psicofisiologici. L'Outdoor Education è una pratica che guarda alle predisposizioni e alle caratteristiche psicologiche ed emotive di ciascun bambino e le rispetta. È lui che sceglie il "cosa", il "come" e il momento opportuno in cui sente di poter fare quell'esperienza.   Una "innocente" riflessione conclusiva Concludiamo con la frase di una bambina impegnata a giocare nel giardino della propria scuola che racchiude, meglio di qualsiasi teoria, il significato più profondo del concetto di Outdoor Education: "Mi piace giocare fuori perché quando c'è il sole sento la primavera e quando piove posso prendere le goccioline di acqua con la lingua. Se c'è la neve faccio il pupazzo di neve, invece quando c'è la nebbia sto attenta perché si vede poco e vado a sbattere contro i miei amici".  La Redazione

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